lunedì 10 giugno 2019

Pulizia ventilatore

È arrivata l'estate, cioè il momento di manutenzionare il ventilatore da 9,99€ comprato l'anno scorso al supermercato. Aveva una garanzia di due anni, cioè il suo ciclo di vita previsto era praticamente di due estati, ma appena l'ho provato pareva un po' troppo rumoroso... e praticamente pronto per farsi buttare via a fine estate (come si mette l'icona del facepalm qui?).

Le ventole avevano accumulato polvere e sporco proprio sui bordi di attacco e di uscita, cambiandone quindi il coefficiente di pressione. Cioè più rumore e meno aria in uscita.


La ventola è in plastica sottile e morbida, sembra pronta a incrinarsi alla prima sollecitazione (e se una delle pale è incrinata, l'aggeggio produrrà un gran frastuono e camminerà in giro durante il funzionamento: bye bye 9,99 euro).

In effetti un ventilatore da cucina è un aggeggio che produce vibrazioni e rumore, oltre ad essere soggetto allo sporco (perché deve spingere aria, e quindi inevitabilmente polvere e residui dei fumi della cucina). Perciò il modello ideale dovrebbe avere:
  • ventola molto resistente e facile da pulire (magari con pale sostituibili più una di ricambio nella confezione), magari metallica
  • gruppo motore ben ammortizzato (più livelli di ammortizzazione) e facile da sostituire (non dovrebbe essere troppo difficile da ingegnerizzare)
  • griglie di protezione fronte/retro solide e facili da pulire (curiosamente erano molto meno sporche delle pale)
  • piedini orientabili e ben ammortizzati
  • bulloni anziché viti affogate nella plastica...

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