sabato 11 aprile 2009

Sulla definizione di "computer portatile"

Una volta, per "computer portatile" (termine successivamente italianizzato con la parola notebook, che italiana non lo è poi così tanto) si intendeva qualcosa di sufficientemente leggero da essere portato in giro.

La foto pubblicitaria di un computer "portatile" della Digital nel 1982 (di soli dieci virgola otto chilogrammi) mostrava un uomo d'affari che scendeva dall'aereo: al posto della valigetta c'era quel mammone (evidentemente vuoto, perché la mano dell'uomo d'affari non sembrava sotto stress - magie del marketing!).

Ancora nel 2002 era difficile trovare un computer portatile sotto i due chili e mezzo (alimentatore e mouse esclusi).

Oggi finalmente si trovano in abbondanza portatili più leggeri di due chili, ma provate ad andare in giro per l'università con due chili (più iva) sotto il braccio. Tra borsone, alimentatore, mouse e ammennicoli vari, vi stanchereste il primo giorno. Insomma, un chilo e mezzo è ancora poco "portatile". La definizione va rivista.

Se invece comprate uno di quei portatili supercostosissimi ultrapiatti... invece di stancarvi, resterete terrorizzati ad ogni minimo urto, ad ogni minima possibilità che l'amica cicciona si siede sopra il MacBook Air, eccetera (n.b.: il Macbook Air si sfascerà anche se l'amica è una delle tante aspiranti anoressiche. Anzi, considerato il tasso elevato di guasti Apple di questi ultimi 3-4 anni, si sfascerà anche se non lo si utilizza).
A quel punto non ve lo portate più. Anche in questo caso la definizione di "computer portatile" va rivista.

Vorrei perciò proporre di ridefinire il termine "computer portatile". Non sul peso, ma sul prezzo. Nel senso che paghi poco e te lo porti via a soli 249 euro (199, 179, 149, 129...).

Sono mesi che vedo super-offertissime nei supermercati, dove un portatile te lo porti via per soli 399 euro, anzi, 349, no, 299, no anzi, 249... l'ultimo che ho visto era 249 euro. Duecentoquarantanove, marémma carrettèra! e ti fanno pure lo scontrino, quindi ci pagano le tasse...

Ho ancora la fissazione dell'embedded computing ma a vedere un portatile completo a 249 euro, con diversi giga di RAM, centinaia di giga l'ardisco, mi viene da pensare: vale la pena spendere 200-300-400 euro per un sistema embedded quando per 249 euro hai anche l'ardisco, la batteria e lo schermo?

Vale la pena comprare un telefonino da cinquecento euro quando con gli stessi soldi ci compri due computer?

Vale la pena spendere 500 euro per comprare un disco NAS e multimediale e gruppo di continuità, quando puoi spendere la metà avendo più spazio (l'ardisco più capiente), una batteria (non sarà un gruppo di continuità ma reggerà almeno un paio d'ore di duro lavoro) e uno schermo per il "multimediale"...?

249 euro, eh! Eppure c'è gente che per lo stesso identico computer (però con la mela sopra) spende esattamente mille euro in più... E se proprio vuoi risparmiare ulteriormente, ci sono pur sempre i netbook (anche i loro prezzi sono in caduta libera).

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