lunedì 25 gennaio 2010

Missioni di salvataggio subappaltate

clipped from www.wired.com
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In the American military, few missions are considered more important than rescuing missing or kidnapped troops. So it’s more than a little odd that U.S. forces in Iraq have decided to outsource that operation to a private company. The military’s Joint Contracting Command-Iraq/Afghanistan on Sunday handed out a one year, $11.3 million, no-bid contract to Blackbird Technologies Inc., declaring that the firm was “the only contractor that can currently provide the subject matter expertise needed” for personnel rescue operations.

Allucinanti effetti della crisi: le missioni di search & rescue (quelle più delicate, quelle più pericolose, quelle dove si corre a stanare chi tiene in ostaggio i soldati USA)...

...sono state subappaltate! (outsourcing).

L'azienda Blackbird, nata nel 1997 come servizi di sicurezza informatica, ora ha (udite udite!) uno squadrone di mercenari che avrebbe (udite udite!) l'expertise e i mezzi logistici per fornire servizi per rintracciare e salvare i soldati USA eventualmente catturati, feriti o tenuti in ostaggio.

Tutto questo per la modica cifra di 11,3 milioni di dollari, senza gara d'appalto.

La Blackbird vanta un "crack team" pronto all'assalto per le operazioni di salvataggio, ma... sempre secondo quanto dice Wired, stanno reclutando "personale per le missioni" per servire il contratto appena firmato. Come in Italia, "prima mi pagate, e poi dopo troverò il personale per onorare il contratto".

Ah, piccola clausola: per farsi assumere occorre avere 10 anni di esperienza (!!!) ed una "clearance" sui documenti Top Secret classe SSBI/SCI (uh? eh? roba da normali cittadini, eh?). Perciò, chissà che stipendio.

Ehm... la Blackbird divenne tristemente famosa per l'imbroglio "Pentagon Pundits" nel 2008 (sì, sulla pagina inglese di Wired hanno scritto "imbroglio" in italiano, chissà perché! Forse pensano che solo in Italia certi imbrogli imbrogliatissimi riescano bene)

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