Il popolo bue crede che il software e i siti web siano realizzati dal Programmatore (alias Developer, alias Software Engineer, alias Sviluppatore, alias Coder, alias...) figura leggendaria mitologica che picchietta sulla tastiera come un pazzo e cinque minuti dopo magicamente compare tutto perfetto e funzionante, anche le cose che il committente non aveva ancora immaginato. Questo equivoco è talmente diffuso che perfino nelle aziende vige spesso la stessa creduloneria.
In realtà nella realizzazione del software ci sono diversi ruoli - con annessi problemi quando una singola persona ne riveste più di uno.
Commerciale: quello ingiaccato e incravattato che va dal cliente a fare mercato delle vacche poiché non capisce niente di software, programmazione, ecc., ma è bravissimo a dire paroloni elegantoni (buzzwords).
Programmatore: bassa manovalanza, quello che materialmente scrive il codice del programma o del sito web. Uno o più programmatori costituiscono un "team di sviluppo". Quando uno ha esperienza quasi zero o non capisce niente, viene qualificato sprezzantemente come junior. Per venire incontro al mercato le università hanno creato le "lauree brevi" in informatica in modo da sfornare molti junior; le lauree "lunghe" sono quelle in cui il programmatore capisce che il software che scrive deve non solo essere compilabile senza errori ma dovrebbe almeno un po' funzionare.
Tester: l'incaricato di collaudare i componenti software appena sviluppati o modificati, verificare se funzionano secondo i requisiti, provare a usare casi limite per vedere se vengono gestiti o si inceppa tutto... insomma, trovare i bug e documentarli per far richiedere le correzioni necessarie. Uno o più tester costituiscono un "team di collaudo". Qualifica che, quando esiste, viene rifilata agli incapaci o alle donne (comico ma vero) perché è il lavoro più meccanico e noioso.
Il guaio è che per essere un buon tester occorre anzitutto essere un buon programmatore, per sapere subito quali errori si possono commettere nello scrivere codice e quali test strani ma non irragionevoli bisogna fare.
Barzelletta: un tester va al bar. Ordina una birra. Ordina quattro birre. Ordina zero birre. Ordina 65536 birre. Ordina -1 birre. Ordina 5*3+17 birre. Ordina “ªΩÞ³ıÆ⅝” birre. Ordina ';drop table ordini;' birre. Ordina due birre ben calde.
Designer (o molto più spesso programmatore senior): alta manovalanza, quello che scrive le parti più delicate del programma. In genere è uno che conosce la differenza fra complessità lineare ed esponenziale, sa quando è il caso di lavorare su disco o in memoria, sa quando è meglio usare bitmap piuttosto che stringhe, sa maneggiare con dimestichezza puntatori ai puntatori, ecc. (n.b.: tutte cose normalmente ignorate da chi lo ha assunto). L'attitudine, nel mondo dell'informatica, è di dargli la stessa paga di uno junior (sai, l'azienda non può permettersi troppo, ma poi cresceremo insieme, avrai opportunità e visibilità, ecc.).
Project Manager (più in genere: PM): quello che deve continuamente ripulire il progetto da incrostazioni come requisiti ambigui o irragionevoli, far implementare le features previste dalle specifiche, far correggere i bug e le vaccate, assicurarsi che ogni parte del programma abbia i propri test (e che vengano superati tutti), faccia completare le parti incomplete, si assicuri della qualità e manutenibilità del codice, faccia l'analisi dei rischi laddove necessario, ecc. Praticamente non scrive codice e non fa i test, per cui molti programmatori aspirano a diventare PM illudendosi di poter comandare e spadroneggiare... e quelle rare volte che ci riescono si accorgono che a causa delle troppe urgenze non se li caga proprio nessuno.
Si presume che un PM sia almeno un esperto programmatore, designer e tester, capace di valutare il codice, i test, le soluzioni escogitate, e suggerire cosa fare e cosa non fare, e avere sempre ben chiari i tempi di sviluppo e collaudo. Si presume, appunto.System Architect: figura presente solo nelle Grosse Aziende™, colui che guida i vari PM e stabilisce come vanno integrati i progetti tra loro; una sorta di super-PM.
System Analyst: quello che traduce i desiderata del cliente in componenti software/web da sviluppare e li descrive in maniera formale e chiara per i PM e per i sottoposti. Da ciò è anche in grado di stabilire tempi e costi e di suggerire modifiche/aggiunte al progetto. In teoria dovrebbe imporsi in modo furioso e brutale ai Commerciali per evitare che questi ultimi vendano al cliente soluzioni impossibili da realizzare nei tempi e modi previsti.
Nota bene: le figure dai titoli ampollosi (Lead Senior Architect Manager Chief Executive Vice President Analyst...) servono solo per dire "non ti do un aumento di stipendio ma ti potrai vantare su Linkedin di essere qualcuno importante qui dentro".
* Il tipico guaio: due o più incarichi alla stessa persona.
La figura dell'Analista Programmatore, cioè dell'esperto creativo capace di fare tutto da solo (dall'Analyst al Programmatore, appunto) tranne la parte commerciale, è una figura mitologica leggendaria inventata da certe aziende italiane che volevano risparmiare sugli stipendi. Fin da quando ero ragazzino, infatti, ho sempre trovato gente che mi dice: "Ma tu Perché Non Fai Qualche Grosso Programma e Lo Vendi?"
("Anche mio Fuiglio, ma non perché mio Fuiglio, è Muolto Bruavo con Guìndous Nuovanta Ciuinque!")
Infatti quando la stessa persona ha due o più incarichi, sono guai. Per esempio:
- il System Analyst è anche il Commerciale: dunque diventa irragionevolmente ottimista sui tempi e modi di realizzazione;
- il Programmatore è anche Tester: dunque scrive e modifica programmi senza provarli per bene, specialmente se il tempo è scarso e il cliente scalpita;
- il Project Manager è anche System Architect/Analyst: dunque tenta di ridurre i test in modo da risparmiare tempo necessario allo sviluppo...
- il PM è anche System eccetera e Commerciale: dunque applica il mercato delle vacche alla realizzazione del software ("Presto! Presto! è pronto? Presto! a che punto siamo? Presto! Presto! basta che regga in piedi, poi lunedì ricontrolliamo!").
Caso estremo: il team di sviluppo software è così composto: quattro figure Lead Architect Senior Specialist Solutions Manager, tre Commerciali, un PM, e un Programmatore che funge anche da Tester, Designer, System Architect, System Analyst. "Allora, è pronto?"
4 menager li tenemo, l'analista funzionale pure, er coach agile ce sta, mò ce basta un programmatore junior e amo fatto er team de 7 persone— Aggile Giggi (@agilegigi) 2017
Conclusione
Domanda (fatta con voce sgomenta): ma... ma tu dove hai lavorato?
Risposta: in Italia.
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