Un dipartimento di informatica di un'università inglese propone, in uno dei suoi corsi, l'utilizzo della mbed con il kernel real-time FreeRTOS. Il FreeRTOS è molto noto (gira ufficialmente su almeno 24 piattaforme diverse, inclusi gli ormai trogloditici 8051).
Una interessantissima alternativa è il CooCox ("Cooperate on Cortex"), specifico per il Cortex-M3, ottimizzato al brucio (kernel di meno di un kilobyte, taskswitching in 8.1 nanosecondi nel caso peggiore). Di interesse meno "universitario" e più applicativo, insomma (il FreeRTOS è effettivamente di interesse commerciale, oltre che "universitario"; le università nostrane).
Una interessantissima alternativa è il CooCox ("Cooperate on Cortex"), specifico per il Cortex-M3, ottimizzato al brucio (kernel di meno di un kilobyte, taskswitching in 8.1 nanosecondi nel caso peggiore). Di interesse meno "universitario" e più applicativo, insomma (il FreeRTOS è effettivamente di interesse commerciale, oltre che "universitario"; le università nostrane).
...Le università nostrane non sembrano molto sensibili a questi gioiellini della tecnologia. E così quando un neolaureato italiota va a fare un colloquio di lavoro, saprà forse dire tante cose sui sistemi embedded ma non saprà dire, come il suo equivalente inglese, "ci ho fatto un progetto intero su una piattaforma che utilizzate anche voi".
RispondiEliminap.s.: il FreeRTOS gira ovunque, gira perfino su PIC...
Per realizzare progetti embedded credo che attualmente il sistema più interessante sia BeRTOS (http://www.bertos.org/) che viene fornito di drivers e moduli su ogni CPU supportata, un completo Wizard di configurazione ed ed un comodo SDK per Windows.
RispondiEliminaFammi sapere che ne pensi. I benchmark li trovi qua:
http://www.bertos.org/scopri/context-switch/
Oltretutto è anche sviluppato e rilasciato Open Source da una azienda italiana.