Un ex manager svedese del gruppo ha preso carta e penna e ha scritto un libro, che sta facendo parecchio scalpore. Nel libro, La verità sull'Ikea, si afferma senza mezzi termini che:
- L'Ikea è una delle più misteriose compagnie del mondo, dove il management deve mostrare fanatica lealtà e devozione al capo, mr. Kamprad, e ai suoi figli. Una lealtà da perseguire "fino alla morte".
- L'Ikea usa metodi generalmente associati a quelli della tristemente famosa Stasi, la polizia segreta della Germania Est, per spiare i propri dipendenti e tenerli in riga, ricorrendo persino a infiltrati ed informatori e preparando dossier.
- I dipendenti stranieri vengono chiamati "i negri" dai manager svedesi, e non hanno chances di carriera.
- E per quanto riguarda gli atteggiamenti ambientalisti, la compagnia semplicemente detta legge sul mercato imponendo prezzi stracciati ai fornitori ed usando materie prime di qualità infima.
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Insomma, pare proprio che le uniche aziende dove un lavoratore può essere trattato onestamente e professionalmente sono... le piccole imprese artigiane, magari a conduzione familiare.
Proprio quelle strangolate dal fisco - specialmente quello italiota.
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