venerdì 21 novembre 2008

I "notebook" del "futuro"? Macché...

L'unica idea decente (ma non per questo "futuribile") è questo Canova, di un designer italiano: due schermi da aprire a libro, e in modalità notebook lo schermo basso mostra una tastiera.

Computerworld ha fatto un articolino patetico solo per riempire qualche pagina, articolino che dimostra sia l'assoluta credulità nel dogmatismo del "formato notebook" (si deve per forza aprire così, deve avere per forza la tastiera, deve essere per forza delle dimensioni del notebook normale, etc: oggi come nel 1990 come nel 2015), sia la mancanza totale di fantasia dei designer.

Da circa un anno sto usando intensivamente un tablet PC (su cui ci gira Linux alla grande). Non riesco più ad immaginarmi con un notebook. In treno non riuscirei più a usarlo. In piedi non riuscirei più ad usarlo. A letto non riuscirei più ad usarlo. Non potrei più prendere appunti col pennino, "spaparacchiato" sulla poltrona, in maniera naturale (cosa a cui mi sono affezionato, pur essendo sempre stato un mago della tastiera).

Il problema dei produttori è che sono tutti in attesa che arrivi qualche nuova idea. Nel frattempo si copiano l'un l'altro, e tirano fuori tentativi talvolta idioti ma di successo (come i netbook a basso costo, il cui successo è dovuto alla crisi economica), talvolta simpatici ma subito dimenticati (come il notebook Asus "profumato", che sarà kitsch per chi naviga o gioca, ma sarà una manna per chi scrive software dalla mattina alla sera).

Le sfide tecnologiche sono ancora tantissime, ed ho perso il conto di quanti sono gli anni che sto ripetendo che un esempio di vera e grande innovazione sarebbe un notebook capace di fare dieci ore di lavoro a batteria (parlo di "lavoro", non di trucchetti per far sembrare la batteria del cinque per cento più potente del concorrente).

1 commento:

  1. >tentativi talvolta idioti ma di successo >(come i netbook a basso costo, il cui >successo è dovuto alla crisi economica)

    Su questo non sono d'accordo.
    Che difettino ancora molto (sull'autonomia in particolare) è vero, ma che non incontrino una reale esigenza dell'utenza no: la portabilità a basso prezzo, a dispetto dei "finti" portatili da 15,4"...

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