Spettacoloso GQ EMF-390v2 Multi-Field Electromagnetic Radiation Detector della GQ Electronics, da cui avevo già comprato un contatore Geiger-Müller (vado matto per gli strumenti di misura):
Nella foto sta rilevando:
- 0,012 milliwatt per metroquadrato di densità di potenza
- 1,3 milligauss di campo magnetico
- 56 volt per metro di campo elettrico (quel picco di 442 è stato quando l'ho avvicinato alla lampadina al neon)
Nonostante sia abbastanza ben fatto, non è uno strumento di rilevazione professionale (che sarebbe costosissimo e a banda stretta). Nella confezione: unità centrale, cavo USB, custodia morbida (quella in alto nella foto).
Caratteristiche tecniche:
- sente fino a frequenze di 10 GHz (dunque anche la banda "bassa" del 5G, cioè la FR1); i sensori sono sul lato curvo (cioè a sinistra della foto)
- display monocromatico a bassa risoluzione e circuiteria interna costruita tutta al risparmio energetico (la batteria, una 18650 da 2.6Ah, dà 24 ore di funzionamento continuo)
- questa versione ("390") può anche visualizzare grafici e spettro, limitatamente alle bande 50-108 MHz (radio broadcast), 240-1040 MHz (tv, telefonia, telecomandi radio), e attorno ai 2,4 GHz (dove sono concentrati wifi, bluetooth, forni a microonde, ecc.)
- può salvare i dati in memoria interna (penso sia una EEPROM da 1 Mb), leggibili da porta seriale USB (il cavo USB fornito di serie serve anche per ricaricare la batteria) con l'apposito software (o scrivendoselo da soli).
- firmware aggiornabile (al primo avvio il menu About mi dava "EMF-390v2 rev. 3.59")
Alcune primissime impressioni:
- rileva "rumore" elettrico nei dintorni della presa 220V fino a mezzo metro circa di distanza
- sono piuttosto "rumorosi" anche i caricabatterie dei cellulari: davvero è il caso di staccarli dalla presa quando non stanno caricando...
- le lampadine al neon sono piuttosto "rumorose", così come altri aggeggi con elettricità statica
- "rumore" anche dai pannelli dei monitor, e ancor più dagli hub USB ed ethernet (per ovvi motivi, visto che i dati vi transitano modulati...)
- valori di elettromagnetico esageratamente alti in prossimità di qualche magnete e di radiofrequenza quando trasmetto con la UV5R.
Ora devo solo prendere coraggio e togliere la pellicoletta protettiva dal display.
Nota scientifica:
- il campo elettromagnetico (EMF) è generato localmente da qualunque distribuzione di carica elettrica variabile nel tempo e si propaga sotto forma di onde elettromagnetiche
- il campo elettrico (EF) è generato nello spazio dalla presenza di carica
- il campo magnetico è generato dalla presenza di carica in moto
- la variazione di un campo determina la presenza dell'altro
- le onde elettromagnetiche sono oscillazioni dei campi elettrico e magnetico e trasportano energia.
Alcuni dei limiti stabiliti dalla legge (i due DPCM dell'8 luglio 2003) per un'esposizione fino a quattro ore, secondo le frequenze:
- 50 Hz (rete elettrica): massimo 5000 V/m di campo elettrico, massimo 1000 milligauss (100 microtesla) di campo magnetico;
- fino a 3 MHz: max 60 V/m, max 2,5 milligauss
- da 3 MHz fino a 3 GHz: max 20 V/m, max 0,625 milligauss, max 1 W/m² di densità di potenza
- da 3 a 300 GHz: max 40 V/m, max 1,25 milligauss, max 4 W/m²
Invece, in ambienti chiusi (abitazioni, scuole, ecc.) per un'esposizione superiore alle 4 ore, sono imposti i limiti:
- 50 Hz: max 100 milligauss
- fino a 300 GHz: max 6 V/m, max 0,2 milligauss (e per frequenze superiori ai 3 MHz: max 0,10 W/m²)
Questo EMF-390 ha in alcuni casi dei limiti prefissati un po' più severi della normativa vigente.
Nell'esposizione di "breve termine" il DLgs 257/07 indica invece come limite a 50 Hz: max 10000 V/m, max 5000 microgauss.
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