lunedì 28 dicembre 2020

Come godo!! HJHRC HJ-14 power in my hands!!

L'Ermanno mi ha gentilmente omaggiato un funambolico quadricottero:


Dunque:
  • peso al decollo: 106 grammi inclusa la telecamera (18 grammi) e la batteria (16 grammi) da "3.7V 2000mAh" dichiarati, che ufficialmente dovrebbero dare circa sei minuti di volo (sottinteso: sei minuti senza la telecamera, che da sola vale un sesto del peso);
  • la confezione comprende anche una seconda batteria. Il tempo di ricarica è circa due ore, con l'apposito cavetto USB che all'interno del connettore contiene un LED che resta acceso durante la ricarica; manualino piuttosto scarno, che in diversi punti sembra riferirsi a un altro modello di drone;
  • il telecomando richiede quattro pile stilo (sto usando delle ricaricabili) e ha una molletta per agganciarvi il cellulare (non visibile nel video). Il telecomando, come tutti quelli del suo genere, trasmette al drone sulla banda dei 2.4 GHz; il drone non trasmette;
  • per aprire il vano batterie occorre togliere la vite (se c'è) e scorrerlo nella direzione della vite, dopodiché alzarlo (non va staccato). La batteria va infilata dentro facendo molta attenzione a non strapazzare troppo i fili;
  • i paraeliche vanno serrati con una vite; i pattini (con la suola in gommapiuma) sono invece solo a incastro e sfuggono via al minimo urto. Temo che in quest'ultimo caso si tratti non tanto di risparmiare viti ma di ammorbidire ulteriormente gli atterraggi rovinosi. Preparatevi a stringere pazientemente il carrello quasi ogni volta...
Telecamera:
  • la telecamera viene alimentata dalla batteria del drone;
  • la telecamera crea una rete wifi senza password (WIFI__4K__abcdef) sul quale trasmette in forma digitale lo stream video in diretta. Dietro la telecamera c'è un'antenna "a coda di topo";
  • per ricevere lo stream video in diretta occorre collegare il cellulare a tale rete wifi, e quindi lanciare l'apps cinese WIFI_CAM, che permette di salvare foto (4096x2160) e registrare video (1920x1080, senza tracce audio) anche quando il drone non è in volo (la qualità ovviamente è minima e dipende dalla luce dell'ambiente);
  • la funzionalità foto/video avviene sul cellulare; la telecamera wifi si limita a trasmettere la diretta (non ha una memory card); la telecamera è fissa (non come sui droni di lusso dove si può orientare la telecamera indipendentemente dall'assetto del drone);
  • l'imbragatura della telecamera include quattro dampener in gomma morbida per attutire le vibrazioni in volo; si aggancia al coperchio del vano batteria del drone attraverso due linguette, con una manovra di pazienza e precisione da artigiano orafo (serve altrettanta pazienza per sostituire la batteria senza staccare la telecamera);
  • non sono riuscito a installare l'apps WIFI_CAM sul tablet Android 10 (mi dà uno strano "App Error!" all'avvio); funziona bene su SailfishOS.
Volo:
  • come tutti i quadricotteri ha le eliche controrotanti (A/B davanti e B/A dietro), così può manovrare con lievi variazioni del numero di giri dei singoli motori;
  • a differenza dei droni più seri, il controller di bordo non corregge l'assetto ma obbedisce ciecamente ai comandi ricevuti dal telecomando. Per esempio è impossibile fare hovering (restare fermi per aria in un determinato punto), perfino in ambienti chiusi (cioè in assenza di pur minime correnti d'aria);
  • il joystick destro del telecomando controlla la traslazione avanti/indietro (asse verticale) e laterale sinistra/destra (asse orizzontale).
    Il joystick sinistro controlla la rotazione su sé stesso (asse orizzontale) e la potenza erogata ai motori (asse verticale: curiosamente senza "molla di ritorno", in modo da poterlo teoricamente lasciare in hovering senza dover stare più fermi di una statua di marmo);
  • anche se i tasti attorno al joystick destro consentono un fine-tuning del "centro", è assai faticoso calibrare manualmente fino al riuscire a fare un decollo abbastanza verticale;
  • i sei minuti terminano in fretta! al termine, la batteria è appena appena tiepidina;
  • quando i LED lampeggiano, significa che restano pochi secondi di volo a piena potenza.
Cosa ci manca (cioè quante sberle vorrei dare ai progettisti):
  • il telecomando è piuttosto cicciotto, avrebbero potuto farvi senza fatica un cassettino a scomparti per contenere la seconda batteria, il cacciavitino, le viti e il cavo USB di ricarica;
  • per fortuna i tasti attorno ai joystick si usano poco (sono disposti nella maniera più anti-ergonomica che potessero ideare);
  • sarebbe stato utile avere un paio di "pattini" in più. Il primo giorno sicuramente ne perderete uno al primo mostruoso impatto frontale col muro dietro al mobile dove sono ammucchiate tutte le masserizie, e per ritrovarlo dovrete ravanare scartoffie per mezza giornata (motivo per cui i pattini dovrebbero essere avvitabili...);
  • l'interruttore di accensione (già troppo piccolo di suo, ma ogni grammo risparmiato era oro) avrebbero dovuto metterlo sopra;
  • la batteria avrebbe dovuto avere milliampere veri, non cinesi; magari il vano batterie del drone avrebbe potuto ospitare una batteria più grande e un jack microUSB (in modo da ricaricarla senza doverla togliere dal drone) oppure, a parità di peso totale, il gruppo "telecamera più batteria minore";
  • in assenza di segnale dal telecomando i LED avrebbero dovuto lampeggiare "in cerchio", non nel modo che apparentemente segnala che la batteria è quasi scarica.
Pagella conclusiva:
  • economicissimo come design, materiali e costruzione (i paraeliche erano storti, ecc.);
  • leggerissimo: appena 88 grammi al decollo (oppure 106 se la telecamera è installata); forse anche per questo ha retto urti e cadute senza danni seri;
  • frustrante nell'uso: occorre smanettare per ricaricare una batteria e stare molto attenti a non forzare linguette, connettori e cavetti; il problema è reso più grave dal fatto che la batteria richiede due ore di ricarica per dare cinque-sei minuti di gioco;
  • frustrante nel pilotaggio: richiede letteralmente pollici di velluto perché basta una minuscola turbolenza a mandarlo per la tangente e perdere l'assetto;
  • un paio di volte, entrambe con batteria piuttosto scarica, il drone in volo ha smesso di ubbidire al telecomando e ho dovuto recuperarlo a motori accesi e spegnerlo mentre le eliche ancora giravano.

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