Visto che da anni gli americani e i loro lacché cercano ogni scusa per far guerra alla Russia, vediamo alcuni dei principali motivi per cui i vertici della NATO timidamente sconsigliano azioni azzardate.
Terrore della Nato codice "SS-X-30", anche detto Satan-2 (ed è tutto un programma), anche noto come RS-28 Sarmat: missile intercontinentale pesante (170 tonnellate), capace di portare fino a dieci testate nucleari multiple indipendenti alla velocità di ottomila chilometri orari (Mach 6.7), con un tempo di preparazione al lancio di appena un minuto. Collaudato ad agosto 2016.
Terrore della Nato detto "sottomarini classe Lada", anche noti come Progetto 677. Piccolo e leggero (72 metri fuori tutto, 2700 tonnellate di stazza in immersione), maneggevole, ottimizzato per essere silenzioso anche a 21 knots (39 km/h), può lanciare fino a 18 fra siluri e missili nucleari. Da notare che i sommergibili nucleari sono a tutt'oggi meno silenziosi dei classici elettrodiesel perché reattore nucleare e pompe di raffreddamento non possono essere disattivati nemmeno a eliche ferme.
Terrore della NATO codice "SA-21 Growler", anche noto come S-400 Triumph. Missile terra-aria con 400 km di gittata, viaggia a settemila chilometri orari (Mach 6.2) e può intercettare aerei da guerra come gli F-22 e gli AWACS, gli F-117 e i bombardieri B-2, oltre ovviamente a missili da crociera e balistici. Un sistema completo può individuare e colpire fino a 80 bersagli contemporaneamente.
Terrore della NATO codice "Fullback", anche noto come Sukhoi Su-34. Collaudato cacciabombardiere d'attacco e bombardamento a medio raggio. Due turboventole con postbruciatori, max 1900 km/h in quota, equipaggiato con tutto un arsenale di bombe, missili e razzi, più un cannone di precisione da 30mm. Previsto per lunghe missioni, al punto che la cellula è pressurizzata e il pilota può anche alzarsi in piedi. Nel 2015-2016 è diventato famoso per aver massacrato l'ISIS con bombe di precisione (ben altro che quelle "intelligenti" americane che beccano puntualmente i civili).
mercoledì 8 marzo 2017
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento