(e gli ultimi 40 secondi del video contengono il "trailer teaser").
Erano settimane che vivevo sulla luna e non leggevo blog di tecnologia e mi ero perso l'evento più importante del 2013: la presentazione di Ubuntu Edge, cioè "la Ferrari dei telefonini".
Per soli 695 dollari (più 30 di spedizione in Italia), a maggio 2014 consegnerebbero un gioiello del genere basato su Ubuntu, con caratteristiche tecniche da far impallidire qualunque altro cellulare.
Naturalmente le specifiche hardware non sono ancora tutte finalizzate (la data di consegna è lontana, e si può ancora migliorare qualcosa strada facendo).
Maggior pregio: lo schermo da 1280x720 da 4,5 pollici (Ubuntu Edge non fa la stupida corsa ai megapixel) sotto il quale c'è abbastanza potenza da "desktop" (processore multicore con 4 Gb RAM, 128 Gb storage, eccetera).
Due motivi per acquistarlo:
1) Ubuntu!
2) design bellissimo
Maggior difetto: il dual boot con Android: evidentemente non sono del tutto sicuri di poter consegnare a maggio un Ubuntufonino senza pecche software, e perciò ci mettono anche quella tremenda diarrea di Andiarroid, che è abbastanza collaudato e "pieno di apps". Pazienza. (ma forse è solo un trucchetto per far mostrare ad ogni utente quanto Ubuntu vada meglio di Android)
Previsione del lotto di produzione: attorno ai 40.000 Ubuntu Edge.
Costo della realizzazione: enorme, perché per garantire che non ci siano né ritardi né vaccate né furbate su un lotto di hardware che richiede milioni di pezzi e un interminabile terremoto di design, verifiche, certificazioni, autorizzazioni, piripicchi e piripocchi, hanno dovuto tenersi "larghi". La stima fatta dalla Canonical è di 32 milioni di dollari, che tutto sommato sarebbero l'investimento di una qualsiasi grossa azienda.
L'ingegnerizzazione, arditissima sugli aspetti più importanti (prestazioni, durata batteria, schermo, eccetera) non ha ceduto alla tentazione di infilarci ogni idiozia possibile e immaginabile (non si trattava mica di accontentare gli utonti, per i quali basta la "mela" e i "tanti mega-pìcchesel").
Non sarà in vendita nei negozi: o lo si prenota entro la scadenza, o si perde il treno in attesa che qualche grossa casa produttrice investa altrettanto. Sempreché la campagna abbia successo: un solo dollaro in meno rispetto all'obiettivo dei 32 milioni, e addio Ubuntu Edge (se invece ha successo, promettono già di cominciare un'altra campagna per un nuovo ubuntufonino più economico).
La campagna adesioni va dal dal 22 luglio al 21 agosto 2013. Ad oggi (10 agosto) le prenotazioni assommavano a ben oltre 9 milioni di dollari di cui un terzo entro le prime ventiquattr'ore, cosa che ha stracciato tutti i precedenti record di crowdfunding.
Purtroppo la data scelta per la campagna è stata pessima (periodo di ferie: come fai a raccogliere una media di almeno un milione di dollari al giorno?) e per di più temo che molti possibili entusiasti stiano riflettendo se sia il caso di investire soldi da qui a maggio 2014 oppure aspettare le novità invernali del mercato e i loro cali di prezzo in primavera.
Infatti siamo ad oltre metà campagna, e i fondi raccolti sono meno di un terzo del previsto; se fallisce l'obiettivo dei 32 milioni di dollari, allora chi ha prenotato/donato si vedrà restituire i suoi soldi e il progetto Ubuntu Edge resterà negli annali come esempio della tirchieria degli ubuntisti sfegatati.
Lo scopo di Ubuntu Edge è di trainare dappertutto l'adozione di Ubuntu su telefonini e tablet. Per questo deve essere "la Ferrari dei telefonini": perfezione nel design, a costo di scontentare gli utonti che ci vorrebbero dentro anche la caffettiera.
LO VOGLIO!!!
Ieri sera l'ho prenotato anch'io... e se la campagna raggiunge i fatidici 32 milioni di dollari, quei miei 546€ (cioè 725$: cioè 695+30) saranno i meglio investiti di questi ultimi anni.
Nessun commento:
Posta un commento