sabato 15 novembre 2008

Beagleboard, aggiornamento situazione

Prima fonte di notizie: il feed Beagleboard aggregator, che riporta anche news non strettamente relate alla Beagleboard.

Tra le ultime notizie, il port di Android sulla Beagleboard (che hanno provocato da parte mia una gran bella pernacchia alla Totò).

Seconda fonte di notizie: il Google-group Beagleboard, tutto in inglese, con una trentina di messaggi al giorno, ed una carretta di files di documentazione nel wiki. Lì vi vedo un sacco di smanettoni esperti di hardware, ma alquanto tonti con Linux.

Moltissimi altri hanno dedicato pagine e wiki alla Beagleboard (per esempio ELinux) ma in italiano non c'è ancora nessuna risorsa (a parte le mie scarne paginette che fanno eco di quel che scrivono loro).


Da luglio scorso ad oggi, la Beagleboard si può ordinare solo su Digikey: al momento il prezzo è 124,56 euro e ne hanno a disposizione altre venticinque.

Digikey è il distributore esclusivo, per cui ho cliccato su it.digikey.com e poi cercato l'articolo 296-23428-ND ("Beagleboard kit").

Non ho ancora comprato la Beagleboard perché non ho tempo per smanettare tra ricompilazioni di kernel e di librerie software... ed anche perché voglio quella con 256Mb RAM (e a questo punto, la voglio anche con Ubuntu 9.04/ARM, quindi dovrò aspettare almeno fino ad aprile, sempreché riesco a resistere alla tentazione troppo a lungo).


Sono certo che presto (forse già entro la fine dell'estate prossima) vedremo degli aggeggi (a occhio e croce formato nettop o MID) a basso consumo e basso costo basati sui Cortex-A8 e A9 (il Cortex-A9 è multicore). Verrà spacciata come la "rivoluzione" del basso consumo (una batteria da notebook basterà per garantire 20-30 ore continuate di lavoro ad una piattaforma hardware come questa)... in realtà, è soltanto l'aver riscoperto l'acqua calda per l'ennesima volta: dopotutto per navigazione, chat, email, MP3, blogging e affini, è più che sufficiente un Cortex. Non c'è bisogno di un processore Core2 o Atom per fare certe cose (tanto meno se web-based).

3 commenti:

  1. Ciao,
    ho letto la notizia di ubuntu su arm in vari siti ed è stata commentata molto positivamente. Fra questi commenti c'era chi si definiva entusiasta di abbandonare, finalmente, l'architettura x86 per sempre.
    In che cosa, secondo te, x86 rappresenta un limite allo sviluppo informatico (a parte il risparmio energetico)?
    Ubuntu su un futuro netbook con ARM avrebbe fortuna presso il pubblico, a tuo parere?

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  2. A meno che qualcuno non si sbrighi a fare di più e meglio di Ubuntu/ARM entro i prossimi mesi, possiamo dare per scontato il successo di quest'ultima perché permette (considerazioni di "potenza" a parte) un passaggio totalmente trasparente da un'architettura all'altra.

    Magari nel "mercato" ci si accorge davvero che la potenza non è tutto, e che è inutile avere tanti gigahertz e tanti megabyte solo per usarli per fare gli effetti speciali negli screensaver.

    Anche sui consumi la questione è anzitutto di buonsenso: l'architettura x86 è "potente", sì, ma i notebook sono sempre limitati a un paio d'ore di lavoro. Da vent'anni non vediamo ancora un notebook capace di coprire (lavorando e navigando) tutta la giornata lavorativa. E vediamo sempre che il grosso della potenza di calcolo viene usato solo per le corbellerie.

    La mossa di Ubuntu ha valore strategico (ma che presuppone che fino ad aprile 2009 non ci siano altri capaci di fare di meglio): chi progettasse di vendere un netbook basato su Cortex-A8/A9, dovrà chiedersi se conviene svilupparsi in casa una intera distribuzione Linux su misura, oppure prendere una Ubuntu (già collaudata, già funzionante, già elegante, già famosa) ed aggiungervi il minimo indispensabile.

    E l'ultimissimo Windows CE non è all'altezza di una Ubuntu desktop completa.

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  3. Grazie per la risposta,

    sono d'accordo con te per quanto riguarda la potenza inutile e la durata frustrante delle batterie degli odierni portatili, compresi, purtroppo gli attuali netbook.
    E' da tempo che cerco informazioni su un pc a basso consumo (quindi silenzioso e fanless!!) e che possa essere usato anche come mediacenter, e mi pare che questa beagleboard con ubuntu sia interessante.
    Una domanda ancora, scusa la mia ignoranza: canonical adatterà ubuntu per ARM, ma tutti i programmi che utilizza non dovranno essere adattati anch'essi alla nuova architettura?
    Grazie per gli interessanti articoli del tuo blog.

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