martedì 3 marzo 2020

Welcome, Xperia XA2

Notare la plastichetta coprischermo pre-stampata.
Si saranno stufati di vedere che la gente non la scollava
neppure dopo la scadenza della garanzia,
ma anzi ci azzeccava sopra una "protezione schermo"...


Fase preliminare

Documentazione ufficiale: Jolla / SailfishX install.

Cosa serve:
  1. cellulare compatibile SailfishX e licenza d'uso (la versione "Free" non include il layer di emulazione apps Android; prepararsi ad un doloroso esborso di un cinquantone di cui nove euro di IVA perché «le tasse sono una cosa bellissima»);
  2. cavetteria, internet, PC (nel mio caso con Ubuntu), eccetera, e file ZIP di installazione (nel mio caso 1,1 gigabyte, è la versione 3.2.0);
  3. il pacchetto ADB con fastboot e dipendenze varie (sotto Ubuntu per installare tutta la paccottiglia è sufficiente il comando sudo apt install android-tools-fastboot).
Assicurarsi che il telefonino (nel mio caso Sony Xperia XA2) funzioni normalmente in versione nativa con Android, in particolare:
  • che possa fare telefonate (sia chiamare che ricevere), e che la connessione dati 3G/4G ("senza wifi") funziona, il tutto usando la stessa SIM card che si userà con SailfishX;
  • che la fotocamera funzioni (e che funzionino pure touchscreen, speaker, microfono, bluetooth, eccetera).
Assicurarsi che il bootloader del cellulare sia sbloccato.
Nel caso dell'Xperia XA2 la procedura da Android è questa (piuttosto macchinosa a causa delle paranoie di "sicurezza" dei ciofeconi che hanno inventato Android Diarroid):
  • in Settings/System/About (Impostazioni/Sistema/InformazioniTelefono) pigiare furentemente sette volte sull'opzione Build Number (NumeroBuild), il che attiverà il menu Settings/DeveloperOptions (Impostazioni/Sistema/OpzioniSviluppatore);
  • in questo menu abilitare le opzioni OEM Unlocking (SbloccoOEM) ed USB Debugging (DebugUSB);
  • nell'apps Phone, "chiamare" il numero *#*#7378423#*#* per far aprire un Service Menu;
  • nel sotto menu ServiceInfo/Configuration/RootingStatus dovrebbe comparire la scritta: "Bootloader Unlock Allowed: Yes"; se non è "Yes" non si può sbloccare e in tal caso va fatto il "reso" al venditore a velocità supersonica; nella stessa schermata viene presentato il codice IMEI (la prima SIM-card è quella marcata "SUB1");
  • se è "Yes" allora procedere con l'Unlock del bootloader. Nel caso dell'Xperia XA2, cliccare sul sito della Sony per inserire il codice IMEI della prima SIM-card, marcare le varie caselline "I acknowledge that Sony is fetenzia munnezza puzzulente", e premere Submit per ricevere il codice di sblocco. Copiarsi tale codice ABCDEF.

Installazione di SailfishX

Sblocco del bootloader:
  1. dire "bye bye Android" sapendo che Google ti ascolta atterrito, e spegnere il cellulare;
  2. connettere il cavo USB solo lato PC;
  3. tenendo schiacciato sul cellulare il tasto VolumeUp, connettere il cavo USB lato cellulare;
  4. dopo alcuni secondi il LED del cellulare diventa blu (se diventa verde, scollegare e ripartire dal punto 1;
  5. eseguire lato PC il comando: sudo fastboot oem unlock 0xABCDEF col codice Sony di cui sopra;
  6. dopo circa un secondo e mezzo compare il messaggio OKAY Finished ecc.
  7. staccare il cavetto (sì, è necessario) e aspettare che il LED blu si spenga;
  8. tenendo il tasto VolumeUp schiacciato, riattaccare il cavetto e aspettare che il LED blu si riaccenda (sì, è necessario, altrimenti  lo script di installazione si lamenta che non è sbloccato pur dichiarando che lo sblocco è andato a buon fine).
Installazione:
  • scompattare il file ZIP del SailfishX in una directory temporanea;
  • i paranoici possono controllare nella directory i checksum MD5 dei file con: for a in * ; do grep $a md5.lst && md5sum $a; done
  • infine eseguire, mentre il LED è ancora blu, il comando: bash ./flash.sh (al termine risulteranno i messaggi "Flashing completed. Remove the USB cable ecc.");
  • sganciare il cavo USB, il LED blu si spegne
  • accendere il cellulare, compare la mostruosa icona del bootloader sbloccato, dopo alcuni secondi compaiono le scritte "Ahoj! Привет! Ciao!" e pochi attimi dopo la selezione della lingua. Alé!
  • ho preferito selezionare la lingua English/US perché oggi mi sento tutto internazionale.
Nel mio caso ho dovuto usare una porta USB 2.0 perché all'XA2 non piace essere flesciàto da una porta USB 3.0, per cui lo script flash.sh ci ha messo quasi cinque minuti in totale.

Nota: nel mio caso, pur avendolo lasciato aggiornare Android 8, non sapendo se a bordo c'era la fatidica V17B, avevo aggiunto comunque la Sony binary image version 16 (88 mega) come descritto nel paragrafo 5 delle istruzioni ufficiali Jolla per l'XA2.

Configurazione di SailfishX

Subito dopo essersi sorbiti il Tutorial notare l'apps del terminale Linux installata di serie, ma non sbavare troppo.

Primissima operazione: andare in Settings/Developer e impostare:
  • modalità sviluppatore
  • connessione remota (ssh)
  • password di root
  • indirizzo IP fisso (che per default è 192.168.2.15) e parametri della LAN e del DNS
  • collegare il cavo USB al PC e leccarsi i baffi accedendo con ssh con l'utenza nemo e la password succitata, e quindi eseguire come primo comando devel-su per diventare root con la stessa password. Leccarsi i baffi a profusione. Un device non è tuo se non puoi entrare con ssh come root e piallare tutto.
A domani per il resto!

2 commenti:

  1. - prima di sbloccare il boot, bisognerebbe copiare le chiavi DRM nel caso un giorno si volesse ripristinare Android con le suddette chiavi (probabilità bassa o nulla)

    - per saltare il tutorial, bisogna toccare in ordine, gli angoli in alto a sinistra, in alto a destra, in basso a destra e in basso a sinistra.

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  2. Grazie dell'articolo.
    Vorrei chiederti: quale è la tua opinione sui nuovi telefoni con hardware "open" usciti nell'ultimo anno? Es. Pinephone, Librem 5, ed altri due? Il Pinephone mi sembra promettente soprattutto per i costi e la possibilità di installare anche SalfishOS.

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