mercoledì 12 novembre 2008

O tempora! O mores! O stacker! O schede grafiche!

Un po' di anni fa, quando il mio computer più potente aveva un megabyte di RAM, vidi che commercializzavano schede grafiche con quattro megabyte di RAM.

Sono passati un po' di anni, ed ora il mio computer più potente ha un gigabyte di RAM (mille volte la quantità di allora), mentre commercializzano schede grafiche con quattro gigabyte di RAM (mille volte la quantità di allora).

Magari fra dieci-quindici anni rileggerò queste righe ridendo: "ah, all'epoca i computer avevano solo quattro gigabyte di memoria video?!"

Ed anche allora mi chiederò per quale curioso motivo il mio computer ha una memoria centrale che è del 75% più piccola della memoria presente sulle schede grafiche più blasonate...

C'è una sola cosa che è cambiata davvero: il costo di un notebook. Oggi, al supermercato, se ne trovano a 399 euro (cioè ottocentomila lire) e sono pure decentemente carrozzati (hanno più di un giga di RAM e almeno 100 giga di disco, in entrambi i casi il quadruplo del minimo indispensabile per lavorare con Linux).

Una volta chiesi al tecnico di laboratorio, che tutti dichiaravano "esperto" nel trovare notebook a basso costo, se era possibile trovare un portatile '286 entro i due milioni di lire.

Gli si illuminarono gli occhi: aveva già la soluzione per me. "Due sei e novanta (più iva)(notare il "più iva" detto a bassissima voce).

Gli faccio presente che al mio paese "due sei e novanta più iva" fanno tre milioni e duecentomila, mentre io avevo chiesto qualcosa che non superasse i due milioni.

La sua espressione fu molto sorpresa, come se per lui "due sei e novanta più iva" fossero davvero due milioni, i quali a loro volta fossero davvero briciole... vuoi che uno studentello squattrinato non abbia pronti pronti "due sei e novanta più iva?"

Gli dissi che presto gli avrei fatto sapere se mi interessava (quando uno dice così, significa "non mi interessa"), mentre lui continuava a cantare le lodi di quel portentoso portatile: "ha l'ardisco da quaranta mega (con Stacker)..."

Notare il "con Stacker" detto a bassissima voce: dunque era un disco da venti mega che un apposito driver di compressione on the fly faceva sembrare di dimensioni doppie (risultato ottimale solo se l'ardisco fosse stato riempito di grossi file di testo; ma all'epoca avevamo già l'abitudine di zippare i file non utilizzati spesso e lzexare/pklitare gli eseguibili). Per di più, nel caso comparisse qualche bad sector (non improbabilissimo per un hard disk dell'epoca), erano tragedie greche.

"...è a sedici megahertz (Landmark)..." Notare il "Landmark" (Landmark speed test) pronunciato a bassissima voce. Quando il Landmark divenne famoso, i costruttori si inventarono tutta una serie di trucchetti per ingannare il Landmark, per cui un '286 a 12MHz con pochi (o "zero") wait states al Landmark risultavano 16 MHz equivalenti di un IBM PC/AT (si ricorda la velenosa risposta dei fanatici dell'originale IBM: "sì, ma se il sistema si perde un interrupt e si blocca, e ci metto cinque minuti per riavviarlo, quanti wait states c'erano in quei cinque minuti?").

"...un'ora e mezza di autonomia (con l*£#!$&)..." Notare la frase "con la seconda batteria" pronunciata a voce talmente bassa da essere incomprensibile. Anche oggi l'autonomia delle batterie viene misurata lasciando il computer in idle (e con schermo quasi sempre spento, e networking ridotto a quasi zero).

Insomma, i sedici megahertz erano in realtà dodici, l'ardisco da quaranta era in realtà venti, i novanta minuti di autonomia erano quarantacinque, i due milioni erano corredati di altri "sei e novanta" al cui totale aggiungere l'IVA (all'epoca del 19%)...

...e all'epoca Microsoft corredò MS/DOS con un suo "doubledisk" (o "doublespace", non ricordo) in cui aveva vigliaccamente copiato il codice di Stacker. Se non vado errato, Stacker vinse la causa ed ebbe un mega-risarcimento mai visto, che non intaccò certo le casse di Microsoft. In compenso questo avvenne cinque anni dopo l'avvento del "doublespace" che contemporaneamente affossò Stacker (poiché era di serie nel DOS) e si suicidò (era più lento di Stacker ed era arrivato proprio nel momento dei grandi progressi nel campo della produzione dei dischi rigidi).

Ah, già: si chiamavano dischi rigidi perché in contrapposizione ai dischi flessibili, i famigerati "dischetti" da cinque pollici e un quarto. I dischi da tre pollici e mezzo erano flessibili ma in una custodia rigida. E i compact disc pure sarebbero -a rigore- da considerare rigidi.

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