Le armerie non sono bugigattoli oscuri e polverosi come nei film americani. Oggi c'è personale esperto, arredamento e illuminazione curati, praticamente sono delle boutique. Quindi, prima regola: non lasciarsi intimidire dall'idea di entrarvi a comprare un'arma.
Come per qualsiasi altro negozio, c'è un motivo per entrarvi. Perché intendo comprare un'arma? Mi servirà per autodifesa? Per uso ricreativo? (plinking, poligono?) Per andare a caccia? Per gare di tiro? Dunque, seconda regola: sapere perché voglio un'arma, in modo da aiutare il commesso ad aiutarmi a decidere senza esaminare tutte le armi dalla prima all'ultima.
Può capitare che il commesso sia armato. Ottimo. Così come in gioielleria vedi il personale indossare gioielli: non è solo per vanità - è anche per dimostrazione del prodotto. Il commesso armato non lo fa per esercitarsi a diventare un commandos, né per intimidire il cliente, ma per galvanizzarlo, e magari anche per motivi di sicurezza (oltre a blindature degli accessi, telecamere, ecc.) In ogni caso, l'armeria non è un self-service: se il personale non è a tua disposizione, hai sbagliato negozio.
La sicurezza nel maneggiare armi è un'abitudine anzitutto mentale. Se il commesso ti porge un'arma dal lato del calcio e già aperta e dopo aver chiaramente verificato che non è carica, significa che conosce bene il suo mestiere. È estremamente improbabile che l'arma lì in negozio sia carica, ma l'abitudine a controllarla anche quando non necessario è segno di disciplina e di attenzione alla sicurezza. In tal caso il commesso non si meraviglierà del fatto che tu, con quella stessa abitudine, controlli a tua volta che l'arma che ti porge non sia carica - anzi, approverà, perché è segno che l'attenzione alla sicurezza e la buona pratica sono anche tue, e che l'uso delle armi non lo hai imparato dai film d'azione hollywoodiani. Ma se l'addetto ti porge l'arma senza controllarla oppure addirittura puntandotela contro, non hai scampo:
- o ti getti a terra per toglierti il più presto possibile dalla linea di fuoco (è buona pratica considerare sempre "carica" l'arma che non hai ancora controllato, ed è anche il modo migliore per farlo capire ad un commesso inetto)
- oppure allontana da te la bocca da fuoco prima di prenderla (il commesso inetto dovrebbe capire lo stesso).
Per l'armeria il nuovo cliente, anche se letteralmente alle prime armi, è prezioso perché gli serviranno subito anche munizioni e accessori: kit di pulizia, bersagli, fondina... A proposito di fondina. Dev'essere anzitutto una che protegga il grilletto. E poi anche una facile da indossare (anche rispetto agli abiti generalmente usati), oltre che sicura da indossare (e la pistola non deve galleggiarci dentro). L'attacco con gli strap è il meno sicuro, perché durante la giornata tende a scivolare o a spostarsi, a causa dei movimenti del corpo. Inoltre occorre considerare quanto sia facile e sicuro non solo l'estrarre la pistola ma anche il rimetterla nella fondina (anche nell'estrarre e riporre occorre condizionare la mente abituandola a gesti meccanici e sicuri). Infine, la solidità costruttiva: una bella fondina che a lungo termine non regge né lo stress dei movimenti del corpo, né il peso della pistola, è come una maglietta che dopo la prima sudata va buttata via.
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