Si lamenta della maglietta di uno dei tecnici perché le pare "sessista".
Io scommetterei che quella tizia non sa nemmeno quanti zeri ci sono in "mezzo miliardo di chilometri". Non avrà minimamente idea di cosa sia stata l'impresa - più difficile dello spedire un chicco di riso da Roma al dorso di una papera in uno stagno di Tokyo, usando solo una mazza da golf.
Il tecnico in questione - il tipico scienziato con un quoziente intellettivo almeno doppio della media - è stato costretto a chiedere scusa in lacrime.
Valga come avvertimento per tutti gli scienziati, inventori, tecnici, ecc.: non importa quanto grande sia la vostra impresa: ci sarà sempre qualcuna che avrà da ridire su un dettaglio ridicolo, scatenando un putiferio tale da farvi rimpiangere di non aver silenziosamente fallito.
p.s.: figurarsi se sulla maglietta anziché bionde in bikini ci fosse stata ironia su gay... Sapete com'è, quando uno deve fare una nottataccia al Centro Ricerche, non è che sta molto a controllare quale maglietta ha preso in fretta dall'armadio.
n.b.: finora non risulta di nessuna donna che abbia energicamente e pubblicamente criticato la tizia.
Aggiornamento 1: la maglietta incriminata gli era stata regalata... da una sua amica!
Aggiornamento 2: è stata lanciata una campagna di crowdfunding per fargli qualche regalino compensativo dell'assurda umiliazione. Visto che il target iniziale è stato abbondantemente superato, lo scopo è di offrire una cena e una bottiglia di whisky a tutto il team.
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