giovedì 15 gennaio 2009

Làcreme napulitàne (25)

Chiammàt' a bulànz', m'agg' struppiàt', ó ràcc' nùnn'ó sènticchiù!

Chiamate l'ambulanza, mi sono storpiato, il braccio non lo sento più!

(Traduzione non letterale e descrizione delle circostanze così come mi sono state raccontate. L'evento risale ad alcuni anni fa. Tarda serata estiva; un giovanottone meno che ventenne va a far visita alla sua nuova fidanzatina quindicenne, e ci va con la nuova fiammante station-wagon compratagli da papà per festeggiare il suo ingresso nell'età anagrafica adulta. Il vicolo è già imbottito fino all'inverosimile di auto parcheggiate: nel raggio di cinquecento metri non c'è posto neanche a pagarlo. E così parcheggia di sbieco nell'angolo più acuto della curva, invadendo mezza carreggiata: "dopotutto scendo tra cinque minuti" [eufemismo per dire: "un paio d'ore lì non darà fastidio a nessuno"]. Data l'ora non c'è molto traffico nel vicolo, e pertanto un suo coetaneo - ugualmente dotato di auto nuova comprata dai soldini di papà - arriva sparato come un pilota di formula uno cozzando in pieno con la station wagon inopinatamente parcheggiata lì: SKRUNK!! Il giovane asso del volante non si perde d'animo perché sa che ha pochissimi secondi di tempo utile: innesta la retromarcia, si discosta quel tanto che basta, e riparte a tutta velocità verso l'uscita del vicolo prima che qualcuno abbia il tempo di prendere il numero di targa. Nel frattempo si sono affacciati tutti, e tirano tutti un sospiro di sollievo nel constatare che è stata fracassiata solo quella nuova station-wagon e non la propria auto, facendosi i complimenti a vicenda per lo scampato danno e discutendo su quali numeri siano più pertinenti all'evento per giocarli al lotto. Si era affacciato al balcone anche il giovanottone neopatentato e la fidanzatina con tutta la famiglia. Qualche secondo dopo il giovanottone esce dal portone, agitatissimo e con aria minacciosa, senza neppure preoccuparsi di constatare il danno, e grida a tutti: "chiamate l'ambulanza, sono ferito, vedete?" e mostrando il braccio alzato, "il braccio non lo sento più!" [è un modo per dire: gliela farò pagare cara, lo accuserò di omissione di soccorso e lo manderò in galera!"] Dopo aver più volte gridato la formula magica, chiama personalmente l'ambulanza col proprio telefonino, utilizzando il braccio "che non sente più". Chissà come andò a finire).

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