venerdì 31 ottobre 2008

La grande moria delle vacche hardware

Con costernazione e sgomento vedo che le porte PCMCIA (pardon, PC-card) del buon vecchio Asus di sette anni fa sono da considerarsi un capitolo chiuso.

Lo slot 0 sembra non accorgersi di nessun inserimento.

Lo slot 1 (quello in basso, dunque anche "full size") si accorge che c'è qualcosa, capisce pure se si tratta di una 5V o 3V e 16 o 32 bit, ma riporta sempre MANFID=0000,0000.

Tutto questo anche dopo aver tentato tutte le combinazioni di pccard (cioè insert, status, reset, info) e modprobe (e perfino col riavvio).

Mi restano dunque "orfane" su PCMCIA (non riesco a fare a meno di chiamarla "pìcci mìcia": sono un tradizionalista) una leggendaria ethernet 3C589, un paio di schede astruse (una winmodem 33.6 ed una ethernet/winmodem "combo", entrambe del 1995, senza connettori e senza driver e senza speranza di reperirne nell'internet) e perfino un glorioso hard disk PCMCIA "Viper 340" della Integral Peripherals (modello 8340PA) prodotto a Singapore nel marzo del 1997, anche questo indirettamente ereditato da Ezio.

La 3C589 fu a suo tempo utilizzata per fare un colossale backup dall'ultimo dei notebook Acer che non era dotato di ethernet di serie (Alberto lo aveva comprato alla fine del 1998)... correva la primavera del 2001, e per tutta la durata del backup fui costretto a tenere schiacciato tra pollice e indice il connettore esterno della 3C589 perché non c'era verso di aprirlo e saldarvi i contatti.

Anche il Viper 340 fu usato per scambiare registrazioni audio e caterve di documenti con Alberto (quei trecentoquaranta mega sembravano un'infinità). L'ultima volta che lo usai, fu per aggiornarne la mappa dei (sempre più numerosi) badblocks, in vista di "prossimi" utilizzi.

Ancora un punto a favore della Beagleboard

Leggendo tra le righe, ecco un altro punto a favore della Beagleboard.

La Beagleboard è basata sull'OMAP 3530 (con inclusi accelerazione 3D e DSP), mentre la Gumstix Overo è basata sull'OMAP 3503 (ed infatti non può vantare né accelerazione 3D né DSP).

Insomma, la Overo costa di più e dà di meno (e le manca ancora qualche pezzo).

A favore della Overo ci sono solo le dimensioni ridotte.

Lezioni di marketing: sfruttare l'aura altrui

- "Capo! Capo! sul giornale dicono che il Mac Apple fa tanto figo!"
- "Rilascio subito un'intervista dicendo che ci Maccheremo!"

(qualche tempo dopo...)

- "Capo! Capo! il fighetto del Grande Fratello si scaccola!"
- "Rilascio subito un'intervista per proclamare che abbiamo caccole infallibili!"

Làcreme napulitàne (12)

Stù pàp' è proprie bràv', ha ìtt' che i ricchiùn' nùn s' pònn' fà priép't'.

Questo pontefice è proprio bravo, ha detto che i ricchioni non si possono fare preti.

[commento estemporaneo della nonnetta novantenne seguito da espressione di stupore dei nipoti che non l'avevano mai sentita commentare una notizia del telegiornale]

giovedì 30 ottobre 2008

L'i.MX37 in salsa teutonica: la TX37 della Ka.Ro

Ciliegina sulla torta: la Ka.Ro Electronics vende una board basata sul velocissimo i.MX37 a 532MHz con 64 o 128Mb RAM, 128 Mb flash, una marea di periferiche tra cui USB ed Ethernet, hardware-accelerated video decoding, il tutto in formato SODIMM 26mm.

Ovviamente in dotazione una configurazione kernel Linux che supporta tutto l'hardware.

La board dello Starter-kit include due slot SD-card, USB2 OTG e host, connettori VGA e audio, alimentazione esterna o da OTG, etc (purtroppo è 10x16cm).

Prezzi? Bisogna chiederli di proposito.

È come quando entri in un negozio e le cose migliori non hanno il cartellino del prezzo, e ti passa la voglia di chiederlo perché sai già che è talmente terribile da scoraggiarti ancor prima di aprire bocca...

Una lezione che non hanno ancora appreso...

Di solito la dinamica è questa:

- annunciano un nuovo colossale processore, dai consumi risibili, dalla potenza allucinante, dal prezzo microscopico, dall'espandibilità mostruosa... disponibilità: tra 6-9-12-18 mesi... e già qui ti fanno passare la voglia!

- uno o due mesi prima del lancio sul mercato, annunciano un piccolo ritardo di 1-2-3 quadrimestri... e pure qui ti fanno passare la voglia!

- finalmente diventa disponibile sul mercato ma l'ordine minimo è di 10.000-20.000-50.000 pezzi... e qui ti fanno proprio cascare le braccia!

- nel giro di qualche mese qualcuno riesce a spuntare un lotto di un migliaio di pezzi, ci popola una motherboard e annuncia la vendita a prezzo stracciato... naturalmente senza annunciare il prezzo e senza dire che l'indispensabile kit di sviluppo costa venti-trenta volte tanto!

- in casi più fortunati, annunciano un prezzo ragionevolmente basso (sempre terminante per "9": 199$, 149$, 119$, 99$, 79$...) senza precisare che si tratta di una versione terribilmente dimagrita, e senza aggiungere che è inutile comprarne uno senza comprare anche il kit di sviluppo, o peggio che è impossibile comprarne uno solo perché il prezzo si riferisce a un lotto minimo di un migliaio di unità...

Gli errori di questi produttori si riducono a due categorie:

1) pensare che il "lancio" sul mercato consista per massima parte nel lanciare slogan pubblicitari;

2) pensare che il settore hobbystico non generi vendite consistenti e hype sufficiente.

Eppure nei loro uffici marketing non dovrebbe essere tanto difficile capirlo: basta creare un qualsiasi arnese, dargli una configurazione Linux funzionante (basta che il solo kernel supporti tutte le periferiche di bordo), e annunciare che presso il tal distributore si possono acquistare già da stasera.

Anziché sudare sette camicie per sette mesi per trovare un cliente che compri il lotto minimo di mille pezzi che giustifichi la produzione, dovranno star dietro al distributore che fatica a tener testa alle centinaia di vendite alla settimana.

Anziché cercare di convincere un cliente a comprare migliaia di pezzi prima che diventino obsoleti, si meraviglieranno nel vedere che nel mercato hobbystico si riesce a vendere anche qualcosa di ampiamente sorpassato.

Anziché penare per inventarsi slogan e performance, troveranno campagne di marketing virale già scatenate dai loro stessi clienti hobbysti, gente per la quale basta sapere che "ci gira Linux".

Perché mi lamento sempre...

Non c'è niente di più frustrante del vedere un hardware che ispira simpatia ma la cui configurazione (per certi versi troppo ricca e per certi altri troppo povera) non ispira alcun progetto a chi non sia un hard developer (che cioè può investirvi nottate su nottate per mesi interi).


"Difetti" della Beagleboard:

- troppo hardware; sarebbe triste usarla in un progetto embedded trascurando del tutto la sezione DSP e HDMI (ci vorrebbe una Beagleboard "mini", senza la sezione DSP e video: suppongo che il prezzo calerebbe del 20-30%)

- troppi connettori (per di più, attualmente, sparsi su tutti i lati, per cui le dimensioni di sette per sette centimetri non sono indicative di quanto sarà grande la soluzione "inscatolata" completa)

- ancora inesistente una piattaforma Linux completa (c'è la Debian/ARM ma non è ottimizzata per niente e in particolare non supporta l'accelerazione video; c'è la HandHelds Mojo - ex Ubuntu/ARM - ma ha lo stesso problema; c'è la Angstrom ma va ancora rimaneggiata; l'omapfbplay va meglio del mplayer accelerato con istruzioni NEON; anzi, non sono ancora di serie le librerie ottimizzate per NEON; etc)


"Difetti" della Gumstix:

- nessun connettore canonico (ad eccezione della microSD; praticamente la versione base è utile solo come microcontroller a cui basta un po' di GPIO)

- ancora nessuna scheda di espansione per networking wireless (sarà dovuto all'incompatibilità con le Verdex e Connex); quando ci saranno schede del genere, il prezzo di una soluzione Gumstix (già alto di suo) lieviterà inesorabilmente

- con la pressoché indispensabile daughterboard (che pure indica come "sperimentale" l'agognata USB-host), le dimensioni totali non sono più tanto piccole come recita la pubblicità (arrivano infatti ad otto per quattro centimetri)


"Difetti" del GTA02 OpenMoko:

- progetto nato già vecchio e superato (ancora solo GPRS; memoria video e memoria flash assurdamente lenti rispetto a soluzioni altrettanto economiche esistenti sul mercato; GTA03 EDGE ancora lontanissimo; GTA04 UMTS neanche a parlarne; etc)

- team di sviluppo squinternato: ancora inesistente una piattaforma Linux base affidabile (anche senza interfaccia grafica)

- insomma, dopo due anni dal lancio è ancora una piattaforma per hard developers.

Quel che manca all'Italia...

clipped from www.xprize.org
Ogni volta che vedo un'americanata come questa (la Northrop Grumman offre un mega-premio a chi costruisce e dimostra funzionare un velivolo capace di decollare e atterrare verticalmente e con precisione), mi ricordo che in Italia non c'è niente del genere.

In Italia non si organizzano competizioni del genere perché agli italiani le sfide piace solo vederle in TV, e piace vederle solo in un campo di calcio.

Italia, paese di santi, poeti e navigatori...
Oops, mi correggo: paese di calciatori, veline e navigatori internet...
Oops, mi correggo: paese di allenatori da bar dello sport, sognatrici aspiranti veline, e scaricatori di film da emule...

La Beagleboard Rev.C avrà 256Mb RAM

Solo ora mi accorgo di questi ultimi dettagli...

1) la Beagleboard va a 500 MHz, overclockabile a 600 (ma in quest'ultimo caso c'è da aspettarsi che la vita del processore sia più breve), con core voltage 1.2V (contro gli 1.35V necessari per i 600 MHz).

Con grande probabilità ciò varrà anche per la Gumstix Overo che (si potrebbe sospettare per motivi puramente commerciali) viene venduta a 600 MHz.

Quelli del progetto OpenPandora pure la clockano a 600, ed overclockano "ufficialmente" il loro Cortex fino a 800 MHz dichiarando ugualmente che l'overclock riduce la vita del processore.


2) la revisione C della Beagleboard (cioè quella definitiva) non sarà pronta per novembre 2008, ma per dicembre o inizio gennaio 2009.


3) la Beagleboard rev.C avrà 256 Mb RAM, al pari della Gumstix Overo.

Come già anticipato parlandone ieri, questo è un argomento sufficiente per considerare la Beagleboard 256Mb pronta sia per il progetto embedding, sia per il progetto "desktop".

Non c'è niente di più frustrante del vedere un hardware che ispira simpatia ma la cui configurazione (per certi versi troppo ricca e per certi altri troppo povera) non ispira alcun progetto...!


BTW: è una mia fissazione, o in Italia non c'è nessun altro oltre me che sbava per Beagleboard e Overo?

mercoledì 29 ottobre 2008

Ancora su Beagleboard ed Overo

Roba da torcersi il fegato.

La Beagleboard è economica (149$ tutto compreso), ma ha solo 128Mb RAM.

La Overo non è altrettanto economica (149$ esclusa l'indispensabile daughterboard da 59$)... perché offre 256Mb RAM.

Il paradosso è che la Gumstix Overo è pensata per l'embedded e ha memoria "da desktop" (con 256Mb RAM ci si può lavorare allegramente con Linux con tutto l'ambiente grafico, ufficio, sviluppo), mentre la Beagleboard è "quasi desktop" come dimensioni e porte, ma ha solo 128 Mb RAM (che sono comunque tanti per l'embedded, ma sono pochi per il desktop grafico, ufficio, sviluppo).

Io ho intenzioni (progetti) sia "desktop" che "embedded". E spenderei volentieri i soldi per comprare entrambe (sia Beagleboard che Overo).

Ma il motivo per cui non compro è... che mi affeziono all'hardware che compro.

Spendere 149$ e poi lasciarla nel cassetto è una seccatura, ma non è il vero problema. Il vero problema è che riaprirei quel cassetto mille volte tentando disperatamente di inventare un'applicazione, un progetto, un'idea.

Ma non si può comprare hardware per poi dover inventare un'idea. È lo stesso motivo per cui ancora non ho comprato un telefonino OpenMoko.

Ideuzza: ah, se quelli di OpenMoko s'inventassero una nuova versione basata sulla Overo...

Facciamo festa con le Gumstix Overo!

clipped from gumstix.com
Finalmente arrivano le Overo, ma...

Processore: Cortex-A8 a 600MHz.
Features più interessanti per me: 256Mb RAM, 256Mb flash, slot microSD.
Formato veramente minuscolo: 17x58x4.2mm.
Espansione: due connettori AVX 70 pin, ed uno da 27 pin, rigorosamente incompatibili con l'hardware precedentemente presentato per le varie Verdex e Connex.

Al momento l'unica espansione possibile è "Summit", un marmocchio da 80x39mm con USB on-the-go, DVI, audio, USB-serial.

La Overo costa 149$ (più 59$ per la Summit).

La Beagleboard costa 149$ (ma ha già tutti i connettori on-board).

Per ora l'unico vantaggio della Overo sono i 256Mb RAM.

E la Beagleboard può vantare un DSP ed acceleratore grafico di tutto rispetto.

Vedremo, vedremo...!

È il destino, è il destino!

Stavo per segnalarvi questo link "Lista delle principali mod per portare OS X su un comune PC" (occhio al link, va tutto in una sola riga)...

http://pcexpertonline.blogspot.com/2008/10/lista-delle-principali-mod-per-portare.html

...quando improvvisamente, prima di spedire il messaggio, mentre passavo con mela-tab ad altra applicazione, si è piantato miserrimamente Mac OS X, con un freeze degno di Windows. Tutto fermo, compreso l'orologio in alto a sinistra dello schermo. Tutto bloccato.

Dal tablet Linux sono entrato con ssh per vedere quale dei processi si è piantato. Nessun indizio. Niente di anomalo. Sempre tutto fermo.

Comincio a killare processi ad uno ad uno (anzitutto il Dock, che è famoso per incepparsi quando ci sono più di un paio di giga di memoria virtuale già allocata). Niente di niente.

Quando finalmente ammazzo il processo Windowserver (nomen omen! brutto nome, brutto presagio!), finalmente si "scongela" l'interfaccia grafica e riparte la login come se avessi appena avviato il sistema. Ovviamente c'è lo strascico di processi Zombie (alcuni "Z", altri addirittura "E"). Non ho visto roba del genere neanche quando toglievo schede ISA dagli slot, a computer acceso e files/devices aperti.

E per di più è già la seconda volta in una settimana. Non è un evento raro: è già capitato diverse altre volte.

D'accordo: anche stavolta ho evitato il reboot (solo perché avevo Linux a portata di mano; che spasso fare sessioni ssh e armeggiare con ps e kill senza usare la tastiera, ma scrivendo i comandi col pennino e il riconoscimento scrittura).

Però se il Powerbook si fosse freezato davanti a qualcuna delle mie amiche, senza dubbio avrebbero tutte esclamato furenti: "il Mac va in freeze come Windows! vergogna! figurarsi cosa succede sui Macinini Macintel! vergogna! a questo punto, tanto vale usare Linux!"

A proposito: domani esce la Ubuntu 8.10... S*L*U*R*P !!!

Laika Rexosline 800 L

clipped from www.camperonline.it
Rexosline 800 L
Se non ti spaventa guidare un animale lungo otto metri e trenta, ecco il motorhome che fa per te: un lussuoso e ampio appartamento viaggiante.

Spettacolare.

Peccato non aver posto per parcheggiarlo qui sotto casa...

Mazda RX-8 a idrogeno

clipped from media.ford.com
In attesa che a Nagasaki comincino a produrre la nuova serie (leggero restyling) della RX-8 all'inizio del 2009, ecco un articoletto sull'alimentazione a idrogeno del suo motore Renesis.

I motori a pistoni ci fanno un baffo!

martedì 28 ottobre 2008

5GHz wireless su più lunghe distanze

Dovrò tener presente: 3Mbps fino a sei chilometri di distanza. Niente male.

OpenMoko, il parere di un esperto


It seems like we are down to a point where the CPU is 100% busy reading from
NAND, which is odd. Why would reading from a mass storage device make the CPU
so busy? Well, because Samsung "forgot" to add DMA support to all of their
integrated NAND controllers, from the old 2410 through the 2440, 2442, 2443 and
up to the shiny new 6410, all the NAND controllers don't support DMA. In fact,
they don't even have a FIFO or some kind of internal buffer for the received
data. This is really weird, considering the facts that

  • every other peripheral (SD/MMC, SPI, UART, ...) can use DMA
  • Samsung as provider of both NAND flash and SoC should be experts in
    providing good flash performance
  • I cannot see any strong architectural limitation. The data is read into
    a register. The register should be replaced with a FIFO, and a DMA
    can regularly read from that register or FIFO and put it somewhere else
    into memory. It's not any different from e.g. SPI or UART DMA.
  • Harald "LaF0rge" Welte è uno di quelli con gli attributi quadrati.

    Ha abbandonato il progetto OpenMoko perché, a suo dire, ognuno andava avanti per conto suo, con progetto suo, stile suo, repository suo, tutto suo. "Ogni càp' è nà repùbblica", come si diceva nel dopoguerra. Non si capiva mai dove e come e chi contattare.

    Stessa cosa per l'hardware: scelte oneste, materiale public domain e... bidonate come quella sotto riportata: la NAND va letta bit per bit, serialmente, come il leggendario floppydrive "1541" del Commodore 64, che costava più del computer stesso, ed aveva le operazioni di read/write possibili solo un bit alla volta, al punto che il più semplice dei "turbotape" dello Zx Spectrum era più veloce del costosissimo e osceno Commodore 1541.

    Certo che l'acquisto del FIC "GTA03" prossimo venturo mi suona ancora non definitivamente convincente. Questi cellulari OpenMoko stanno tragicamente arrivando con cinque anni di ritardo (sintomatico il fatto che il GTA02 - GPRS e con interfaccia incompleta - è uscito quasi contemporaneamente all'iPhone - che è 3G e ha l'interfaccia completa e funzionante).

    Hanno dei bug miserabili che di solito, anche nei progetti più squinternati, vengono corretti entro i primissimi mesi. C'è gente meno "professionale" dello staff FIC, che ha saputo produrre risultati migliori - come il progetto OpenPandora.

    Ho il sospetto che il progetto OpenMoko sia stato affossato proprio da chi lo aveva avviato. Per quanto arduo sia il progetto, mi meraviglia molto che dopo due anni esistano ancora simili flaws hardware e software.

    Mi meraviglia che si combatta con mostruosità come X, QT, GTK... che hanno senso se si vuole un computer con Linux, ma non è affatto detto che siano la scelta migliore per un cellulare.

    Una miglioria recentissima sul GTA02 è consistita nel ridurre il tempo di boot da 2'50" ad 1'40", che è superiore perfino all'orrendo Symbian installato sul mio P900 (la cui baseline si avvia peraltro in meno di dieci secondi: dunque il 90% del tempo è dovuto solo alla rognosa interfaccia grafica).

    Insomma, è un rapporto di amore e odio allo stesso tempo. Se il GTA03 avesse una "base" software funzionante, potrei ancora comprarlo. Ma certi problemi come la velocità della grafica o come questo problema ridicolo delle NAND evidenziato da Harald, mi trattengono dall'acquisto.

    Ah, che struggimento interiore...!

    Ancora un indizio per capire i tablet

    Simpatica recensione del tablet HP tx2560el.

    L'autore ha tolto il DVD per ridurne il peso a due chili tondi tondi... Ed io che mi lamentavo dei quasi 1600 grammi del mio Stylistic!

    Il notebook è solo un sostituto leggero e trasportabile del computer "desktop". E non sempre ce n'è bisogno.

    Avere la tastiera non è fondamentale: ve lo dice un asso da 560 caratteri al minuto, che ancora si meraviglia della gente che compra un notebook elegantemente denominato "tablet convertibile".

    Only Hacks: "Visual Geek Test"

    clipped from onlyhacks.com
    Visual Geek Quiz 1 Question 1
    Visual Geek Quiz 1 Question 4
    Visual Geek Quiz 1 Question 7
    Visual Geek Quiz 1 Question 9c
    Dodici domande per misurare il tuo livello di geekness, e stavolta Google non ti sarà di aiuto.

    Il mio livello è particolarmente penoso, perché sono certo di sole due risposte (l'SOS, Ghost in the Shell), con diversi dubbi sulle console dei primissimi anni ottanta (e i loro controller) e il LED...

    Si vincono una torcia a LED e diverse altre cose. Basta mandare una mail al curatore del sito col maggior numero di risposte esatte. Buona fortuna...!

    lunedì 27 ottobre 2008

    Il momento in cui cade la goccia

    clipped from www.arduino.cc
    Anche questo è un progetto basato sulla Arduino.

    Ambiente buio, fotocamera con esposizione lunga (e terminante al flash), e goccia che cade.

    Un sensore a infrarossi comunica alla Arduino che la goccia sta passando, e la Arduino comanda l'accensione del flash.

    Temo che questo non si possa fare con la mia FZ50; dovrei ricorrere al metodo classico (comandare lo scatto anziché il flash). Magari si potrebbe fare col sensore a ultrasuoni del LEGO Mindstorms NXT ma in tal caso la precisione calerebbe parecchio a causa del modo con cui "parla" (serialmente) il sensore.

    Con l'altro sensore, quello sulla luce, il giochetto sarebbe più complicato ma certamente più veloce. Magari ci faccio un pensierino.

    Arduino2Lego

    clipped from www.arduino.cc
    Qualcuno ha interfacciato la Arduino con il Mindstorms NXT della LEGO, e dichiara di voler usare sulla Arduino i sensori NXT (per i motori temo che ci sia qualche problema perché gli output della Arduino non tirano fuori più di 5V 40mA).

    La moda dei Network Attached Storage

    clipped from www.owoelwo.info
    È una moda, una vera moda.

    Ci avevo pensato da tempo, anche prima che diventasse una moda, ma per vari motivi (la mia "mobilità" e l'imminente ennesimo trasloco) mi fanno sempre rinviare la soluzione.

    domenica 26 ottobre 2008

    Sistemi di pagamento con RFID

    clipped from www.zeusnews.it
    Inside Contactless Micropass Rfid sticker adesivo
    Volevo solo segnalare che l'idea è nata molti anni fa negli anime (cartoni animati giapponesi), per esempio nella serie "Code E".

    Che donna sexy!

    Che ci crediate o no, questa è una donna.

    Che ci crediate o no, è anche un comandante di sottomarino.

    Si dice che le svedesi siano carine. Ma mi chiedo se tutte le norvegesi sono come lei...
    clipped from web.tiscali.it
     blog it

    Messaggio privato per Manfrys

    clipped from www.youbrick.com
    463
    A luglio scorso sono stato all'itlug LEGO fest di Ballabio (di cui ho postato un album di foto delle creazioni esposte: clicca sulla foto qui sotto sul sito YouBrick).

    La prossima edizione a Ballabio è dal 10 al 12 luglio 2009 (ed intendo esporvi anch'io le mie creazioni): ti sto avvisando adesso perché... è meglio prepararsi per tempo!

    Il 28-29 marzo ci sarà l'itlug LEGO fest a Torino. Ci andrò e - salvo inconvenienti - tenterò di parteciparvi da espositore.

    Lo so che per te sono parecchi chilometri, ma non si sa mai: preavvertendoti con 152 giorni di anticipo, non avrai la scusa del "non avevo tempo"!

    Se riuscissimo a fare un "LEGO fest" dalle nostre parti, non sarebbe male.

    sabato 25 ottobre 2008

    Sottomarini classe Toti

    Ho trovato questo simpatico sito sui sottomarini convenzionali classe Toti, in dotazione alla Marina Militare italiana dalla fine degli anni sessanta al 2000.

    Il sito è ben fatto, davvero zeppo di foto e di spiegazioni, da parte di un appassionato che ci è stato imbarcato per diversi anni.

    Happy googling!

    Nell'internet abbondano i progetti di robotica/microcontroller/modellismo/etc (RepRap, Wolferl-NG, Arduino, LinuxCNC/EMC...).

    Esistono moltissime community e siti web dedicati agli smanettoni (Hackaday, Instructables, Makezine, Onlyhacks...) e in diversi casi un progetto di alcuni appassionati (pagati o no) diventa un prodotto di mercato, come ad esempio la BeagleBoard, la Sam440, la console OpenPandora o i cellulari FIC/OpenMoko (nel campo del software, invece, gli esempi di progetti che si sono "imposti" al mercato sono assai più numerosi: Linux, Apache, etc).

    La mia mania (una delle tante) sono i mattoncini LEGO, non per farci "sculture" (casette e affini) ma per costruire macchinari (il "prodotto" principale della LEGO, secondo me, è la fantasia e l'estro del cliente - il quale, bambino o adulto che sia, sa bene che più mattoncini ha e più può creare; non come quei giocattoli in cui tutte le possibilità di gioco sono riassunte entro i loro rispettivi spot pubblicitari).

    La creatività è generalmente contagiosa, specialmente quando non viene ostacolata dalla burocrazia (come i problemi di copyright, di brevetti, di assenza di documentazione e codice, etc).

    Per cui, già che ci sono, ne approfitto per vantarmi di una mia creazione estiva: un plotter per "disegnare" su carta... sforacchiandola. Ad eccezione dell'ago, è tutto fatto di mattoncini LEGO.

    Làcreme napulitàne (11)

    Ha mìs' n'àta vòt' é pìzz' a n'eur'... Nè, a ggènt' facév'a cazzòtt', c'hànn' shcùpp'ttiàt'!

    Ha messo un altra volta le pizze [surgelate] a un euro... Beh, la gente faceva a cazzotti, ce li hanno scoppiettati!

    Nota: al supermercato c'era ressa per arraffarle, quasi una scazzottata, e le pizze surgelate - prodotte a Marcianise, in provincia di Caserta, e vendute ad un euro a confezione - sono state comprate tutte in poco tempo.

    venerdì 24 ottobre 2008

    Ancora sui sistemi inerziali

    clipped from www.sensorsmag.com
    equation
    figure
    Interessantissimo articolo su accelerometri e giroscopi.

    Comico bug bluetooth Apple

    Non so dire se sia un problema della tastiera Bluetooth Apple oppure del Bluetooth del Powerbook.

    Fatto sta che di tanto in tanto lo scambio pacchetti tra i due rallenta mostruosamente.

    A volte è sufficiente per ingarbugliare i tasti: scrivo "prova" e ottengo cose tipo "aorpv". Per fortuna questa feature degli anagrammi dura solo 4-5 caratteri, ed accade di tanto in tanto (non più di 4-5 volte al giorno). Se avessi Windows penserei subito ad un virus. Ma ho un Mac...

    Altre volte invece il bluetooth si "incanta" per diversi secondi: scrivo "prova" ed ottengo "provvvvvvva" con 50-80 "v".

    Una volta si è inceppato sul backspace e mentre io gridavo "aaargh!" vedendo che mi cancellava tutta la mail che avevo quasi finito di scrivere (di fronte a scene del genere, per un attimo ci dimentichiamo che esiste l'Undo), picchiavo selvaggiamente sulla tastiera per farla "risvegliare", senza sapere se la colpa era davvero della tastiera.

    giovedì 23 ottobre 2008

    Power usage logging

    clipped from onlyhacks.com
    AVR Power Use Meter
    Con poche lire è possibile autocostruirsi un apparecchio per misurare i consumi della propria casa e salvarli su una memory card per poi cavarne grafici e statistiche.

    Il tizio che lo ha fatto si è accorto che il suo scaldabagno gli vaporizza oltre quattro kilowatt, ed ha scoperto che a parte la lavatrice e il frigo, il resto dei consumi di casa (computer, lampade, etc) consuma davvero poco.

    Altro che le lampadine a risparmio energetico!

    Altro che lo spegnere TV e monitor piuttosto che tenerli in stand-by!

    Elicottero radiocomandato

    clipped from 4llamas.com
    Devo prendere nota: questo progetto usa la piattaforma inerziale che vende la Sparkfun (non proprio economica... e il dollaro oggi è a 1,28: altro che i livelli di agosto scorso, a 1,58...)

    Siamo alle solite

    L'Authority delle Comunicazioni ha ricevuto un rapporto sui motivi dello squinternato sviluppo della broad-band in Italia.

    Nel rapporto si dimostra che le compagnie telefoniche investono in una sola direzione: quella che li porta verso il maggior numero di clienti sicuri.

    Insomma, è la scoperta dell'acqua calda.

    Prima hanno voluto il libero mercato pensando che la concorrenza tra diversi operatori avrebbe in futuro provveduto a livellare i prezzi verso il basso e la qualità verso l'alto.

    E ora si accorgono che il libero mercato lavora solo per massimizzare i profitti infischiandosene di tutto e di tutti, livellando i prezzi al miglior margine di guadagno, livellando la qualità al minimo accettabile.

    Il solo kernel vale più di un miliardo di euro...

    clipped from linux-watch.com
    For example, the Linux kernel alone would take $1.4B to build, and an estimated 16 years to complete. No wonder the Free Software Foundation never got anywhere with Hurd.
    Per mettere insieme un sistema operativo completo come Fedora Linux 9 (composto esclusivamente di open-source), occorrerebbero 60.000 anni-uomo di investimento e circa 10,8 miliardi di dollari.

    Il solo kernel Linux costerebbe 1,4 miliardi di dollari.

    Niente male, per delle cose sviluppate gratis...

    Curiosità spagnole

    Libelium vende una daughterboard con slot MicroSD per la Arduino.

    Curiosamente, usa resistenze da 10k e 15k anziché 1.8k e 3.1k...

    Ovviamente costa una mazzata (16 euro).

    mercoledì 22 ottobre 2008

    Powerbook MultiSénga: uptime di 42 giorni

    ~ last reboot | head -2
    reboot    ~                         Tue Oct 21 18:18 
    reboot    ~                         Mon Sep  8 22:58 

    Magico: 42 giorni di "uptime" col Powerbook (di cui in totale circa un terzo in "stop" mode; comunque siamo ancora lontanissimi dai centoduemila minuti che ottenni con Linux sul defunto Celeron/1000 superaccessoriato ed overclockato, registrati peraltro tra due black-out, non dovuti certo a problemi del sistema). Il record precedente era poco sopra le due settimane col Powerbook e quasi tre settimane col Mac Mini.

    Ieri sera ho dovuto riavviare il Powerbook perché non "sentiva" più la tastiera bluetooth (anche se le keypress arrivavano regolarmente, tanto che ero riuscito a reimpostarla inserendo un nuovo pin) ma le keypress non arrivavano più alle applicazioni (neppure col Visore Tastiera, neanche cambiando keyboard mapping).

    Il precedente periodo migliore di uptime sul Powerbook era poco sopra le due settimane.

    Stavolta ho ottenuto questo magico risultato grazie ad una serie di accorgimenti "microsoftiani":

    - evitando di usare il bluetooth (ad eccezione di mouse e tastiera, le uniche periferiche bluetooth su cui il Powerbook non fa troppe storie; anche se nel cambiare le pile occorre una certa attenzione, altrimenti il bluetooth del Powerbook si inceppa ugualmente)

    - chiudendo e riavviando Safari ogni 3-4 giorni o comunque quando navigo con più di una trentina di tab aperti (Safari ha sempre avuto un frustrante memory leak, che si vede anche dopo aver disabilitato gli SWF); navigando anzi spesso con Camino e Firefox

    - sostituendo iPhoto con qualche shell-script per cavare le foto dalla SD, ridimensionare (djpeg pnmscale cjpeg) e ruotare (jpegtran)

    - chiudendo e riavviando Mail ogni tanto

    - riducendo al minimo applicazioni Java (sempre prone a memory leak, specialmente Mercury Messenger): ho usato solo il mefitico RSSowl

    - utilizzando raramente la ethernet (di tanto in tanto il suo transmitter perde un interrupt e s'inceppa e bisogna riavviare la macchina per riavere la ethernet): verso Linux resta più efficiente la firewire (fra parentesi l'ssh del Mac via wifi non riesce mai ad agganciare quello di Linux: temo che sia dovuto al fatto che sul Mac si usa l'obsoletissimo 1.99 anziché la 2.x)

    - utilizzando swap normale (non "memoria sicura": in reclaim quella è capace di bloccarti il computer per un quarto d'ora e più, come il Commodore 64)

    - evitando come la peste le chiavette pen-drive USB, che di tanto in tanto fanno inceppare l'hardware USB e quasi sempre bloccano la webcam Hercules (contesa sul bus, succede con e senza hub esterni)

    - evitando (sigh e sob!) processi CPU-intensive come Povray (sniff, sigh, sob!) e killando manualmente i processi inceppati non appena il cpu monitor riportava improbabili 100% di CPU.

    martedì 21 ottobre 2008

    Artigo Pico-ITX

    Vedo su ibbéi delle Pico-ITX che con 1Gb RAM e spedizione (senza l'ardisco) vengono sui 321 euro circa (370 se ci aggiungiamo 80 giga di ardisco 2.5" SATA). Il consumo massimo è sui 20 watt. Sono disponibili 4 USB2, una RS232, una PS2, uscita LVDS/DVI, audio, scheda grafica con accelerazione grafica 2D e memoria condivisa...

    La novità sta nel fatto che il prezzo comincia ad approssimarsi a quello delle piattaforme di sviluppo alternative (con ARM9/ARM11 e compagnia cantante) che, quando devono essere carrozzate a quello stesso modo... non sono più tanto economiche (provate a configurare una Gumstix prevista per video, USB e audio).

    Per cui i motivi per preferire una Gumstix o una (molto più economica) Beagleboard, cominciano ad assottigliarsi.

    Una Beagleboard (149$ inclusa accelerazione grafica 3D) è alimentabile da USB (suppongo dunque non ciucci più di 5V1A), e perciò può andare anche battery-powered (ma a quel punto la sezione schermo con DSP e accelerazione grafica non servirebbero a granché, visto che quando si va a batteria si presume che non ci sia un grosso schermo da alimentare).

    Le Gumstix sono interessanti perché sono piccolissime (più utili per il wearable computing) ma costano un botto (vendono ancora a 169$ la XL6P: ancora non è stata rilasciata la serie Overo).

    lunedì 20 ottobre 2008

    Quanto ti invidio...

    clipped from www.brickshelf.com
    http://www.brickshelf.com/gallery/lucajuventino/LegoHunting2003/Hunting2008/legohunting2008a.jpg
    ...guarda che spese pazze! (le ha comprate tutte Luca in un solo giorno!)

    Piattaforma inerziale completa

    Una piattaforma inerziale completa interfacciata con Bluetooth la vende Sparkfun: purtroppo costa 450$ (porca vacca!) però offre:

    - accelerometro a tre assi (con range massimo selezionabile da 1.5g a 6g)

    - due giroscopi (con range massimo di 500 gradi/secondo)

    - un sensore magnetico a due assi (per correzione tilt)

    - riporta le sue letture da 50 a 300 volte al secondo

    - processorino ARM7 e codice sorgente open (da compilare col gcc)

    Col dollaro a 1,33 fanno 340 euro esclusi ammennicoli e cavetteria, spedizione e tasse doganali.

    Insomma, a comprare un comune ricevitore GPS bluetooth, si spende il 90% in meno...

    Ottima idea

    Intercettare alcuni controlli del controller della Playstation, mandarli ad una Arduino esterna che li tarocca un poco, e quindi rispedirli taroccati al controller Dualshock.

    No, non serve a fare scherzi, ma serve a fare acrobazie anche dopo ore e ore di gioco, quando si è stanchi e intontiti...