Stamattina purtroppo è defunta la motherboard del mio vecchio
portatile Asus A1370D comprato a marzo 2001 per la modica cifra di
5.379.000 lire.
Era un potente Pentium III clockato a 0,75 GHz e senza ventola di
raffreddamento (che si era sfasciata nell'estate 2003).
Ci avevo lavorato allegramente per tre anni e mezzo (a settembre 2004
si guastò il display).
Era dotato di 0,128 Gb RAM, ideale per un Linux in text-mode full-
optional.
Ci avevo scritto alcune pagine ultra-cliccatissime del mio sito, su
come installare Linux e far funzionare tutto (tranne quel maledetto
winmodem).
Ancora pochi giorni fa, quando l'ho acceso per l'ultima volta, gli
funzionavano ancora le due porte USB, Ethernet, VGA, PS2, parallela.
La batteria garantiva ancora una mezz'ora di utilizzo non troppo
intensivo.
L'ultima volta che lo avevo usato, è stata a marzo 2008 (sette anni
di vita!), come server TFTP per installare Linux sullo Stylistic.
Poi gli avevo rimosso tutti i pezzi non funzionanti (floppy, DVD,
hard disk, touchpad) ed ero in attesa di comprare una compactflash da
un paio di giga, da usare come disco allo stato solido per
installarvi Linux.
Avevo pure una comprato una scheda a otto relé 220V, pilotabile da
porta parallela, per accendere/spegnere elettrodomestici da software
Linux.
Purtroppo ora l'unica cosa che si accende è il led sulla motherboard.
Il processore si scalda, ma la motherboard rimane morta lì, senza
dare segnali di vita (né beep, né segnale VGA).
Era il mio ultimo PC Intel funzionante!
Mi piange il cuore.
E pensare che avevo già in mente un po' di utilizzi di "domotica" e
di "wearable computing".
Ora in casa mia ho solo computers Apple basati su PowerPC (un
Powerbook ed un Mac Mini).
Perciò, per consolarmi, il mio prossimo acquisto hardware sarà... un
paio di pattini Rollerblade megapotenti, con custodia di lusso e
accessori paramani!!!