Sono al capolinea di un autobus che mediamente sembra effettuare una corsa ogni 30-45 minuti, per un percorso tra stradine secondarie di Napoli.
Mi affaccio e chiedo informazioni all'autista:
- parte adesso, vero?
- no, fra venti minuti
- ma... non era alle 19.30?
- no, alle 19.40
- ma non c'è un orario preciso?
- QUESTO parte alle 19.40!
- mi scusi, ma lo chiedo perché una volta è partito alle 19.30, un'altra alle 19.20, un'altra alle 19.25... non c'è una tabella orari?
- NO! questo parte fra 20 minuti, alle 19.40!!!
(vedo che si rimette le cuffie non insisto più... sono tentato di scrivere una lettera all'ANM, per protestare sia contro gli orari che contro la maleducazione, ma non servirebbe a nulla)
Per la cronaca, una volta ho aspettato (che fegato!) ben 67 minuti, e non è passato.
Alle 19.33 arriva una nonnetta sorda e grida all'autista "fra quanto parte?" e l'autista prima grida "cìngh' minùt'!" e poi a mezza voce soggiunge "fattéll' appèr', fà!" (cinque minuti! fattela a piedi, fa'!)
Guida nervosa e spericolata, con qualche imprecazione contro i passanti che non si tolgono dalla sua traiettoria e strombettata di clacson ai tizi davanti quando scatta il verde. E con rumori preoccupanti quando salta su qualche fosso (tanto la vettura è dell'azienda, mica sua, e chissenefrega se è tutto un vibrare e scricchiolare, e chissenefrega se i passeggeri, dopo una corsa, puzzeranno di gas di scarico dalla testa ai piedi).
Alle fermate non c'è nessuno, evidentemente dopo un quarto d'ora di attesa hanno preferito prendere altri mezzi.
Mi chiedo se quel "19.40" arbitrario era per completare l'orario di lavoro dopo quella corsa o per evitare passeggeri alle fermate. O entrambi.
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