Stamattina niente spesa perché la batteria non ce la faceva nemmeno ad aprire la chiusura centralizzata. A vuoto dava 7,6 volt. Messa sotto carica, la lancetta del carichino ha scalciato per parecchi secondi a fondo scala (cioè caricava più di 5Ah), mentre la tensione risaliva lentamente verso i 12V; dopo un minutino era a carica normale (poco sopra i 2Ah).
Dopo tre ore di ricarica ho acceso e spento il motore per più di dieci volte consecutive. Quindi tre ore di ricarica bastano per rimetterla abbastanza in salute da affrontare una giornata. Non è colpa dell'alternatore perché a motore acceso viene costantemente tenuta sopra i 13.8V, come da continua indicazione del mio apparato di monitoraggio, peraltro installato sulla presa accendisigari (alimentata solo quando è acceso il "quadro").
Dunque il colpevole è un leak di corrente da qualche parte, quasi certamente nella scatola nera dell'assicurazione.
Misurando con l'amperometro in serie alla batteria a motore spento si vede che appena connetto la batteria si perdono 250-400 milliampere (praticamente cinque watt) per alcuni secondi - dev'essere la fase di boot della scatola nera -, salvo poi assestarsi sui 120-180 per parecchi minuti, e calare quindi a 70-100mA (che son pur sempre un watt abbondante) a regime, presumibilmente quando l'inizializzazione è completa e il GPS ha agganciato.
Le batterie al piombo non sono indicate per una scarica continua anche se piccola; sono ingegnerizzate per brevi spunti (alcune centinaia di ampere per accendere il motore). L'assicurazione, nel pretendere l'installazione della scatola nera, raccomandava di usare l'auto almeno una volta a settimana (dunque lo sanno bene che la scatola nera fa strage di batterie).
mercoledì 1 aprile 2020
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