giovedì 29 settembre 2016
martedì 27 settembre 2016
Blackview BV6000
Cioè, ci sarebbe questo Blackview BV6000 a norme IP68 (resistenza massima acqua e polveri), con Android 6.0 e batteria ad alta capacità e carica rapida. Ce ne sono diverse versioni (questa ha 3 giga di RAM), sta spopolando.
La Blackview è di Hong Kong. Qualcuno si è divertito a controllare a bordo l'eventuale presenza di malware (per fortuna non c'era) e la resistenza all'acqua (vedi foto).
Ma siccome è Android (e io detesto Android!) non lo comprerò.
La Blackview è di Hong Kong. Qualcuno si è divertito a controllare a bordo l'eventuale presenza di malware (per fortuna non c'era) e la resistenza all'acqua (vedi foto).
Ma siccome è Android (e io detesto Android!) non lo comprerò.
domenica 25 settembre 2016
Construmin modello Mini 6
Nei primi anni ottanta la fabbrica spagnola di giocattoli Construmin vendeva casette in kit (mattoncini in terracotta e assi di legno, da incollare). Nel 1988 ha cambiato nome ed è diventata Domus Kits.
Mariano mi ha gentilmente omaggiato questo pregevole kit Construmin Mini 6 ancora intonso (e sopravvissuto ad almeno tre traslochi), con lo stucchietto di colla mai aperto (ad agitarlo sembra che ancora non sia solidificato) e perfino l'adesivo fresco di stampa sulla conformità alla legge 46 del 18 febbraio 1983.
Ad importarlo in Italia fu la Zot & Rumble di Fulvio e Franco Fratti a Cornaredo (MI), azienda ancor oggi esistente ma sprovvista di sito web (incredibile ma vero), che aveva come logo la nuvoletta coi due fulmini.
La serie Mini aveva un che di campagnolo: prevedeva casette e stalle e perfino una chiesetta.
sabato 24 settembre 2016
Sega Dremel
Tra gli ultimi miei acquisti: sega Dremel DSM20 più il disco per il taglio di piastrelle (poiché la DSM20 aveva a corredo solo quello da legno - installato nella foto - e tre per metalli). Il mouse nella foto serve solo a far notare le mostruose dimensioni della sega:
venerdì 23 settembre 2016
Batterie compatibili Roomba
Siccome le batterie originali Roomba costano una mazzata, e dato che dovevo sostituirle su entrambi i Roomba 770 del mio parco robotico, ho pensato bene di provare due compatibili: una Bak Tech (quella dichiarata da "4000" mAh era in offerta speciale a meno di 40 euro) e una Morpilot (dichiarata da "3800" mAh, anche questa a prezzo abbastanza stracciato). Avrei preso volentieri due Bak Tech ma l'offerta speciale (della durata di 12 ore) consentiva l'acquisto di una sola. C'era anche la Patona, marca di batterie che fino ad oggi mi hanno sempre lavorato bene, ma la tirchieria ha preso il sopravvento.
Dopo cinque anni le batterie originali Roomba (quelle gialle nella foto) mi duravano meno di venti minuti, anche con completi cicli di carica e scarica (probabilmente la mazzata finale l'hanno avuta all'inizio di quest'anno, quando per tre o quattro mesi i Roomba non sono stati alimentati: l'elettronica di bordo del Roomba non è mai spenta, perché il reboot richiede qualche decina di secondi, e l'apparecchio invece deve uscire immediatamente dallo standby al momento dell'uso: per questo raccomandano di tenerlo sempre sulla base di ricarica quando non è usato). Con un rating "ufficiale" di 3000 mAh, dopo diverse settimane di "rodaggio", permettevano ai Roomba 770 di ciondolare in giro per due ore e quaranta minuti (cronometrati) prima di suonare la musichetta della batteria scarica.
Ovviamente arrivano già cariche (per coprire il più possibile il fenomeno dell'autoscarica dalla fabbrica al cliente: in genere se ne va il tre per cento di carica al mese), la Bak Tech a vuoto indicava 15.79V, mentre quelle originali da sostituire erano a vuoto sotto i 14.7V. Sia le originali che le compatibili sono composte da dodici pile NiMH in formato SUB-C ("HR22C429", di 22.2mm di diametro per 42.9mm di altezza) collegate in serie, per cui se una delle pile è scacàta ne risente tutto il pacco.
Prima della prima carica le ho scaricate facendo lavorare i Roomba. La Morpilot dopo un'ora e mezza ha dato forfait, mentre la Bak Tech ha superato abbondantemente le due ore e venti minuti, ma solo fra un po' di settimane (dopo diversi cicli completi di carica/scarica) potrò vedere quanto rendono da "quasi nuove".
Per la cronaca, il Roomba 772E ha la torretta radio (meno efficiente di quella a infrarossi), mentre l'equivalente ma più economico Roomba 650 non ha gadget di contorno e ha una batteria più economica, per cui costa assai meno. I vari Braava e Scooba (quelli che lavano il pavimento) non li ho presi in considerazione.
Video suggeriti:
Ovviamente arrivano già cariche (per coprire il più possibile il fenomeno dell'autoscarica dalla fabbrica al cliente: in genere se ne va il tre per cento di carica al mese), la Bak Tech a vuoto indicava 15.79V, mentre quelle originali da sostituire erano a vuoto sotto i 14.7V. Sia le originali che le compatibili sono composte da dodici pile NiMH in formato SUB-C ("HR22C429", di 22.2mm di diametro per 42.9mm di altezza) collegate in serie, per cui se una delle pile è scacàta ne risente tutto il pacco.
Prima della prima carica le ho scaricate facendo lavorare i Roomba. La Morpilot dopo un'ora e mezza ha dato forfait, mentre la Bak Tech ha superato abbondantemente le due ore e venti minuti, ma solo fra un po' di settimane (dopo diversi cicli completi di carica/scarica) potrò vedere quanto rendono da "quasi nuove".
Per la cronaca, il Roomba 772E ha la torretta radio (meno efficiente di quella a infrarossi), mentre l'equivalente ma più economico Roomba 650 non ha gadget di contorno e ha una batteria più economica, per cui costa assai meno. I vari Braava e Scooba (quelli che lavano il pavimento) non li ho presi in considerazione.
Video suggeriti:
- i miei due Roomba fanno a capàte nella stanza da letto
- telecamerina montata sul Roomba mentre spazza cucina e corridoio
- altro video in first person view dal Roomba
giovedì 22 settembre 2016
Hack: Dremel a pedale!
Finalmente "pedalizzato" il Dremel - ora posso fare dremeling senza dover tenere per sicurezza il pollice in prossimità del tastone blu acceso/spento.
All'uopo ho riciclato una miserabile spina trovata nello stanzino nei primi anni '70 e successivamente riciclata su una prolunga.
All'uopo ho riciclato una miserabile spina trovata nello stanzino nei primi anni '70 e successivamente riciclata su una prolunga.
mercoledì 21 settembre 2016
Per un attacco calibrato, Kalibr!
Tecnologia russa: il Kalibr (la NATO lo chiama "Sizzler" SS-N-27B) è un missile da crociera di dimensioni convenzionali (533mm diametro, lunghezza dai 6 ai 9 metri) e... "ad alta precisione", sparabile anche da una nave a 2600 km di distanza dall'obbiettivo.
Vola a velocità subsonica ma accelera fino a 2,9 volte la velocità del suono quando sta per avvicinarsi all'obbiettivo, rendendo pressoché impossibile l'intercettazione.
Siccome costa un pozzo di soldi, viene usato solo su obiettivi di grande importanza militare e in presenza di informazioni certe. Nel seguente video, dell'8 dicembre 2015, il sottomarino russo B-237 Rostov sul Don ("classe Kilo migliorata", diesel-elettrico, 74 metri di lunghezza, 52 membri di equipaggio, profondità operativa 250 metri), entrato in servizio appena un anno prima, spara una salva di missili contro due obiettivi ISIS (un impianto di raffinazione del petrolio rubato e una fabbrica di mine e congegni esplosivi) centrandoli in pieno:
Il Kalibr, un paio di settimane prima, aveva «completamente sbalordito» il Pentagono: 26 missili lanciati da navi "piccole" (60 metri) dal mar Caspio hanno distrutto 11 obiettivi ISIS con precisione chirurgica, paragonabile come minimo al più costoso BGM-109 Tomahawk americano.
La notizia di ieri è che i russi hanno sparato tre Kalibr su un importante centro operativo militare dell'ISIS presso Dar al-Iza (ad ovest di Aleppo), in cui però erano presenti anche ufficiali americani, turchi, sauditi e israeliani, che -ehm- non avrebbero dovuto essere lì dentro.
Vola a velocità subsonica ma accelera fino a 2,9 volte la velocità del suono quando sta per avvicinarsi all'obbiettivo, rendendo pressoché impossibile l'intercettazione.
Siccome costa un pozzo di soldi, viene usato solo su obiettivi di grande importanza militare e in presenza di informazioni certe. Nel seguente video, dell'8 dicembre 2015, il sottomarino russo B-237 Rostov sul Don ("classe Kilo migliorata", diesel-elettrico, 74 metri di lunghezza, 52 membri di equipaggio, profondità operativa 250 metri), entrato in servizio appena un anno prima, spara una salva di missili contro due obiettivi ISIS (un impianto di raffinazione del petrolio rubato e una fabbrica di mine e congegni esplosivi) centrandoli in pieno:
Il Kalibr, un paio di settimane prima, aveva «completamente sbalordito» il Pentagono: 26 missili lanciati da navi "piccole" (60 metri) dal mar Caspio hanno distrutto 11 obiettivi ISIS con precisione chirurgica, paragonabile come minimo al più costoso BGM-109 Tomahawk americano.
La notizia di ieri è che i russi hanno sparato tre Kalibr su un importante centro operativo militare dell'ISIS presso Dar al-Iza (ad ovest di Aleppo), in cui però erano presenti anche ufficiali americani, turchi, sauditi e israeliani, che -ehm- non avrebbero dovuto essere lì dentro.
martedì 20 settembre 2016
Interruttore a pedale
Tra gli ultimi miei acquisti: interruttore 220V a pedale, che può essere usato sia come "sempre acceso, tranne mentre è schiacciato", oppure "sempre spento, tranne mentre è schiacciato" (SPDT NO / NC, single-pole double-throw normally open, oppure normally closed).
La plastica è solida e generosa. Ha quattro gommini non proprio antiscivolo, e la superficie "calpestabile" è di 8x8 centimetri. Lo spessore delle matasse (da saldare su una prolunga da prendere a parte) è un po' misero, ma mi serve solo per il Dremel, che ha un suo interruttore on/off in posizione non proprio ergonomica.
Ero originariamente orientato su un modello più industriale ma non volevo fracassare il pavimento e non mi piacevano i modelli economici in plastichetta nera.
La plastica è solida e generosa. Ha quattro gommini non proprio antiscivolo, e la superficie "calpestabile" è di 8x8 centimetri. Lo spessore delle matasse (da saldare su una prolunga da prendere a parte) è un po' misero, ma mi serve solo per il Dremel, che ha un suo interruttore on/off in posizione non proprio ergonomica.
Ero originariamente orientato su un modello più industriale ma non volevo fracassare il pavimento e non mi piacevano i modelli economici in plastichetta nera.
lunedì 19 settembre 2016
Supporto per bicchiere di tè
Ce ne sono anche con l'aquila bicipite (federazione Russa) o un più generico "treno veloce".
Ma ho scelto quello con falce e martello perché ho visto il film K19-Widowmaker:
domenica 18 settembre 2016
sabato 17 settembre 2016
In Svizzera solo con treni regionali (per risparmiare un euro)
Il piano sarebbe questo:
Costo dei biglietti:
- fase 1: arrivare alla stazione di Napoli Centrale entro le 4 del mattino
- fase 2: in treno fino a Roma Termini col Regionale 12442 delle 4:04
- arrivo previsto: alle 6:27; interscambio utile per il prossimo treno: 61 minuti
- fase 3: in treno fino a Firenze Santa Maria Novella col Regionale Veloce 2306 delle 7:28
- arrivo previsto: alle 10:57; interscambio utile: 43 minuti
- fase 4: in treno fino a Faenza col Regionale 21465 delle 11:40
- arrivo previsto: alle 13:40; interscambio utile: solo 12 minuti (...oppure 71 minuti per il successivo Regionale Veloce per Piacenza; non vale la pena considerare il Bologna-Milano delle 15:52 perché arriva a Milano Centrale alle 18:45):
- fase 5: in treno fino a Piacenza col Regionale Veloce 11536 delle 13:39
- arrivo previsto: 16:05
- nel caso si perda quello delle 13:39, si può prendere il successivo delle 14:28 (stesse caratteristiche):
- fase 6: in treno fino a Milano Greco Pirelli col Regionale Trenord 20430 delle 17:09
- arriva previsto: 18:20; interscambio utile: 26 minuti
- fase 7: in treno fino a Chiasso (Svizzera) col Suburbano S11 Trenord 25068 delle 18:46
- arrivo previsto: 19:47.
Costo dei biglietti:
- 33,15€ da Napoli Centrale a Firenze Santa Maria Novella (Trenitalia):
- 22,85€ da Firenze Santa Maria Novella a Piacenza (Trenitalia):
Risultato: 56€ Trenitalia + 10,50€ Trenord = 66,50€ Napoli-Chiasso.
Considerazioni economiche:
- con l'ultima riforma tariffaria del 1° agosto 2016, non esiste più la tariffa chilometrica: i biglietti regionali possono avere percorrenze fino a 600 km, ma praticamente costano quanto la somma dei singoli biglietti dei singoli treni (esempio: Napoli-Firenze costa quanto Napoli-Roma più Roma-Firenze) - per questo in fase di pianificazione del viaggio conviene massimizzare il chilometraggio di ogni singolo treno (Trenord invece applica una tariffa chilometrica, per cui costa 10,50 anziché 6,70+5,50)
- il tratto fino a Piacenza si può fare con l'IntercityNotte 794 (da Napoli Centrale 4:21 fino a Piacenza 13:26) che a tariffa ordinaria costa 58,50€ - praticamente due ore e mezza in meno, pagando solo il 4,4% in più della tariffa Regionale (56€) - che ha come unica differenza che non prevede il trasporto biciclette
- la mazzata sulle tariffe regionali 2016 chiude definitivamente l'epoca dei viaggi a lunga percorrenza economici (a suo tempo Napoli-Rimini mi costò 24,89€ a tariffa "solo treni Regionali").
Alternativa "costosa":
- Napoli Centrale 4:21 - Milano Porta Garibaldi 14:42 - tariffa base 62€
- Milano Porta Garibaldi 15:09 - Chiasso 16:17 - tariffa base Trenord 5,50€
- totale: 67,50€... solo un euro in più rispetto ai Regionali senza contare la possibilità di trovare qualche tariffa "Economy" se si prenota con largo anticipo.
martedì 13 settembre 2016
Radioamatori ("sono dei mesi che ci faccio la voglia")
A proposito, già che siamo in tema:
...Per Paperino si tratta di una nuova passione: vorrebbe una stazione da radioamatore, ma in mancanza di meglio si accontenterebbe di una coppia di radiotelefoni "Pic-Pic", in vendita esattamente alla cifra di 100$...
Topolino 299 (pubblicato nel 1961) |
giovedì 8 settembre 2016
Per deprimersi un po'
Video dalla retrocamera (posta sotto il sellino) della mountain-bike.
Le stradine di campagna sono così deserte che vien quasi la depressione...
La parte con pedalata più accelerata era in prossimità -ehm- dei campi concimati a letame.
Le stradine di campagna sono così deserte che vien quasi la depressione...
La parte con pedalata più accelerata era in prossimità -ehm- dei campi concimati a letame.
Iscriviti a:
Post (Atom)