venerdì 31 ottobre 2008

La grande moria delle vacche hardware

Con costernazione e sgomento vedo che le porte PCMCIA (pardon, PC-card) del buon vecchio Asus di sette anni fa sono da considerarsi un capitolo chiuso.

Lo slot 0 sembra non accorgersi di nessun inserimento.

Lo slot 1 (quello in basso, dunque anche "full size") si accorge che c'è qualcosa, capisce pure se si tratta di una 5V o 3V e 16 o 32 bit, ma riporta sempre MANFID=0000,0000.

Tutto questo anche dopo aver tentato tutte le combinazioni di pccard (cioè insert, status, reset, info) e modprobe (e perfino col riavvio).

Mi restano dunque "orfane" su PCMCIA (non riesco a fare a meno di chiamarla "pìcci mìcia": sono un tradizionalista) una leggendaria ethernet 3C589, un paio di schede astruse (una winmodem 33.6 ed una ethernet/winmodem "combo", entrambe del 1995, senza connettori e senza driver e senza speranza di reperirne nell'internet) e perfino un glorioso hard disk PCMCIA "Viper 340" della Integral Peripherals (modello 8340PA) prodotto a Singapore nel marzo del 1997, anche questo indirettamente ereditato da Ezio.

La 3C589 fu a suo tempo utilizzata per fare un colossale backup dall'ultimo dei notebook Acer che non era dotato di ethernet di serie (Alberto lo aveva comprato alla fine del 1998)... correva la primavera del 2001, e per tutta la durata del backup fui costretto a tenere schiacciato tra pollice e indice il connettore esterno della 3C589 perché non c'era verso di aprirlo e saldarvi i contatti.

Anche il Viper 340 fu usato per scambiare registrazioni audio e caterve di documenti con Alberto (quei trecentoquaranta mega sembravano un'infinità). L'ultima volta che lo usai, fu per aggiornarne la mappa dei (sempre più numerosi) badblocks, in vista di "prossimi" utilizzi.

Nessun commento:

Posta un commento