Televisori “smart” che ascoltano quello che dici, annotano quello che guardi e lo riferiscono ai fabbricanti (Samsung, LG).
Smartphone che tracciano la tua posizione (Android, iOS) o comunque tracciabili dalle centrali (tutti).
E-reader che dicono
ai loro fabbricanti cosa leggi, quando e per quanto tempo (Kindle, Kobo, Nook, Sony, Google Books).
Dispositivi digitali di fitness che mandano a chissà chi le tue pulsazioni.
Sistemi di domotica che dicono a Google quando sei in casa e in che stanza sei (Nest). Malware preinstallato da Lenovo sui PC.
NSA che viola i fabbricanti di SIM per intercettare tutti i telefonini e preinfetta i dischi rigidi per spiare i computer.
“Io non voglio l'Internet delle Cose. Voglio l'Internet delle Cose che si Fanno i Cazzi Loro” — anonimo.
domenica 22 febbraio 2015
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento