Stroncatura del Benq S6 TIM

Ti dirò... non lo compro più!

Se mi concedi un filino di ironia, tento di spiegare perché mi sono rapidissimamente disamorato di questo coso.

La TIM lo vende a 429 euro, cioè 229 euro in più di quel che io suppongo che lo paghi.

Il prezzo sarà stato stabilito come al solito dagli uffici di marketing: "siccome questo arnese consente la navigazione in HSDPA, allora dobbiamo venderlo almeno a 400 pesos!" (il prezzo non lo fa il valore intrinseco, ma lo decide il marketing: se non serve a niente, 200 euro; se serve a qualcosa, 300 euro; se naviga, 400 euro).

Magari faranno pure la pubblicità con qualche signorina tuttecurve che si innamora del puzzone e brufoloso acquirente dell'S6.

Rivediamo le caratteristiche:

- touchscreen 4.8" 800x480, niente male

- processore Atom 800 MHz, discretamente potente

- memoria 512Mb DDR2, alquanto ricca

- WiFi 802.11 b/g e bluetooth 2.0: niente male

- slot SIM e connettività HSDPA 7.2: veramente niente male

- USB 2.0 sia host che client: succosa, anche se il connettore è fastidiosamente un miniUSB

- accelerometro 3 assi: veramente niente male

- flash disk 2GB: una vera miseria (ci hanno messo Linux perché in soli due giga Windows non ci stava)

- slot microSD: serve per aggiungerci 8Gb per avere finalmente un po' di spazio (dunque un'altra spesa solenne)

- 158x90x22mm per 330 grammi (larghetto e pesantuccio)

Insomma:

- per navigare come scalmanati è più potente del necessario (vorrei però sapere quali siti web, a parte i miei, si possono ancora navigare a 800x600)

- per guardare film e video (e ascoltare musica) è più potente del necessario ma abbisogna di una microSD il più capiente possibile

- per la posta elettronica è meglio lasciar perdere perché non c'è la tastiera (per me l'assenza della tastiera è un vantaggio; ma per il Tipico Utonto è una tragedia)

- per installare altri software o per smanettare è meglio lasciar perdere.

Non è un palmare: troppo pesante.

Non è un ultramobile: gli manca qualche decina di gigabyte di storage.

Non è uno status symbol per strafighetti: troppo brutto e tozzo (e non ha il GPS).

Non è un gadget che farà contenti gli smanettoni (anche perché costa troppo).

Insomma, hanno preso alla lettera la sigla "MID" (Mobile Internet Device): è buono solo per navigare come scalmanati come passatempo durante le attese del treno, durante il viaggio in treno, durante l'attesa della coincidenza, in attesa all'aeroporto... durante le attese.

Quando non c'è una rete wifi aperta (cioè quasi sempre), si naviga in HSDPA (così la TIM guadagna).

Se avessero preso un vecchio Nokia N770 e gli avessero infilato dentro un modem HSDPA interno, ci avrebbero fatto una porca figura.

Invece no: prendono questo prosciuttone della Benq (un nome, un conato di vomito) e lo vendono quasi al prezzo di quel chiodo dell'iPhone (che almeno è bello da vedere).

Ora, qualcuno dovrebbe spiegarmi come si può andare in giro con tutta questa paccottiglia sparsa tra tasche, taschini, marsupio, fondina e collare:

- cellulare utilizzato per lavoro (appeso al collo assieme alla smartcard)

- smartphone (con numero di telefono "familiare" ma sconosciuto ai colleghi di lavoro)

- agendina elettronica cinesina (la nonna ti sbrana se vede che non usi il suo regalo)

- palmare con GPS e TimTom

- UMPC oppure tablet oppure notebook (a seconda di quel che serve quando vai in ufficio)

- ...e a questo punto, comprare un MID Benq S6 ?

Già: dopotutto, durante le attese e in assenza di WiFi gratis, con cosa navighi?

Ecco dunque "giustificata" la spesa di 429 pesos.

Adesso, per concludere, qualcuno mi deve spiegare come mai tutta quella potenza di calcolo (Atom 800MHz) viene castrata da quello striminzito storage (due giga, in cui ci devono stare Linux e la cache del browser).

Insomma, un prodotto esteticamente brutto, castrato per motivi di marketing, e troppo costoso (un notebook costa 400 pesos, un iPhone costa un filino di più di 429 pesos).