giovedì 28 giugno 2018

Tentativo di installare una webCAT: fallito!

Lulù già s'è accorta dell'invasione alla sua privacy:


mercoledì 27 giugno 2018

Come godo!! Western Digital power in my hands!!

L'ardisco del server è in fin di vita? Lo sostituiamo con due massicci Western Digital Blue da un tera, in RAID-1 (duplicazione) da 7200 roboanti giri al minuto. La data di fabbricazione è febbraio 2018 (incredibile che ancora quest'anno si producano dischi da un solo tera) e reinstalliamo da zero Ubuntu Server 18.04 LTS.


martedì 26 giugno 2018

Ce li ho ancora!

  • disco di installazione di Windows 95 "con funzionalità aggiuntive USB" (infatti è stato edito nel 1997), più floppy disk di boot con i driver per i CD-ROM
  • disco di installazione di Windows ME Millennium Edition, ancora sigillato, datato 2000, abbinato all'acquisto di un notebook Asus che costò cinque milioni e quattrocentonovantunomila lire (2835,86€), Pentium III 750 MHz con disco da 20 gigabyte ed espansione RAM a 192 megabyte
  • disco di installazione di Mac OS 9, datato 2005, per Mac con processori PowerPC G4.

domenica 24 giugno 2018

Catturata unità aerea nemica!

Questo stupidone non sapeva distinguere tra "porta aperta" e "finestra con vetro chiuso". Così l'ho dovuto accompagnare alla porta e lanciarlo per aria.


sabato 23 giugno 2018

Portarsi il lavoro a casa...

E lasciarlo in mezzo al vialetto, tutto smontato, tanto, chi vuoi che abbia bisogno di uscire a ora di pranzo?


venerdì 22 giugno 2018

In mancanza di croccantini...

...ci si contenta di arraffare un sorcio qualsiasi:


giovedì 21 giugno 2018

Troverò il petrolio?

Finalmente collaudata la trivella: non ci sembra, ma è profondo più di mezzo metro...


martedì 19 giugno 2018

"É vìr' é cèèèèèv'z'!"

Negozio ambulante di cèveze:

 

sabato 16 giugno 2018

Continua a crescere il basilico

Come al solito tutto al centro e con erbacce che spuntano sotto sotto:


martedì 5 giugno 2018

Primi pompelmi 2018

...ma hanno ancora parecchio da crescere!


lunedì 4 giugno 2018

Microsoft si pappa Github

Se hai fretta, a fondo pagina c'è una "Morale della Favola".

Oggi le campane (informatiche) suonano a morto: la Microsoft ha fagocitato Github per una somma di circa 7.200.000.000 dollari - cioè, se prevedono di far rientrare l'investimento in cinque anni (che in ambiente informatico sono più di un'epoca geologica), devono incassare per tutto quel tempo almeno due milioni al giorno, incluse pasque, capodanni, compleanni e natali.

Sono stato iscritto su Github con più accounts fin dal 2010, quando era un prodotto nuovo che mirava a diventare una "vetrina" per l'open source e un servizio sia gratuito che commerciale.

Nel corso degli anni era diventato informalmente una community: ci si diceva "mi sono ispirato al github/queltalprogetto, una dimostrazione commentata è su github/talaltroprogetto, ho segnalato il problema a github/ennesimoprogetto, mi trovate su github/mieiprogetti..." Era talmente il "luogo principale" che venivano guardati con curiosità quelli che pubblicano sorgenti open source da qualche altra parte. E la gente - me compreso - metteva nel curriculum il proprio link github.

Ovviamente se il servizio è gratuito, significa che sei tu il servizio.

Così, quando il megadirettore megagalattico decide di andarsene in pensione, vende tutto il malloppo - incluso il materiale che hai inserito tu - a chiunque sia in grado di pagarlo. Ecco il megadirettore megagalattico che ha venduto tutto:


Ecco il nuovo proprietario in versione Mastro Lindo, incidentalmente quello che riceve le vostre murtiàte quando avete qualche problema con Windows:


Si tratta della foto ufficiale nella sede centrale di Github insieme al succedaneo del megadirettore megagalattico.

Stamattina, prima della notizia, quando erano ancora solo rumors, ho avviato il trasloco di tutti i miei repository sul loro concorrente Gitlab. L'operazione sta andando avanti da parecchie ore (erano poche centinaia di files, ma oggi c'è un vero popolo di gente che sta facendo in fretta e furia la stessa cosa).

Il fatto è che da più di vent'anni la Microsoft (come pure Google ed altri) persegue la politica delle tre "E": Embrace, Extend, Extinguish. Cioè abbracciare una tecnologia, "estenderla" in modo che le alternative gratuite non siano più convenienti/interessanti, e infine - a distanza di tempo - eliminarla. Questo significa che Github è già spacciato, e che tra qualche anno, se vorrai continuare a usarlo decentemente, dovrai pagare qualche tariffa tipo Github 365 come Office 365.

Ovviamente anche per Gitlab vale il fatto che se il servizio è gratuito, significa che sei tu il servizio. Per cui in futuro potrebbe diventare necessario un nuovo trasloco. La "vendita" di Github ha favorito Gitlab: chi ti garantisce che i proprietari di Gitlab vedendo improvvisamente il loro asset aumentare di valore non decidano di passare all'incasso e andarsene in pensione a campare di rendita? È il mercato, ragazzi. Quando il perseguire dei nobili ideali diventa meno remunerativo, i proprietari tendono rapidamente a cambiare ideali. Come tutti gli altri che ti hanno sempre fatto una testa così sulla Privacy, sulla Sicurezza, sugli Ideali, e poi invece sei tu il servizio, sei tu la merce in vendita, e hanno venduto tutto dei tuoi dati a chiunque fosse disposto a pagare. Chiunque.

Morale della favola:

C'era una volta un tizio con un grosso garage con una strana regola: il posto auto si paga, il posto bicicletta no. Così un sacco di gente comincia a parcheggiare la bici: tutti amici, tutti contenti. Il garage fu ingrandito quattro volte.

Un bel dì uno che ci parcheggiava la Lamborghini si compra l'intero garage. Essendo il padrone e dovendo recuperare i soldi, comincia ad affittare le bici o addirittura venderle.

Morale della favola: se il servizio è gratuito, significa che sei tu il servizio.

venerdì 1 giugno 2018

Promemorius Tecnicus Informaticus


Umano avvistato!
(ingrandite la pupilla)
Cinque minuti di pazienza per evitare migliaia di ore di imprecazioni (e di "doppia fatica").
Questa sotto non è la ricetta definitiva ma serve soprattutto a spiegare i motivi di certe scelte.

Per tutti i computer desktop:
  1. usare almeno due browser diversi per navigare internet: uno "lavoro" e uno "famiglia/svago";
  2. eventualmente un terzo browser per attività che non richiedono login (vedi sotto), da utilizzare come browser di default;
  3. installare nei browser una serie di estensioni per la privacy (vedi sotto).
Alcuni validi motivi:
  • evitare di usare il browser di "lavoro" per fare cose di "famiglia/svago" (prima o poi per distrazione o per fretta ti iscrivi con l'account personale su una cosa che ti serve per lavoro...)
  • evitare di farsi imbottire di pubblicità sugli account personali (ti mandano un link su Skype, lo clicchi, e magicamente Amazon Google Facebook etc ti riempiono di annunci pubblicitari "in tema");
  • evitare di dover fare acrobazie di login/logout ogni volta che ti serve qualcosa (e perciò anche avere a disposizione un browser con la login già pronta sul sito che ti serve);
  • evitare che il blogghetto o sitarello di qualche ragazzino possa carpire troppo comodamente informazioni su di te; la privacy totale è quasi impossibile, ma almeno cerchiamo di evitare certi rari ma incresciosi incidenti...
  • soprattutto, evitare di sorbirsi pubblicità mentre si naviga.

Andiamo in dettaglio su quei tre punti principali:

1) preferisco Chrome (oppure Chromium, identico ma open source) e Firefox (sono i due più supportati e con gli aggiornamenti di sicurezza più frequenti).


Chrome/Chromium è necessario perché tutto il macello di robe Google (Gmail, Earth, Blogger, Maps, Mars, etc) funziona meglio col browser di Google (lo dice Google, non lo dico io).
 
Sia Chrome/Chromium che Firefox permettono di gestire diversi "profili" (ognuno con la sua history, i suoi cookies, la sua cache, il suo theme di colori personalizzati, etc): Chrome le chiama "Persona 1, Persona 2", Firefox le chiama "Profilo utente".

Avere due o più browser diversi serve ad avere sempre visivamente chiaro se si sta usando il browser "lavoro", quello "famiglia" o quello "svago".
In particolare, è comodo avere due browser diversi se si hanno due monitor attaccati al computer (uno "cose serie" e l'altro "youtube e cagate varie") in modo che la combinazione Alt-Tab passi subito da un browser all'altro senza chiedersi "ho imbroccato quello giusto?"
Evitate come la peste Explorer (colabrodo), Edge (spione), e qualsiasi altro browser che non supporti uBlock Origin (vedere sotto).
Per esempio: notate come in Google Activities siano registrate tutte le vostre attività vagamente relate a Google, solo perché eravate in login...

2) tantissime attività non hanno bisogno di login (leggere notizie, guardare video Youtube, etc) a meno di non voler lasciare commenti (ma chi glieli li lascia mai?)

È fastidiosissimo quando un sito (Amazon, Youtube...) cerca di rifilarti "cose che possono interessarti" solo perché mentre eri in login hanno registrato tutta la tua attività (alla faccia delle GDPR) oppure quando qualcuno su un forum si accorge che sei la stessa persona che quattro o cinque anni fa aveva scritto delle cosacce su un altro sito...

E no, grazie, non voglio "personalizzazioni": non servono a niente. Forse nel due o tre per cento dei casi servirebbero a qualcosina, ma nel novantasette per cento dei casi rimanenti non voglio essere disturbato con fastidiosi "suggerimenti".

Il browser di default deve essere quello senza nessuna login attiva, per cui se per sbaglio clicco su un link il sito web destinatario non deve trovare nulla.

Inoltre devo poter navigare con l'idea che a fine sessione posso comandargli di cancellare la history e i cookie (nota importante: la modalità "incognito" è una cosa diversa, perché non cancella history e cookie di login ma semplicemente fa navigare temporaneamente senza aggiornare quelle preesistenti).

3) le estensioni che consiglio sono:
  1. Facebook Container: rende illeggibili i cookie di Facebook ai siti web imbottiti di tastini tipo Metti un "Like" a questa pagina, Condividi su Facebook, etc. Lo consiglio anche a chi non usa mai Facebook ma naviga su siti che hanno quegli stessi tracker. Estensione creata dalla stessa Mozilla che ha creato Firefox, ci si può fidare. Inoltre: grazie a questa estensione non c'è bisogno di usare un browser "solo per Facebook".
  2. Google Search Link Fix: quando cerco qualcosa con Google, certe volte non voglio far sapere al webmaster con quali parole-chiave l'ho rintracciato (poiché certe parole le conoscevo solo io). Questa estensione sbroglia il link fornito nella pagina risultati di Google quando si clicca col tasto destro e "Copia collegamento...". La consiglio soprattutto ai giornalisti e ai blogger che scrivono di argomenti sensibili. L'ha creata un programmatore tedesco; è open source.
  3. HTTPS Everywhere: ogni volta che si clicca su un link, tenta prima di rintracciarne la versione protetta HTTPS e, se non c'è, provare quella normale HTTP. Utile per la privacy, consigliata a tutti. L'ha creata la Electronic Frontier Foundation (EFF), ci si può fidare.
  4. Privacy Badger: annota statisticamente i siti web che chiedono cookies generati altrove e/o ignorano le request Do Not Track impedendo loro di vedere detti cookies. Praticamente rende la vita molto difficile ai siti web "spioni". Creata anche questa dalla EFF. La consiglierei a tutti - almeno per il browser di default. È talmente severa da impedire il login su certe piattaforme (come ad esempio con Blogspot, poiché lo stesso cookie viene usato da Google).
  5. Tab Count Icon: simpatico gadget che indica il numero di tab aperti. Ottimo per chi ha configurato il browser per ricordare i tab aperti dalla sessione precedente... ed evitare di seppellirlo sotto centinaia di tab. Programmatore: sconosciuto, ma non sembra pericolosa.
  6. User Agent Switcher: permette di scegliere il modo con cui il browser si dichiara (tipo: "Chrome sotto Mac", "Explorer sotto Linux"...). Serve per ingannare certi siti web che se entri con determinati browser o sistemi operativi, cambiano il contenuto (o ti mostrano quello "per cellulare") o non ti fanno entrare. Per esempio i maledetti Captcha V2 di Google diventano stranamente meno pedanti quando si seleziona Firefox per Mac. Da un programmatore torinese.
  7. Save URL to Wayback Machine: tastino per salvare la pagina del browser nel Web Archive. Utile generalmente a giornalisti e blogger quando si ha paura che la pagina che vedi oggi venga cancellata o modificata un domani. Da un programmatore americano open source.
  8. gran finale: uBlock Origin: elimina pressoché tutta la pubblicità. Basta solo installarlo. Universalmente riconosciuto il migliore in circolazione (i vecchi "AdBlocker" e affini sono o disonesti, o spioni, o troppo poco efficaci).
  • Per accedere al menu delle estensioni del browser: su Firefox si accede inserendo il link about:addons mentre su Chrome si accede inserendo il link chrome://extensions
Le versioni Chrome di tali estensioni sono:
  1. Facebook Container non è ancora disponibile per Chrome
  2. Google Link Fixer
  3. HTTPS Eveywhere
  4. Privacy Badger
  5. Tab Count
  6. User-Agent Switcher
  7. Web Archive Button
  8. uBlock Origin 

Da command-line Firefox può essere avviato così:
  • firefox --new-instance -P lavoro
    (quel --new-instance serve per aprire una nuova finestra indipendentemente dall'apertura di altre finestre/profili).

    Se il profilo "Lavoro" non esiste, apparirà il menu per crearlo. Dopo averlo creato occorre
    installare nel profilo tutte le estensioni (ogni profilo ha un'alberatura directory separata dagli altri profili). Chromium richiede non un nome profilo ma proprio il nome di una directory.

    Ogni profilo ha una sua cache, i suoi cookies, etc: quindi può avere un suo account Google (uno diverso in ogni profilo/browser), un suo account Facebook (uno diverso in ogni profilo/browser), un suo account Twitter, ecc.
    • Sul mio desktop ho quattro tasti: Firefox, Lavoro, Casa, Chromium:
    1. Firefox -P default (sempre impostato come default browser), nessuna login, history e cookie cancellabili in ogni momento senza scrupoli;
    2. Firefox -P lavoro: con già inserite login account di lavoro e solo per navigazione per lavoro;
    3. Firefox -P casa: solo per Facebook, Twitter, forum LEGO...
    4. Chromium: solo per Blogspot, Gmail, e per caricare video su Youtube.
    Infatti:
    1. Firefox "profilo di default" va usato per tutte le attività in cui non è necessario il login (per esempio cercare indirizzi su Google Maps, per leggere blog e articoli, per guardare video su Youtube, ecc.), con l'idea che a fine giornata si può eventualmente comandare di cancellare tutta la history e i cookie senza problemi
    2. conviene avere un secondo "profilo Firefox" solo per le attività di lavoro
    3. e magari un terzo "profilo Firefox" solo per le attività di casa che richiedono login su Facebook, sui forum, eBay, Paypal, ecc.
    4. invece Chrome/Chromium va usato per le attività in cui bisogna essere necessariamente in login col proprio account Google (quindi per Gmail, per l'inserimento di nuove pagine su blogger, per l'inserimento nuovi video su Youtube, ecc).
    5. tutti i browser vanno equipaggiati con alcune estensioni per aumentare la privacy ed eliminare la pubblicità.