clipped from www.radio-caterina.org
|
Sul sito web dedicato alla radio "Caterina", sopra illustrata, c'è l'articolo di Guareschi che nel 1946 raccontava, con ampio humour, delle peripezie e dell'inventiva dei prigionieri italiani.
L'unico pezzo non costruito nel lager era la valvola di tipo "1Q5", che veniva smontata e nascosta altrove dopo ogni utilizzo (cosicché la "Caterina" non fu mai trovata dalle perquisizioni dei crucchi).
Per la ricezione, l'antenna veniva "completata" dai denti dell'ingegner Oliviero, la cui persona diveniva così parte integrante dell'antenna.
La descrizione è spettacolare, di interesse anche per chi non ha competenze tecniche, visto l'utilizzo dei materiali più ingegnosi. Per esempio per i 20 volt e i circa 45 minuti di autonomia, veniva utilizzato l'aceto dei sottaceti e monetine da due soldi. La sintonia fine avveniva avvicinando o allontanando da terra il piede inumidito del Talotti (in modo da variare la capacità dell'antenna).
Spettacolare.
L'unico pezzo non costruito nel lager era la valvola di tipo "1Q5", che veniva smontata e nascosta altrove dopo ogni utilizzo (cosicché la "Caterina" non fu mai trovata dalle perquisizioni dei crucchi).
Per la ricezione, l'antenna veniva "completata" dai denti dell'ingegner Oliviero, la cui persona diveniva così parte integrante dell'antenna.
La descrizione è spettacolare, di interesse anche per chi non ha competenze tecniche, visto l'utilizzo dei materiali più ingegnosi. Per esempio per i 20 volt e i circa 45 minuti di autonomia, veniva utilizzato l'aceto dei sottaceti e monetine da due soldi. La sintonia fine avveniva avvicinando o allontanando da terra il piede inumidito del Talotti (in modo da variare la capacità dell'antenna).
Spettacolare.
Nessun commento:
Posta un commento