clipped from www.linuxdevices.com
|
Una volta, nel creare un software, ci si adattava alle manie del compilatore. Il primo kernel Linux, nel 1991, ebbe da combattere con i limiti imposti dal gcc 1.40 (stiamo parlando di appena diciassett'anni fa).
Poi venne l'epoca in cui furono i progettisti del kernel a richiedere che "la prossima versione del gcc" debba avere determinate caratteristiche extra (non solo velocità e stabilità). Per un bel po', si usò il gcc 2.95.3 piuttosto che i primi 3.0-3.1 perché questi ultimi, pur ottimizzati, "non compilavano bene" il kernel Linux.
Ed ora leggo che il gcc 4.4 (prossimamente sui nostri computer) compila l'intera Debian con "solo" 220 errori, di cui una ventina per la maggior severità nei controlli durante il preprocessing. Forse che il compilatore stia tornando ad essere al centro dell'attenzione?
Poi venne l'epoca in cui furono i progettisti del kernel a richiedere che "la prossima versione del gcc" debba avere determinate caratteristiche extra (non solo velocità e stabilità). Per un bel po', si usò il gcc 2.95.3 piuttosto che i primi 3.0-3.1 perché questi ultimi, pur ottimizzati, "non compilavano bene" il kernel Linux.
Ed ora leggo che il gcc 4.4 (prossimamente sui nostri computer) compila l'intera Debian con "solo" 220 errori, di cui una ventina per la maggior severità nei controlli durante il preprocessing. Forse che il compilatore stia tornando ad essere al centro dell'attenzione?
Nessun commento:
Posta un commento