Il rotolino è una figura sacra e rispettata. Chi va al bagno non lo toglie mai, anche se è lì da nove giorni (nota: non è un'esagerazione).
E se talvolta accade di spostare il rotolino, ebbene, che resti nel suo habitat naturale: il bagno. Può così capitare in bagno di osservare quattro rotolini in giro (nota: non è un'esagerazione) perché nessuno ha il barbaro coraggio di dar loro la meritata sepoltura nel secchio dell'immondizia. Anche perché il secchio è uno ma le sportine di immondizia in circolazione in cucina, già strapiene, sono ben quattro (nota: non è un'esagerazione).
Nove giorni fu anche la durata del periodo di mancanza di carta assoluta di carta igienica (nota: non è un'esagerazione). Forse tutti avevano, come me, la personalissima scorta segreta di emergenza e nessuno voleva affrontare l'osceno disonore di comprarne di nuova (io sono più giustificato a causa di date e orari e per la disponibilità a trasmettere la durata al Guinness dei Primati, intendendo primati in senso biologico).
Tale carestia potrebbe aver però chiarito a certuni che quando si fa la cacca, non c'è sempre l'incomprimibile urgenza di completare l'atto con l'Apocalisse Catastrofica Omniconsumante Plenidistruttiva della carta igienica.
lunedì 22 novembre 2010
Ah, il rotolino!
Categoria
casa dolce casa
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