...c'è qui sotto un articolo (con interviste ai protagonisti, tranne sir Clive Sinclair) dove spiega i mille motivi del colossale inglorioso fallimento, tra cui
- sir Clive aveva la fissa del risparmiare anche il singolo centesimo (doveva costare sotto le mille sterline, e riuscì a tirar giù il prezzo fino a 399: addirittura ricalcolavano i condensatori a seconda dei costi) e la fissa di avere l'esclusiva per guadagnare (vendendo i Microdrive a cartuccia a nastro)
- l'ingegnere incaricato era un ventunenne fresco di istituto tecnico, e gli altri tecnici e programmatori vennero assunti nel frattempo (inoltre commissionarono un sistema operativo alla GST per paura di non riuscire a finire in tempo il proprio)
- il design è cambiato numerose volte, fino a mesi dopo il lancio; all'improvviso arrivavano richieste di feature assurde ("facciamolo portatile!" e scoprivano che la batteria prescelta durava 10 minuti in totale) oppure troppo frettolose (per non ingegnerizzare nuovi microdrive, vi rifilarono dentro quelli dello Spectrum senza il guscio)
- diverse roboanti promesse iniziali non vennero mantenute (compatibilità Spectrum, porta stampante, orologio con battery-backup, modem interno...)
- il progetto iniziale era troppo ottimistico e comportò scelte disastrose (per gestire tastiera e porte seriali dovettero includere un altro microprocessore, l'intel 8049, scelto solo perché era il chip che costava meno; il generatore del segnale TV era troppo vicino ai motori dei microdrive e dava luogo a interferenze; le porte seriali erano inaffidabili già a 2400 baud perché avevano rifilato troppa roba all'8049...)
- il processore 68008 fu scelto per risparmiare ma quando il QL arrivò sul mercato, il più potente 68000 costava un terzo del lento 68008...
- quando furono rimandati in assistenza decine di migliaia di QL "prima serie", anziché aggiornare la ROM fu più conveniente gettarli via e sostituirli con dei nuovi...
Intanto alla Commodore stavano comprando il progetto di un altro pataccone, l'Amiga, ma ebbero il buon senso di "pensare un attimo" e di "consultare i tecnici" prima di prendere decisioni affrettate. L'Amiga fu un successone dal 1985 al 1997, anni dopo il fallimento della Commodore stessa.
Il tutto è in due paginone di articolo dei cinici inglesi di The Register (pagina 1, pagina 2).
Nessun commento:
Posta un commento