per vedere quale fosse la temperatura di autocombustione di alcuni materiali di cui le campagne abbondano. E ho trovato i seguenti (se ne trovate altri commentate che io aggiungo):
- Legno di quercia 340 °C
- Legno faggio 295 °C
- Legno abete 280 °C
- Carbone 250 – 260 °C
- Cotone 450 °C
- Ovatta di cellulosa 320 °C
- Carta da lettera 360 °C
- Carta da giornale 185 °C
- Tabacco 175 °C
- Carta 250 °C
- Lana 205 °C
Mi pare di capire che, almeno per gli esempi citati, al di sotto dei 175 °C del tabacco non accada nulla. E, per quanto d’estate possa fare caldo, la temperatura dell’aria rarissimamente supera i 50 °C, cioe’ meno di un terzo.
Quindi, prendiamo 100 incendi e buttiamo li’ il numero di autocombustioni. Che dite? Io sparo: 1%. Io dico che un incendio su 100 si innesca da solo, e gli altri…
Beh, gli altri sono necessariamente dovuti a negligenza e dolo. Al negligente, se lo peschiamo, che gli possiamo fare? Una multa, una bacchettata sulle mani, magari pure qualche mese di galera. E al doloso?
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