giovedì 21 agosto 2025

Come godo!! Document Triturator power in my hands!

Ho comprato dall'amazzonics un prestigioso e signorile Document Triturator marchiato AmazonBasics (evidente rebranding di altro prodotto).

Ho scelto quello che fa coriandoli anziché striscioline. Proclama di saper triturare anche compact disc e carte di credito che non prevedo di provare.

Il suo tipico carico di lavoro è di poche decine di pagine al giorno perché dopo un po' di minuti di lavoro continuativo va in surriscaldamento e si ferma per qualche decina di minuti (per poi riprendere da dove si era fermato). 


Le specifiche vantano "8 fogli" sminuzzabili contemporaneamente (il manuale indica di non superare l'ottanta per cento di tale possibilità, quindi "8 fogli ma in realtà 6 e speriamo che siano a bassa grammatura").

In realtà, con un solo foglio (carta "da fotocopiatrice", cioè a grammatura 80gr/mq) gira senza sforzo, con due fogli già si sente un po' di sforzo, con tre fogli si sente che è proprio sotto sforzo. (Ok, siamo in estate, fa caldo)

Dunque se si tratta di triturare decine di fogli, è meglio passarglieli uno per volta (in modo da non far surriscaldare subito l'arnese). 


Distrugge un foglio in circa 7-8 secondi. Conviene evitare fogli con parti adesive, o buste "con finestrella", o che lascino residui viscosi/liquidi/colla/graffette.


Consumi rilevati col wattmetro:
- da spento, zero watt (e meno male)
- in modalità "auto", tre watt (cioè due o tre kilowattora al mese)
- triturando un foglio: 60-70 watt per pochi secondi
- triturando cartoncini, oppure due o tre fogli: 70-90 watt, per pochi secondi

Il secchio di raccolta ha una capacità notevole (direi equivalente a parecchie decine di fogli).

Disperde polvere fuori solo quando tagliuzza carta termica (quella degli scontrini).

Le lame andrebbero pulite ogni mese con apposito (e introvabile) "olio per trituratrici" o con costosi "fogli pulenti e lubrificanti". È come per le stampanti: sono economiche solo perché i produttori si rifanno sulle cartucce...

Giudizio finale: di poche pretese, decente, occhio alla manutenzione.

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