Con grafici e freccette e qualche video dall'interno dello Shuttle stesso.
Alcuni termini usati:
- nell'atmosfera scende con un'angolo di 30° (rispetto ai tipici 3° di un aereo in atterraggio), a velocità verticale da "caduta libera" di un paracadutista (10.000 piedi al minuto, cioè 50 metri al secondo);
- la pista di atterraggio è di soli 15.000 piedi (più quattro chilometri e mezzo), ma ci arriva come un "mattone volante" (per cui abbisogna della frenata coi paracadute)
- siccome nessuno vuol sentirsi chiamato "copilota"... allora i ruoli sono "Comandante" e "Pilota"
- "piccolo problema: abbiamo le ali... e le ali generano portanza"
- la tecnologia fly-by-wire è quella in cui il computer fa tutto, e l'umano si limita a dare i comandi (muovere la cloche serve solo a indicare al computer quale manovra si intende fare)
- l'aria "va a fuoco" per l'eccessiva pressione (a causa della velocità) - è lo stesso principio per cui i meteoriti che impatterebbero la Terra si bruciano nell'atmosfera. Per questo non è consigliabile lasciarsi direttamente "cadere" nel pozzo gravitazionale.
Non fatemi tradurre "this isn't rocket science!"
p.s.: dopo la visione di questo video, tutti i film e cartoni animati in cui qualche astronave spaziale rientra sulla Terra praticamente verticalmente e centrando comodamente il punto di atterraggio, faranno ridere i polli.
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