Leggo esterrefatto sbigottito trasecolato da questa pagina che OpenOffice 3 non gira sugli Apple Mac con processori PPC.
La Apple ha venduto i Mac con processori PPC praticamente fino alla fine del 2006.
Vorrei prendermela con quelli di OpenOffice, ma costoro in realtà non hanno fatto niente di diverso rispetto a tantissimi altri (Apple inclusa) che sempre più spesso pubblicano aggiornamenti e novità "solo per Mac con processori intel".
Dunque il mio Powerbook che tre anni fa era il "top del top" della categoria dei portatili... ora viene generalmente visto valere quanto un vecchissimo Windows 98!!
Con Linux le macchine non invecchiano: basta un Pentium dell'anteguerra con 256Mb RAM per far girare l'ultimissimo OpenOffice.
Perfino Windows XP ancora non invecchia.
Invece le macchine Apple le macchine invecchiano senza pietà, quando meno te lo aspetti.
VERGOGNA!!!
Vuoi vedere che per usare OpenOffice su PPC devo installarci Linux?
Aggiornamento: non tutti sanno che un software open source viene ordinariamente ricompilato per qualsiasi piattaforma su cui ci siano sufficienti risorse per utilizzarlo. Il messaggio provocatorio di cui sopra era inteso a stanare i super fan di Apple che fino a maggio 2005 gridavano che un computer non consiste nei soli gigahertz del processore, e da giugno 2005 orwellianamente hanno invertito la direzione, gridando che con i nuovi processori intel finalmente c'era "tanta potenza" da... dover ancora taroccare grafici e statistiche per "dimostrare" che gli intel erano veramente più veloci.
Ai bei tempi, la Apple viveva con i soldi dei suoi clienti. Curava il parco clienti. Lo coccolava, lo vezzeggiava, lo rassicurava: esempio riuscito di fidelizzazione. Da qualche anno non è più così. Da qualche anno i clienti sono solo da spremere come limoni: che si lagnino pure, l'importante è continuare a vendere, e con l'aura conquistata negli anni passati, qualche tontolone che compra solo perché "dicono tutti che Apple fa figo" si trova sempre, e c'è ancora un discreto numero di vecchi "evangelizzatori Mac" che si vergogna di ammettere che non è più come ai bei tempi.
"Il messaggio provocatorio di cui sopra era inteso a stanare i super fan di Apple"
RispondiEliminaQuesto si chiama: arrampicarsi sugli specchi!
Scè.
Come si dice a Napoli: «u' mariuól' vér' tutt' quànt' mariuól'»
RispondiEliminaTraduzione in italiano: chi si arrampica sugli specchi, è sempre pronto ad accusare chiunque dell'arrampicata sugli specchi.
Sei un artista. Ma solo chi ti conosce bene sai quanto "pesi".
RispondiEliminaArrivederci.
Solo per non piangerci addosso...
RispondiElimina...basta cercare "openoffice porting osx" che si arriva qui:
http://ooopackages.good-day.net/pub/OpenOffice.org/MacOSX/3.0.0rc4/
e si scarica OpenOffice 3.0 RC4 per PPC in italiano...
Non sono un superfan di Apple, se un giorno uscirà qualcosa di meglio....cambierò....ma per il momento non esistono alternative impresariali. Windows XP ha un tecnologia vecchia di 7 anni e sta iniziando a funzionare adesso....troppo tardi...mi dispiace, Vista é una barzelletta, Linux ha una curva di apprendimento improponibile per gli utenti di una azienda...cosa rimane? La perfezione non esite e mai esisterà. Non arrivi a questi livelli se non entri a far parte del gioco. Per il momento W Apple....poi si vedrà...
È vero, la perfezione non esiste, ma esistono diversi gradi di imperfezione, e la Apple sta scendendo parecchi gradini.
RispondiEliminaIl bello è che ci sono dei "fan" di Apple che negano l'evidenza.
Ancora quattro-cinque anni fa, il tipico Macuser propagandava Apple descrivendone i lati positivi.
I lati negativi, a parte il costo alto, erano classificabili come diverse abitudini o come un diverso stile di ingegnerizzare un prodotto.
Oggi le cose sono cambiate.
La stessa Apple ha bisogno di denigrare qualcuno (cfr. la pubblicità "I'm a Mac").
E i difetti degli Apple sono passati da "rarità" a "ordinaria amministrazione".
Hai ragione urgentissimo...
RispondiEliminaApple é scesa di parecchi gradini e i Mac non sono più quella "garanzia" che potevano essere all'epoca del NuBus o del G3/G4...ma, come ho già scritto, o entri a far parte del "gioco" o sei fuori...e rimani li...nel limbo...a galleggiare...senza essere più né carne né pesce...con un prodotto ottimo...talmente ottimo che si compra una volta ogni XX anni perché funziona sempre e non senti quella necessità di dover cambiare per il nuovo modello di turno perché il nuovo SO e i nuovi softwares funzionano benissimo. E' chiaro che entrando nel gioco, Apple é passata ad essere una delle varie "prostitute" del mondo dell'informatica. Si passa al bus PCI e ad Intel...ergo...si aprono le porte a Windows...ergo più Mac venduti...prezzi più contenuti...meno complicazioni per voler usare hardwares que non sono lo "standard"....ergo...stessi problemi dei PC...stessa durata delle componentistiche..etc.etc.
Sinceramente non mi sento di dire che Apple ha fatto male a prostituirsi. Per una persona che ha sempre usato PC, passare ai nuovi Mac Intel...é ottimo...per una persona che é nata con il Quadra 950 e via dicendo G3...G4....G5....passare ad intel....mah. Se ti devo dire la verità....io sono ancora con il mio Powerbook G4...potrei esseremi già preso il nuovissimo MacBook Pro di turno...ma sono qui in questo momento facendo 100000 di cose allo stesso tempo e non ho MAI visto...MAI...neanche mezza volta il mitico cursore arcobaleno dicendomi "aspetta che non riesco a starti dietro..."
Nei bellissimi iMac aluminium in azienda "l' arcobaleno" é all'ordine del giorno.
Che schifo?...non sò...loro stanno usando programmi Windows (inevitabile in una azienda) meglio che in un PC....io non potrò mai farlo.
Siamo tornati indietro? sicuramente....ma forse abbiamo perso qualcosa per guadagnare qualcos'altro...
Ai vecchi MacUsers é piaciuto passare dai RISC ai CISC?...probabilmente no...ma forse é un prezzo da pagare...chissà...in futuro..
Omar, a suo tempo l'intuito mi disse che il passaggio ad Intel è stato un errore per diversi motivi, a cominciare dal fatto che in tal modo la Apple avrebbe cominciato a produrre dei PC compatibili.
RispondiEliminaNon lo intuii solo io, ma lo intuimmo in tanti.
E non era semplicemente allergia alle novità (o tirchieria nei confronti del nuovo hardware che rendeva terribilmente obsoleto quello appena comprato).
A suo tempo, il passaggio da Motorola a PowerPC fu doloroso, ma non fu ingiustificato come il passaggio ad Intel.
Ma è meglio che mi fermo qui; nei prossimi giorni scriverò una pagina più dettagliata.