giovedì 4 dicembre 2008

Apple, le comiche da spanciarsi e sbellicarsi

clipped from www.folblog.it
Oggi le comiche

Pensavo che gli Apple-fan fossero campioni mondiali nell’arrampicata sugli specchi.
Ma li avevo sottovalutati: oggi credo sia stato battuto ogni record.
In seguito alle riflessioni scatenate dal consiglio di dotarsi di antivirus dato da Apple ai suoi utenti, la società di Cupertino, forse per non rischiare che questa moda di pensare possa prender piede aprendo gli occhi a qualcuno, ha pensato nuovamente di ricorrere alla censura; all’auto-censura stavolta, rimuovendo la nota tecnica che aveva fatto parlare di se’.
Oplà, ecco un’altra giravolta!

Colgo al volo quest'altro interessante "post" di Enrico e, seppur con la mascella dolorante per le grasse risate, ho ancora forza di pensare che bisognerebbe raccogliere tutti questi interventi e farne un'enciclopedia...

4 commenti:

  1. Lo stavo pensando da tempo, magari se ci organizziamo ne creiamo una pagina Wikio?
    che dici?

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  2. Ultimo commento su Particolarmente urgentissimo!

    http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=31&ID_articolo=161&

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  3. riporto un post di un mio caro amico



    Associare la pubblicità Apple a quella del deodorante AXE è sbagliato in partenza. Prima di tutto ritorniamo al caso in questione e cioé la presunta velocita doppia dell'iPhone 3G.

    Credo che qualsiasi p*rla in base ad esperienze umane e giornaliere sa che AXE non è condizione né necessaria né sufficiente per raggiungere certi scopi. Lo sa il nonnino, lo sa il ragazzino di quindici anni (forse quello non tanto ), ecc. È una di quelle "esagerazioni" da spot che sono chiare esagerazioni. Se invece mostri in TV che in trenta secondi con la rete 3G vai su google, cerchi un ristorante, trovi l'indirizzo e scarichi le indicazioni come arrivarci è un altro paio di maniche. Soprattutto qui negli USA dove in tutti gli spot in cui la "drammatizzazione" non è tanto chiara che lo sia compare il sottotitolo "questa acrobazie sono fatte da uno stuntman in un circuito chiuso" o "l'effetto dello spot è artificialmente drammatizzato(*)" ecc.

    Secondo aspetto non secondario è la drammatizzazione in pubblicità comparativa. Nel caso dell'iPhone si trattava di comparazione tra 2 modelli. Secondo me è eticamente scorretta, soprattutto se non avvisi l'utente che alla fine stai semplicemente scherzando e poi finisci per difenderti in corte dicendo che "solo un p*rla" può credere ai nostri spot. Negli USA, dove il concetto di buon senso non esiste nel diritto, queste cose sono pericolose: ricordo che tutti i manuali per microonde incorporano la dicitura che il "microonde non è adatto per asciugare gli animali" e tutte le automobili sotto gli specchietti laterali riportano la dicitura che "gli oggetti sono più vicini di come appaiono nello specchio". Dal punto di vista giuridico l'utOnto medio americano è molto più p*rla di un utonto medio del resto del mondo. Sono pronto a scommettere che la questione si risolverà con un accordo extra-giudiziario apple style.

    Non mi soffermo sulla questione virus perché l'associazione mi sembrava semplicemente buffa rispetto a quello che stava accadendo negli ultimi giorni. Continuare a dire che MacOS è "più immune"(**) ai virus perché basato se "solide fondamenta Unix" per un appassionato di sicurezza paranoico come me è un'offesa all'intelligenza umana: anche perché poi a ben vedere lo slogan acchiappa.

    (*) mi sfugge la parola italiana
    (**) invito ad una riflessione sulla locuzione "più immune". Filippo correggimi, ma pensavo che l'immunità ad uno specifico virus fosse booleana.

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