sabato 29 agosto 2009

Pietra lunare? Un falso!

clipped from news.bbc.co.uk


Fake Dutch 'moon rock' revealed

The piece of 'rock' supposedly brought back from the moon, seen in the Rijksmuseum, Amsterdam, 27 August 2009
A treasured piece at the Dutch national museum - a supposed moon rock from the first manned lunar landing - is nothing more than petrified wood, curators say.

At one point it was insured for around $500,000 (£308,000), but tests have proved it was not the genuine article.

clipped from www.radio7.it
http://www.radio7.it/pictures/luna.jpg
Uh-oh. Altri guai... Vediamo questa notizia della BBC inglese:

Una pietra "lunare" donata da Armstrong, Collins ed Aldrin a personalità politiche olandesi nel 1969, dopo quarant'anni si rivela essere un clamoroso legnetto pietrificato, molto terrestre e per niente lunare.

E pensare che era stata perfino assicurata per mezzo milione di dollari...

Portavoce della NASA si dicono stupefatti e senza spiegazioni: cadono dalle nuvole (non dalla Luna)!

Chissà, magari sulla Luna gli americani ci sono stati davvero. Anche se le foto e le pietre lunari souvenir da tempo sembrano tutti di "fabbricazione terrestre"

5 commenti:

  1. Ovviamente le pietre veramente lunari, che sono state esaminate ed esaminate, non sono una prova dello sbarco (sarebbero state portate da sonde automatiche), mentre la "pietra" falsa (probabilmente rubata) conferma che non ci siamo stati...

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  2. Sono provocatorio, ma non arrivo ad essere così drastico.

    Mi piace solo evidenziare quella particolare forma di creduloneria che va sotto il nome del "credere pienamente alla verità ufficiale".

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  3. A dire il vero, se essere scettici è una cosa buona, credere a delle baggianate senza senso pur di sembrare "ganzi" perché non ci facciamo infinocchiare dalla "verità ufficiale" è da super creduloni.
    L'onere delle prove spetta a chi deve ribaltare la versione accreditata, eppure vedo sempre più prove dello sbarco:
    http://attivissimo.blogspot.com/2009/08/nuova-foto-dei-siti-dallunaggio.html
    e sempre meno del complotto...

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  4. Precisiamo una cosa:

    se i complottisti sono tonti (perché per partito preso credono ciecamente al contrario della "verità ufficiale"),

    gli anti-complottisti sono almeno altrettanto tonti (perché per partito preso credono ciecamente alla "verità ufficiale").


    Sulle "verità ufficiali" che vengono "accreditate" da ogni regime, le persone di buon senso nutrono almeno un po' di sano e ragionato scetticismo. Ma vengono accusati e derisi dagli strenui (ed inutili) difensori della "verità ufficiale".

    Il punto non è "sbarco sulla Luna" o "spazio vitale per la razza ariana" o "11 settembre" o "un milione di posti di lavoro".

    Il punto è se si è disposti alla creduloneria in una qualsiasi direzione (verso la "verità ufficiale" o verso il suo contrario).

    Anche perché quelle che sembravano fiabe complottiste, a distanza di decenni possono rivelarsi tutt'altro che infondate (Lusitania, Pearl Harbor, Tonkino, etc).

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  5. Interessantissimo articolo - ecco l'incipit:


    Se in Italia c’è un mestiere che frutta più del complottismo, questo è l’anticomplottismo.

    Per ogni sfigato che crea un blog allo scopo di “aprire gli occhi al mondo intero” sulla questione delle scie chimiche (e sull’utilizzo che i rettiliani della quarta dimensione ne stanno facendo per sterilizzare tutti i maschi italiani dai 15 ai 54 anni), nasce un debunker all’amatriciana che inizia a sparare a caso contro la croce rossa.

    Non nego che il “complottismo” sia un disturbo mentale che rientra nella categoria psichiatrica del delirio persecutorio. Ma il metodo per combatterlo non è certo con lo sfottò, la presa in giro, l’esposizione al pubblico ludibrio.

    Per esempio, affermare che dietro all’incendio del Reichstag c’era Adolf Hitler, non è sicuramente “complottismo”. Così come dire che -sempre per rimanere in tema di “dolo”- Nerone organizzò il grande incendio di Roma per perseguitare i cristiani.

    E che dire della congiura di Catilina? Cicerone fu padre di tutti i teorici del complotto?

    Ci sarebbe da ridere, se non fosse che ormai la cultura dell’anti-complottismo si è anch’essa bevuta di un habitus mentale pericolosissimo.

    Con la “scusa” di negare le teorie del complotto odierne, si tende a distorcere completamente la storia. Ripetendo lo stesso schema che applicano i “complottisti”.



    Invito a leggere il resto su i professionisti dell'anti-complottismo.

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