Un nostro lettore ha assistito ad una scena non troppo rara nelle grosse piazze del capoluogo campano. A Napoli infatti non è difficile incappare in personaggi loschi che offrono prodotti di alta tecnologia a prezzi inferiori del 50% del valore commerciale, per sostituirli (una volta in possesso del denaro) con una volgare imitazione dallo stesso peso e forma dell'originale. Spesso con abilità superiori a quelle dei più rinomati prestigiatori.
Negli anni '80 la truffa veniva eseguita con macchine fotografiche o stecche di sigarette di contrabbando (che contenevano segatura) negli anni 90 era la volta degli autoradio seguiti a ruota dai cellulari più costosi. Oggi l'oggetto del "pacco" (seguito spesso anche dal contropacco) è proprio "o' telefono americano". L'incauto acquirente crede di essere entrato in possesso di un fiammante iPhone per 200 euro e si ritrova con un volgare clone cinese, spesso un vero giocattolo per bambini. Intanto il lestofante s'è già dileguato nella folla di piazza Garibaldi.
Attenzione allora, se qualcuno per strada vi avvicina per proporvi un affare, statene alla larga, e soprattutto non fatevi prendere dall'idea di essere più furbi di loro.
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