mercoledì 11 marzo 2009

Quella Tremenda Ciofèca di Mac OS X

Mac OS X di tanto in tanto si perde dei dati dall'hard disk.

Se capita in qualche directory imbecille (per esempio tra i messaggi di posta elettronica dell'anno scorso, che hai ormai dimenticato da un secolo, o tra i README di programmi che hai installato e dimenticato), non c'è problema.

Il problema c'è quando si tratta di file importanti.

Mi capitò già nei primissimi tempi di Mac OS X "Tiger", e i facinorosi fan di Apple non mi volevano credere. Mi erano apparse delle misteriose righe nel dmesg, che parlano di un errore "28" di cui non si dice né se è stato risolto, né se il danno è irreparabile (dal 10.3.7 al 10.4.11 questo problema è sempre esistito):

hotfiles_evict: err 28 relocating file 30908
hotfiles_evict: err 28 relocating file 10503805
hotfiles_evict: err 28 relocating file 9362631
hotfiles_evict: err 28 relocating file 11418697
hotfiles_evict: err 28 relocating file 7271990

Beh? Dopo l'errore 28, che succede? che il file si perde?

Esatto: talvolta il file si perde nel nulla. Te ne accorgi quando è troppo tardi.

Sotto MS/DOS, a suo tempo, imparai che è bene avere più di un backup, in più posizioni fisiche diverse. L'affidabilità di Mac OS X certe volte rasenta quella dei più lerci MS/DOS dove almeno l'organizzazione dei file su disco (la puteabonda FAT) permetteva qualche undelete o addirittura il recupero manuale dai singoli settori (cosa che mi toccò fare in Osram una sera dopo la cancellazione e riscrittura di entrambe le FAT).

Anche stasera mi è capitato di sentirmi gelare il sangue nel vedere, con occhio allucinato, la totale assenza di una libreria sorgente che avevo scritto in tempi remotissimi.

Avevo un vecchio backup a portata di mano, e quindi me la sono cavata senza danni.

E poi ci sono ancora dei deficienti che vanno in giro dicendo che Mac OS X è "diverso" da Windows.

Sì, lo è nei colori delle icone.

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