mercoledì 29 aprile 2009

Ancora domande sulla Beagleboard...

Ho comprato la Beagleboard C2 proprio per avere i 256Mb RAM. Con i 128Mb delle revisione B è davvero un'impresa disperata farci girare Ubuntu, che di suo vuole almeno 256Mb RAM per cominciare.

Non è il caso di utilizzare memoria di "swap" perché dato che ci andrebbe a scrivere continuamente, finirà presto per rovinare la memory card o la memoria flash (che solitamente sono garantite solo per circa diecimila o circa centomila operazioni di "write").

Più facile farci girare distribuzioni Linux che in 128Mb stanno belle larghe (anche con l'ambiente grafico), come OpenEmbedded e Angstrom. Qualcuno più smanettone potrebbe perfino riciclare qualche vecchia Slackware di qualche anno fa e ricompilare tutto (sperando di non incappare in "intel86ismi" vari); ancora nel 1994-95 bastavano otto mega di RAM per far girare una distribuzione Linux con ambiente grafico X11 (quattro mega potevano ancora andar bene ma era un'impresa disperata).

A casa ho un server ricavato dalla motherboard di un vecchio notebook comprato nel 2001, un Pentium III a 750 MHz con 128 Mb RAM e un gigabyte di compactflash. Ci ho installato una Slackware (senza ambiente grafico) e va una meraviglia (senza swap, senza ammennicoli strani, ma con parecchie decine di task sempre attivi e gran gazzarra sul tmpfs). La Beagleboard mi ha già mostrato di essere più veloce di quel P3/750, con la differenza che ha un acceleratore grafico 3D (PowerVR SGX), acceleratori vari (NEON, cioè istruzioni SIMD, e perfino Jazelle, per eseguire velocissimamente bytecode Java: chissà quand'è che qualcuno lo sfrutterà), e a regime (con tutte le periferiche alimentate e processore spremuto al massimo) consuma solo un watt e non scalda nemmeno.

La distribuzione Angstrom Linux minimale (quella della "validation" che ho usato finora) dimostra che l'ambiente grafico non è essenziale se vuoi fare applicazioni multimedia (il "mplayer" da command-line già fa tutto da solo, senza Xorg; se si ricompila pure il "mencoder" si può fare encoding audio/video) e avanza ancora parecchia potenza di calcolo. Con quella ci ho visto già tre film facendomeli proiettare sul soffitto (di sera al buio, altrimenti non si vede un tubo) con il DLP Pico Projector (simpatico giocattolino ma costa una vera mazzata, 350 pesos).

L'e17 sarà bruttino, ma in 128Mb ce la fa decentemente. Un'installazione completa di OpenEmbedded, compreso Xorg, richiede meno di un'ottantina di megabyte di spazio su disco. No, ti sconsiglio la Android: te la sconsiglio perché Android è pensata per farci girare programmi in Java; credo che sia uno spreco sulla Beagleboard (specialmente per il fatto che non mi risulta che usi la feature Jazelle del processore, altrimenti i programmi Java andrebbero a velocità supersonica).

1 commento:

  1. Credo che ricompilare una slackware per qualcosa di diverso da x86 sia una fatica improponibile: perfino il port ad x86_64 sta faticando un po'.

    Molto piu` fattibile, se si vuole un sistema "standard" e` l'installazione di debian o di gentoo, entrambe gia` dotate di una versione per arm.

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