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La notizia è che alla Canonical hanno approntato un supercomputer con 21 Pandaboard (ognuna con processore Cortex-A9 dual core 1GHz) e mezzo giga di RAM ciascuna, equipaggiate però da hard disk esterni SATA2/USB (300 giga a testa) in modo da compilare in modalità "nativa" (senza cross-compiling) l'intera distribuzione Ubuntu in parallelo.
La domanda sorge spontanea (la scrivo in corsivo così gli autori della Beagleboard la leggono):
this is the first time I see a Beagleboard-inspired product better suited (processor power and memory) than the Beagleboard for a cluster design...
il costo della pandaboard è di poco superiore alla beagleboard, magari sarà questione di MFLOPS/€ (o qualcosa del genere)
RispondiEliminaa proposito di beagleboard. Si sa niente sul rilascio di una nuova versione?
RispondiEliminaGabriele
La xM è uscita l'anno scorso, quindi presumibilmente dopo l'estate potrebbe uscire qualcosa di nuovo.
RispondiEliminaPer il momento c'è solo la C5 (versione aggiornata della C4, passando da 256Mb FLASH a 512, mentre la RAM rimane di 256).
Non so cosa potrebbe avere in più una eventuale nuova xM, giacché l'unico serio avanzamento, a parte la RAM, sarebbe di adottare un Cortex-A9 dual-core... ma questo richiederebbe grosse modifiche al progetto, non è una cosa che si fa da un giorno all'altro. Vedremo.
Il paradosso è che per i miei prototipi basterebbero 128Mb RAM, ma non posso usare altre board con 128-256Mb RAM perché non hanno a bordo tutto il resto delle periferiche che mi servono (incluso l'hub usb).