Beh, uno stava per fatti dei suoi davanti il semaforo [rosso] e arriva il pecoro che deve fare la ciucceria [da vero ciuccio]. Come esce il verde, questo guappo [fa] "bruuum!" [col motore], impenna e si mette a corre[re]. Ah, sì? Tu mi hai pitturato sopra il rettilineo, e io ti pitturo dentro la curva: esso frenava ed io quieto quieto lo passavo, e non poteva impennare più perché non ci stava più l'asfalto in terra, se no gli saltavavano i denti falsi la bocca. Meglio è!
(Nota: sebbene nel napoletano i semafori siano puramente ornamentali - perfino quelli che funzionano - c'è ancora qualcuno che li rispetta, intendendoli però come strumenti per dare il via a qualche Gran Premio improvvisato. Sicché quando arriva il solito guappo sulla sua guappissima supermoto, appena scatta il verde deve fare l'asinata per mostrare a tutti che lui è stato capace di comprare un bestia del genere. Come tutti sanno, l'impennata è la dimostrazione migliore. Senonché, la strada terminava eziandìo in una brutta curva "a sampietrini", non asfaltata, sulla quale si saltella talmente da far dissestare non solo la moto ma anche le otturazioni dentarie e gli eventuali denti falsi - per cui: vendetta, tremenda vendetta! Tu hai sverniciato me sul rettilineo, ed io passo a sverniciare te alla curva successiva. Infatti il guappo di turno è stato colto alla sprovvista, e perciò ha rallentato vistosamente, temendo di perdere pezzi per strada a causa della gragnuola di sobbalzi. Ma io che cavalco un glorioso Garelli GulpMatic 351 ed ho esperienza di curve dissestate e strade sforacchiate come una gruviera, ho potuto agevolmente raggiungerlo e forse - sottolineo "forse" - anche superarlo prima del termine dei sampietrini. Gli sia servito di lezione, ben gli sta, meglio così!).
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