lunedì 4 settembre 2017

Bitcoin: schema riassuntivo

(da qui) Asse X: da quanti giorni esiste
Asse Y (logaritmico): quanto valore ha preso
Riquadri: numero di altcoins nate nell'anno

Promemoria base sull'argomento trendy:
  1. caro Pinocchio, nessuno ti vende l'albero degli zecchini d'oro
  2. se non sai esattamente come funziona, non dovresti investirci soldi
  3. le bidonate le prendono quelli che abboccano al "se non investi ora hai perso un'occasione d'oro!"
  4. le cose qui sotto, stringate al massimo, non devi leggerle ma studiarle a memoria...
  5. e non basteranno a evitarti bidonate (lo scrivo perché prima o poi dovrò dirti: «te l'avevo detto! te l'avevo detto!»)
Descrizione tecnica del Bitcoin:
  • è un pubblico database di transazioni
    • tali transazioni sono concettualmente pubblici contratti stabiliti secondo un protocollo preciso
    • chiunque installi il software Bitcoin si ritroverà a scaricare da internet l'intero database (attualmente oltre 140 giga) contenente tutte le transazioni storicamente avvenute, e man mano quelle che avvengono giorno per giorno
    • installando il software l'utente crea un identificativo (bitcoin address) per le proprie transazioni
    • per "cripto" intendiamo un lucchetto informatico facile da allestire ma matematicamente impossibile da falsificare in tempi ragionevoli (complessità esponenziale)
  • il database delle transazioni è distribuito in peer-to-peer
    • cioè la sua distribuzione avviene in modo concettualmente identico ai vari Torrent Emule Gnutella ecc.
    • dunque tutti coloro che installano il software Bitcoin hanno una copia di quel database e si sincronizzano tra di loro
    • essendoci moltissimi utenti, anche se molti si mettessero d'accordo per fingere una transazione inesistente - o anche taroccare un solo bit di una già presente nel database - il database matematicamente riconoscibile come valido resterà sempre quello di maggioranza scaricabile dalla rete
  • in tale database ogni blocco contenente transazioni è convalidato solo da tutti i blocchi precedenti
    • il database è praticamente una "catena di blocchi" (blockchain)
    • non puoi alterare la pubblica blockchain perché tutti ne hanno una copia valida e verificabile da tutti gli altri
    • le firme crittografiche usate per convalidare le transazioni sono inattaccabili - è la stessa tecnologia informatica che protegge le normali transazioni bancarie
  • ogni transazione può specificare una quantità (concettualmente un "pagamento") trasferita da un utente mittente a un utente destinatario
    • euro e dollari sono limitati ai centesimi (0,75€ e $0.75), il protocollo Bitcoin permette invece fino a otto cifre decimali (0,12345678 BTC)
  • fra utenti Bitcoin le transazioni possono essere usate anche come moneta di scambio
    • concettualmente è come con le monetine virtuali di certi giochi on-line o i gettoni delle giostrine e dell'autolavaggio
    • per le transazioni il termine "bitcoin" viene usato per indicare una singola moneta intera (1,00000000 BTC) e "satoshi" il valore più piccolo pagabile (0,00000001 BTC)
    • il nome della moneta viene abbreviato in BTC, oppure XBT, oppure con una B con due tacche sopra e sotto
Riassumendo e precisando:
  • Bitcoin è un pubblico database distribuito che contiene transazioni
    • il bitcoin address è una sfilza di lettere e cifre che generalmente comincia con "1" o "3"
    • dunque l'utente è anonimo ma le sue transazioni sono pubbliche
    • le prime transazioni sono datate gennaio 2009
  • ogni transazione è concettualmente come un pagamento in monete virtuali (con possibile piccola fee, "parcella", per il nodo che la convaliderà)
    • le transazioni sono convalidate dai blocchi precedenti e vengono usate per convalidare quelli successivi della blockchain, cioè sono irreversibili e immodificabili
    • il "pagamento" (anche di pochi satoshi) può essere usato anche per altri scopi (certificazioni, prenotazioni, dimostrazioni di avvenuta attività "non prima di tale data", ecc.)
  • chiunque installa il software apposito (ne esistono versioni per tutti i gusti, io consiglio quello originale) avrà sul proprio computer il database aggiornato fresco con tutte le transazioni
    • ciò è necessario per permettergli di verificare a qualsiasi ora la bontà dei blocchi in arrivo
    • se danneggi un file del database, anche per un solo bit, tutte le transazioni da quel bit in poi diventano indecifabili e invalide, e il software ricomincerà a scaricarle di nuovo dalla rete dei peer
  • monete e transazioni sono dunque fisicamente sequenze di bit
    • i bit delle transazioni vengono automaticamente copiati in tutti i computer su cui è installato il software Bitcoin
  • un utente può detenere uno o più indirizzi per fare transazioni Bitcoin
    • i suoi indirizzi e le sue monete sono nel suo portafoglio digitale (tipicamente il file wallet.dat), anch'esso convalidato da chiavi crittografiche
    • il wallet viene aggiornato quando avvengono transazioni che lo riguardano, è di piccole dimensioni (centinaia di kilobytes)
    • se ti si guasta l'hard disk o si cancella il wallet o ne dimentichi la password puoi dire addio per sempre alle tue monete, che nessuno potrà mai recuperare o spendere (poiché le chiavi crittografiche che lo hanno convalidato sono inattaccabili)
Da dove "nascono" i Bitcoin:
  • le transazioni nel database sono convalidate da chiavi crittografiche
  • il protocollo Bitcoin prevede che ogni tot blocchi venga raddoppiata la difficulty del calcolare nuove chiavi crittografiche per i blocchi
  • chi riesce a calcolare nuove chiavi ottiene - a norma del protocollo - una reward di una quantità prefissata di monete Bitcoin (la reward viene dimezzata automaticamente ogni tre anni)
  • la difficulty del calcolarle, nel corso degli anni, è arrivata oggi a livelli stellari (l'investimento per il mining è troppo oneroso da far rientrare con le sole reward)
  • la difficulty e il crescente interesse (molta domanda e poca offerta) hanno fatto salire nel corso degli anni il "valore percepito" delle monete Bitcoin
  • chi deteneva monete Bitcoin ha pensato bene di venderne (trasferirle ad altri utenti) dietro pagamento di soldi veri, così è nato un mercato
  • chi voleva procurarsi monete Bitcoin ha pensato bene di vendere merci e servizi accettando monete Bitcoin come pagamento (come un certo concessionario Lamborghini), contribuendo così all'espansione di tale mercato
Ma così sono nate anche la speculazione e le truffe:
  • proprio come su qualsiasi altro strumento finanziario, si specula anche sul valore delle monete del Bitcoin (vedi andamento decennale)
    • esattamente come fanno i bagarini allo stadio
    • attenzione a ciò che è percepito come valore e a dove è percepito come valore: compro un gettone dell'autolavaggio a due euro e riesco a rivendertelo a tre euro solo perché sei lì e hai fretta di lavare l'auto (al di fuori dell'autolavaggio e dei suoi orari, quel gettone non ha valore).
  • è stata la speculazione a far salire il valore dei Bitcoin a livelli imprevedibili che hanno fatto rodere il fegato a tanta gente
    • come un certo Laszlo che per due pizze pagò diecimila Bitcoin
    • come un certo Chaang, l'acquirente di quella Lamborghini, che perse quarantamila bitcoin affidandoli a dei truffatori bancarottieri
  • troppa speculazione porta all'eccessiva volatilità (variazioni grosse, sporadiche, imprevedibili) del valore delle monete Bitcoin
    • esempio: dal 27 luglio al 2 settembre 2017 il valore delle monete è raddoppiato per poi perdere il quindici per cento in appena due giorni
    • altri esempi di bolle speculative nella pagina wikipedia storia di Bitcoin
"Investire"?
  • i polli pensano che "investire" significhi spendere cinquanta oggi per ritrovarsi trecento(mila) stasera o domattina e magari pure in contanti
    • che poi è lo stesso che fanno col Gratta e Vinci
    • che poi è lo stesso che fanno con giochi d'azzardo e scommesse
    • che poi è lo stesso che fanno con Totocalcio e Lotto
    • che poi è lo stesso che fanno col mercato azionario e finanziario
    • che poi presume che incommensurabili fiumi di ricchezze magicamente creati dal nulla stiano lì fuori ad aspettare solo che qualcuno "coraggioso" decida di "investire"
  • i polli sono uno dei principali motori delle bolle speculative
    • più polli vogliono comprare, più la domanda aumenta, più il prezzo sale, più altri polli si svegliano e bramano di "investire" per diventare ricchi
    • "il telegiornale dice che questi Bitcoin varranno un sacco di soldi! devo comprarli subito anche se non so cosa diavolo sono!"
    • la giostra continua a girare coi soldi freschi dei nuovi polli, ma il numero di polli non è infinito...
    • qualcuno più scaltro esce dalla giostra quando ha il bilancio ancora in attivo (ma la maggioranza di costoro poi rientra sperando di fare altri guadagni... e tipicamente perde quelli precedenti; vedi teorema della rovina del giocatore)
  • tutti i polli pensano di poter speculare con due cliccate di mouse comprando basso e vendendo alto
    • ma se tutti gli utenti saltano sulla giostra per speculare e quasi nessuno per commerciare, basterà il tonfo di una piuma per sconvolgere il mercato
    • vedi anche la bolla dei tulipani del XVI secolo
  • i polli non sanno che "il denaro non dorme mai"
    • i mercati finanziari sono sempre stati scossi da eventi apparentemente insignificanti, seguiti da "effetto cascata" a salire o a scendere (investitori che "riposizionano" i loro pacchetti su altri investimenti a causa di una nuova legge, o di un diverso tipo di guadagno, o solo della paura di perderci qualcosa)
    • non si è mai visto un pesciolino rosso mangiarsi non dico uno squalo ma almeno un piranha
Gli exchange
  • alcune organizzazioni/aziende dette exchange fanno compravendita di Bitcoin e altre criptomonete
    • attività non sempre limpida, visto che è troppo comoda per il riciclaggio di denaro sporco
    • attività rischiosa per i clienti, per esempio: Mt.Gox derubato di centinaia di migliaia di Bitcoin
    • attività dipendente da banche vere, che all'improvviso chiudono i rubinetti dei soldi veri (e qualcuno riesce pure a specularci, come Bitfinex)
  • ovviamente sono quelli dell'exchange a decidere quali garanzie hai e quando e come puoi comprare/vendere
    • il sito web può anche essere bellissimo e imbottito di rassicuranti note legali, ma...
  • è facile comprare criptomonete (carta di credito, bonifico o altro) ma è complicato e rischioso convertire i guadagni virtuali in soldi veri
    • entreresti in un casinò in cui è facile comprare fiches ma è stranamente difficile riconvertire le fiches vinte in soldi veri?
    • cosa ne penserà la Guardia di Finanza se sul tuo conto in banca arrivano carrettate di soldi da un Exchange?
    • tu, il tuo commercialista e il tuo avvocato, conoscete bene tutte le leggi e i pericoli riguardo ai guadagni da speculazione monetaria?
  • molti polli vengono spennati perché si illudono che un exchange sia onesto, veloce, sicuro, con tariffe ragionevoli, affidabile, senza sorprese, rispettoso della privacy (specialmente di fronte ad agenti governativi), solvibile, assicurato, legalmente a posto, aggiornato, disinteressato, generoso...
  • nota: alcuni exchange offrono addirittura il servizio wallet (così non devi installare software)... cioè tengono nelle loro casse i tuoi soldi reali e virtuali (e ti tocca perfino pagare con gratitudine per il "servizio"), possibilmente sfruttandoli per speculare. Figurarsi quando spariscono col malloppo (veramente successo, e più volte) oppure il loro sito web va in tilt quando ha parecchie compravendite in corso...
Criptomonete alternative al Bitcoin? Quante ne volete!
  • il codice sorgente del software Bitcoin è open source
    • chiunque può verificare che non ci siano trucchi o backdoor o vulnerabilità (vedi il caso DAO, derubata di un terzo delle sue criptomonete a causa di un bug)
    • chiunque può copiarselo, fare due o tre modifichine, e inventare una nuova "coin"
    • sono nate letteralmente migliaia di cryptocoin alternative a Bitcoin, ognuna con la sua blockchain, ognuna col suo algoritmo di mining, ecc.
    • dietro le più grosse cryptocoin c'è un team di developers ("devs") che raramente supera le 4-5 persone
    • molte praticamente quasi tutte le criptomonete sono nate al preciso scopo di  spennare e truffare i polli
      • per esempio il pre-mine: consiste nell'accaparrarsi le prime monete a difficulty bassa, per rivenderle ai polli dopo il lancio sul mercato
      • vedi anche il sito web TruffaCoin
      • vedi il giovanissimo famigerato Zhou Tong che passava da una truffa all'altra (nacque addirittura il modo di dire: you've been zhoutonged, per dire: "sei stato fregato")
  • il successo di una cryptocoin dipende da due fattori: quanti la usano e quanto intensa è la domanda/offerta/compravendita
    • è difficilissimo raggiungere una "massa critica" che si sostenga da sola (occorrono davvero tantissimi utenti)
    • è praticamente come un gioco a somma zero, cioè per ogni utente che guadagna 50 e scappa dalla giostra, ci saranno altri utenti che perdono un totale di 50 (vedi anche schema Ponzi) poiché sono soldi veri quelli che entrano a far girare la giostra
    • per guadagnare non basta speculare per primi (allo scopo di essere i primi a fare "prendi i soldi e scappa"), occorre anche imbroccare la cryptocoin di successo, indovinare il momento di uscire, e resistere alla tentazione di rientrare qualora il valore continui a crescere
    • il successo di una cryptocoin non dipende dalla bellezza del suo sito web o dal numero di fautori o dalla quantità di forum, blog e articoli sulla stampa
    • su migliaia di cryptocoin lanciate negli ultimi anni, la maggioranza assoluta è crollata anche in presenza di un breve boom iniziale (immaginate i polli spennati)
  • tutti possono vantare transazioni sicure, veloci, affidabili, potenti, programmabili, smart... ma praticamente nessuna nuova criptomoneta può rispondere onestamente e senza fuffa alla domanda più semplice: ma c'era davvero bisogno di "inventarla"?
    • questo vale anche quando possono vantare una community di persone interessate, un gran numero di investitori, ecc.
    • insomma, è più facile inventare una nuova criptomoneta (e riempirla di fuffa per attirare i polli) che presentarne qualche use-case realistico, geniale, necessario e di successo
  • c'è infine il rischio (anche per la stessa Bitcoin rispetto ai suoi cloni) che criptomonete alternative diventino economicamente più convenienti
Gergo tipico del pollaio:
  • mooning: quando il valore di una cryptocoin sale su fino ad "andare sulla Luna"
  • dipping ("immersione"): il contrario di mooning
  • shill ("o' cumpàre" - letteralmente: "il complice del truffatore"): fautore sfegatato che vanta le mirabolanti virtù di qualche cryptocoin (perfino se sa che è una truffa), perché vuole che i polli comprino, facciano salire il valore, e gli permettano di vendere le sue bags recuperando le perdite dai suoi investimenti
  • whale: "balena", cioè investitore talmente grosso che i suoi movimenti fanno tremare le quotazioni (e nel mentre ci guadagna a danno dei polli)
  • bag holder: uno che si "tiene le valigie" imbottite di cryptocoin invendibili (o vendibili con troppa perdita)
  • ICO (initial coin offering): tentativo di vendere le monete pre-mined a "investitori" (polli sì ma speculatori ricchi o manipolatori del mercato, o entrambe le cose) e al pubblico (cioè ai polli normali)
  • hard fork: cambiamento nel protocollo tale da lasciare attive due diverse blockchain: quella "originale" e la nuova con le correzioni; a seguire, naturalmente, ulteriore caos e speculazione, perché per definizione un wallet può seguire un'unica blockchain (poiché ogni singolo blocco è convalidabile in un unico modo: da tutti i precedenti)
  • going lambo: "andar per Lamborghini", cioè arricchirsi
  • altcoin: criptomonete alternative a Bitcoin (incluse quelle che portano "Bitcoin" nel nome)
  • hodl ("hold" scritto male): mantenere ansiosamente la posizione senza monetizzare i guadagni, sperando in ulteriori rialzi
  • market cap (capitalizzazione di mercato): valore teorico di una criptomoneta (quante monete sono in circolazione moltiplicato il valore a cui una sarebbe vendibile adesso); numerone usato solo per impressionare i polli, poiché in caso di vendite il prezzo tende a calare (per la legge della domanda e dell'offerta)
  • AAAAAAAAAAAA (prolungato urlo di disperazione): quando qualcosina va storto (crollo del 20-30% dopo aver comprato, oppure sito web exchange malfunzionante che fa perdere una mega-occasione d'oro, oppure hacking, oppure nuove normative, oppure un panic selling diffuso, oppure...)
  • si applica naturalmente anche tutto il gergo finanziario (shorting, insider trading, ecc.)
"Con tutte queste critiche invidiose mi hai proprio convinto! Dimmi dove posso comprare la cryptocoin che mi arricchirà!"
  • devi tornare indietro con la macchina del tempo e comprare Bitcoin (il grafico in cima alla pagina dimostra che è stato l'investimento più redditizio, di gran lunga rispetto alle altre crypto)
  • inoltre devi evitare di fare la fine di quell'australiano che ha distrattamente gettato il computer nella spazzatura (il suo wallet conteneva 1400 BTC) o come quell'inglese (che è andato persino a scavare tra i rifiuti, erano dopotutto 7500 BTC)
  • infine, devi continuamente trovare un modo veramente funzionante per incassare soldi veri al momento che vorrai venderle.

(se scopiazzi questa pagina, cortesemente cita la fonte!)

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