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La Beagleboard mi è costata circa 150 euro (prezzo veramente stracciato se si considerano le alternative che si vedono in giro), ma per le periferiche ci devo smanettare io.
Un netbook invece lo smonti ed è già pronto.
Discreta potenza di calcolo. RAM ragionevole. Memoria di massa più che interessante. UPS (pardon: batteria e sistema di ricarica) già collaudata. Sistema operativo preinstallato. Wifi, Bluetooth, Ethernet, USB già funzionanti e pronti.
Insomma, un sistema Unix completo e pronto all'uso, installabile anche sotto il sellino della bicicletta.
Se gli lasci monitor e tastiera, è un notebook. Se glieli togli, è un sistema Unix riutilizzabile.
L'unico problema è che... è terribilmente più grosso. Forse sotto il sellino della mia bicicletta c'entra solo la Beagleboard...
Un netbook invece lo smonti ed è già pronto.
Discreta potenza di calcolo. RAM ragionevole. Memoria di massa più che interessante. UPS (pardon: batteria e sistema di ricarica) già collaudata. Sistema operativo preinstallato. Wifi, Bluetooth, Ethernet, USB già funzionanti e pronti.
Insomma, un sistema Unix completo e pronto all'uso, installabile anche sotto il sellino della bicicletta.
Se gli lasci monitor e tastiera, è un notebook. Se glieli togli, è un sistema Unix riutilizzabile.
L'unico problema è che... è terribilmente più grosso. Forse sotto il sellino della mia bicicletta c'entra solo la Beagleboard...
Dimenticavo di dire che questo arnese ha meritato una citazione su questo blog perché costa quanto la Beagleboard (l'Acer Aspire One A110L da oggi era in (s)vendita da Expert a Napoli a 149 euro).
RispondiEliminaNon rimpiango l'acquisto della Beagleboard perché ci vorrà ancora parecchio tempo prima di rimediare una board da 7x7cm con tutta quella potenza di calcolo e quel consumo così ridotto (due watt quando ha tutte le periferiche a pieno regime e la CPU al 100%).