sabato 7 marzo 2009

Il TouchBook è praticamente una BeagleBoard

In un messaggio di saluto di Gregoire Gentil, fondatore della www.alwaysinnovating.com, leggo che l'hardware del TouchBook di cui parlavo qualche giorno fa è praticamente quello della BeagleBoard, solo leggermente aggiornato per utilizzare un touchscreen 8.9" e sei porte USB (gli schematics della BeagleBoard non solo sono ben fatti ma sono anche disponibili in licenza aperta).

L'unico neo del TouchBook, secondo me, è la presenza di un solo slot MicroSD, laddove io ne avrei preferiti due (mi sarebbe piaciuto anche avere un ulteriore slot, stavolta per SDHC, ma non si può avere tutto dalla vita).

Il sistema operativo utilizzato sul TouchBook è un Angstrom Linux con il front-end grafico rifatto per sfruttare l'accelerazione video, in attesa di Ubuntu 9.04 per ARM (che funzionerà anche sulla BeagleBoard). La Ubuntu già è distribuita anche per la piattaforma ARM con ottimizzazione al livello ARMv5, ma stanno lavorando per ricompilare tutto ottimizzato per il livello ARMv7 (quello del Cortex-A8) e l'accelerazione grafica 2D-3D della BeagleBoard.

Grazie a Linux, è cominciata (da tempo) l'era dei consumi ridottissimi. Con un TouchBook o una BeagleBoard, si possono vedere filmati 720p, navigare l'internet con abbastanza potenza da scorrersi i video di YouTubo, lavorare su documenti Office (con OpenOffice), e avere ore intere di autonomia con quattro pile stilo.

Mi tornano in mente tutti quelli che comprano un notebook "ultimo modello", per i quali basta avere uno schermo, una tastiera, e un mouse, per girovagare per il novanta per cento del tempo tra FacciaLibro, TuTubo, Messaggero (che sul Mac si chiama IoChiacchiero), e utilizzare il restante dieci per cento del tempo per inoltrare l'ultima bufala ricevuta in email a tutti i contatti. In quei casi, avere tanti giga non serve praticamente a niente.

2 commenti:

  1. ahaha, sto seguendo il tuo blog da tempo, e direi che ci sono passioni in comune, lego, beagleboard, openmoko, etc. Ho dato un occhio al touch book e puzzava troppo di beagle. Concordo pienamente sul fatto che si abbiamo pc sempre più potenti solo per vedere applicazioni flash. Viva la beagle, viva i bassi consumi e soprattutto viva arm!

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  2. Per fine mese la Digikey dovrebbe finalmente mettere in vendita a 159$ la BeagleBoard aggiornata (versione "C2", con 256Mb RAM) che non vedo l'ora di comprarla (prevedevo di comprarne almeno un paio, ma il cambio euro/dollaro mi sta facendo imprecare in continuazione: a luglio 2008 i 159$ erano meno di cento euro...!).

    La Intel e l'AMD stanno facendo a mazzate a chi sforna più potenza con consumi ridotti, ovviamente pensando troppo alla potenza e troppo poco ai consumi, per cui anche i modelli annunciati e ancora non rilasciati hanno consumi fastidiosamente alti... il che significa che si avrà bisogno sempre di una presa elettrica a portata di mano o di una batteria extra formato gigante e super-costosa (invece il mio obiettivo è convertire tutto alle ormai economiche pile stilo ricaricabili).

    Ho intenzione di prendere pure un PicoProjector, anche se ha risoluzione di soli 640x240.

    Quanto alla mania di usare (e soprattutto guardare) materiale fatto in flash, se ne sono accorti quelli di Chumby, un simpatico gadget basato su ARM11 e Linux, fatto proprio con applicazioni flash.

    L'OpenMoko lo vedo ancora in alto mare; purtroppo, anche comprendendo le oggettive difficoltà incontrate, mi sembra strano che ancora non decolli. Con sei mesi di tempo a disposizione ed una piattaforma hardware funzionante, un solo bravo programmatore (uno solo) è capace di tirar fuori una piattaforma minimale stabile e sufficientemente aperta per farci smanettare altri.

    Invece, dopo più di due anni di baccano e di rassicuranti annunci del capoprogetto, siamo ancora ad un telefonino tecnologicamente arretrato (eppure i chip UMTS pilotabili da un set di comandi "AT" sono lì pronti da un secolo sulle loro scrivanie).

    Siamo nel 2009 e ancora non trovo un motivo serio per comprare un telefonino ancora incapace di telefonare, con un Linux incompleto, e per di più tecnologicamente limitato al GPRS...

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