lunedì 15 febbraio 2016

Le insidie di Amazon Prime e della spedizione gratuita

Compro da Amazon circa 10-15 volte l'anno (sono cliente fin da quando aprì lo store italiano sei anni fa). I prezzi sono in genere ragionevoli e se in un ordine ci sono almeno 19€ [aggiornamento: da marzo 2016 è 29€] di prodotti "gestiti dalla logistica di Amazon", la spedizione è gratuita (utilissimo, visto che un acquisto qualsiasi in un e-shop italiano costa almeno 9-10 euro di spedizione). Inoltre è sempre stato abbastanza puntuale - quasi sempre la consegna era entro i 3-5 giorni lavorativi.

Il punto di forza di Amazon è infatti nella sua rete di spedizioni. I prodotti "venduti e spediti da Amazon" sono nei suoi magazzini merci, e perciò il loro sistema può elaborare il metodo più veloce ed economico per le consegne (in genere si tende a ritardare le consegne nella speranza di accorpare più consegne nella stessa zona, per non richiedere due viaggi al corriere quando poteva bastarne uno; per cui il paradosso è che quando ci sono parecchi ordini, le consegne sono più veloci).

Sul marketplace Amazon operano però anche venditori esterni che si avvalgono della logistica di Amazon ("venduto da Pinco Pallino, spedito da Amazon"), con un costo aggiuntivo per spedizione (a meno che non vengano accorpati a qualche ordine sopra i 19€ [aggiornamento: da marzo 2016 è 29€] che già gode di spedizione gratuita). Il costo aggiuntivo è dovuto al fatto che un corriere deve ritirare i colli e poi immetterli nella rete di spedizione di Amazon. Altri venditori esterni preferiscono spedire in proprio e usare Amazon solo come vetrina: sono quelli stufi di vendere su eBay (e perciò il costo di spedizione è inevitabile). In genere mi fido solo di articoli "venduti e spediti da Amazon".

Il 14 gennaio 2015 (notare: gennaio 2015), per una cosa urgente, accettai di iniziare il mese di prova gratuito di Amazon Prime (erano anni che mi compariva la proposta martellante), cioè l'offerta che accorcia i tempi di spedizione a 1-2-3 giorni (per gli ordini più semplici, addirittura consegna il giorno dopo), sempre con spedizione gratuita sopra i fatidici 19€ [aggiornamento: da marzo 2016 è 29€]. La spedizione fu supersonica: ordine inserito lunedì 13 dopo pranzo, consegna a casa la mattina del 14. A quanto pare la prima fase della spedizione comincia verso le 16:30 per gli ordini inseriti fino a quel momento, in modo che in nottata il vettore possa portare il pacco al centro di smistamento (ce n'è uno a una cinquantina di chilometri da casa mia), e in mattinata il pacco può essere magari già affidato al corriere che consegna a destinazione.

Al termine del mese di prova, salvo esplicito annullamento, l'abbonamento ad Amazon Prime era offerto a 9,99€ annui. Vista la performance di spedizione accettai di buon grado, e così trenta giorni dopo, il 13 febbraio 2015 (notare: febbraio 2015), mi addebitarono i 9,99€.

Foto 1
La consegna "il giorno dopo" purtroppo dipende non solo dalla movimentazione del magazzino, ma anche dalle esigenze dei corrieri. Se ordini un costosissimo disco SSD (pacchetto grande quanto un piccolo libro), ti arriva l'ultimo giorno utile; se ordini un grosso elettrodomestico da venti euro, probabilmente viene consegnato già il giorno dopo perché il corriere non vede l'ora di liberare spazio nel furgone. Bisogna abitare a Roma o Milano (o in un grosso condominio imbottito di fans di Amazon) per godersi veramente l'abbonamento Prime.

Un altro punto fastidioso è che con Prime le spedizioni non vengono accorpate, in modo da risparmiare un passaggio e consegnarle il più velocemente possibile. Col risultato che chi ordina tre carabattole potrebbe ricevere la merce in due o tre diverse consegne (tre diversi corrieri, magari nello stesso giorno, che devono sostare sotto casa tua per consegnare), come mi è già capitato più volte. La cosa è fastidiosa perché devi presidiare l'indirizzo di consegna anche durante le ore di pranzo e riposino pomeridiano (le consegne qui avvengono solitamente fra le 12:30 e le 16:30, anche se a volte sono avvenute alle 9:45 o alle 18:15), e magari anche nei giorni successivi in caso di ritardo di spedizione.

Poi c'è il fatto che i corrieri e i loro furgoni sono normali esseri umani su normali furgoni, per cui qualche consegna può... ritardare (vedi foto 1). La consegna "il giorno dopo" (o addirittura "in giornata" nei posti in cui la attiveranno), è essenziale non solo per indurre il cliente a pensare prima ad Amazon che al negoziante sotto casa, ma anche per poter vendere prodotti deperibili (come già avviene in altri paesi tra cui il Giappone: perfino frutta e verdura, la gente può fare la spesa su Amazon anziché al supermercato). Se per risparmiare pochi euro devo aspettare una settimana (5 giorni lavorativi) per la consegna, sono tentato di comprare nel negozio sotto casa.

Foto 2
Come dicevo sopra, l'abbonamento a Prime non mi ha dato i risultati sperati. Pochissime volte la consegna è stata davvero veloce. Secondo me pagare per aspettare 3 giorni anziché "da 3 a 5" non vale la pena. Per questo avevo deciso che a inizio febbraio 2016, verso la scadenza del dodicesimo mese di abbonamento, avrei disdetto l'abbonamento a Prime.

Doppia sorpresa: il 13 gennaio 2016 (notare: gennaio, anche se scadeva il 13 febbraio) Amazon Prime tenta di estrarmi 19,99€ dalla carta di debito scaduta (vedi foto 2: era una carta prepagata, non una carta di credito). Non solo il costo dell'abbonamento a Prime è più che raddoppiato (da 9,99 a 19,99: non ricordo che il primo anno i 9,99 fossero "offerta speciale"), ma Prime si è presentata all'incasso con un mese di anticipo. Praticamente avrei involontariamente "pagato" anche il mese "gratuito": 13 gennaio 2015 mese gratuito, 13 febbraio 2015 addebito di 9,99€, 13 gennaio 2016 addebito di 19,99€ per il periodo febbraio 2016 - febbraio 2017... ed il 13 gennaio 2017 ci sarebbe stato l'addebito del periodo successivo.

Per mia fortuna, la carta prepagata era scaduta, per cui il sito di Amazon si è limitato a martellarmi continuamente il banner sull'impossibilità di rinnovare il Prime per un altro anno (Prime non addebita automaticamente sulla carta di credito usata per gli acquisti).

Se per 9,99€ mi avevano già perso, figuratevi per 19,99€. E no, non mi interessa lo spazio gratuito sul cloud Amazon (perché mai dovrei mettere i miei file e le mie foto in un posto che non controllo io e che è disponibile solo con una connessione internet?) e non mi interessa nemmeno l'accesso agli acquisti compulsivi sulle offertissime che durano solo 30 minuti.

Non ritengo giustificati venti euro l'anno per accelerare le spedizioni. Inoltre non mi piace che la fretta di consegnare faccia spezzare le spedizioni in modo ridicolo: nell'ultimo caso, è stata fatta una spedizione a parte per una confezione di pile Grundig (foto in alto), costringendo il corriere ad una fermata per un pacchetto di neanche venti grammi e del valore di un euro e mezzo (il corriere è obbligato a consegnare personalmente anche se il pacchetto entrerebbe perfettamente nella cassetta delle lettere... Sarebbe bello poter dire ad Amazon "mettimi questo disco SSD nella cassetta delle lettere"). E no, purtroppo Prime non permette un'opzione "invia tutto in un'unica spedizione".

Infine, andando ad annullare l'iscrizione, scopro che l'addebito di 19,99€ sarebbe stato rimborsabile (sono onesti). Ovviamente nel mio caso non possono rimborsarmi soldi su una carta prepagata scaduta (così come non sono riusciti ad estrarli), per cui l'annullamento va finalmente a buon fine oggi 15 febbraio 2016 (nonostante il mio Prime sia già scaduto, lo considerano ancora attivo, cioè pagabile):

Foto 3

Stamattina ho inserito un nuovo ordine per un totale di tre articoli (uno da 8,99€ venduto e spedito da Amazon, e due di altri venditori ma spediti da Amazon). Se arrivano in tre o cinque giorni, non fa differenza. Finalmente mi compare la magica spunta del "raggruppa l'ordine nel minor numero di spedizioni possibile".

Scopro un'altra sorpresa: pur avendo annullato Prime, il metodo di spedizione di default è rimasto quello Rapido, cioè con sovrapprezzo di cinque euro (sovrapprezzo dovuto al fatto che non sono più abbonato a Prime). Se avessi cliccato su Ordina senza riflettere ogni voce, o peggio se avessi avuto attiva la possibilità degli ordini 1-Click, mi avrebbero "fatto" cinque euro in volata.

Ho dovuto esplicitamente scegliere la spedizione "normale" (ormai l'unica gratuita), pagando così solo 69,97€ (con spedizione gratuita). E il bello è che dopo aver inoltrato e confermato l'ordine, simulando un ordine successivo ho notato che c'era nuovamente la gabella dei cinque euro: gli articoli nel carrello venivano evidenziati come "Idoneo alla spedizione GRATUITA", occorrerà scegliere di nuovo "normale" la prossima volta, sperando di poterlo inserire come default per le spedizioni future.

In sintesi, le spedizioni Amazon Prime convengono solo in presenza entrambe le condizioni:
  1. l'indirizzo di spedizione è sempre presenziato dalle 9:30 alle 18:30 (il portiere del tuo condominio oppure la segretaria del tuo ufficio)
  2. la spesa di venti euro annui ti risulta accettabile per l'accorciamento dei tempi di spedizione.

1 commento:

  1. Aggiornamento: a marzo 2016 mi accorgo che la spedizione gratuita ha cambiato i termini. Non so esattamente quando è successo; me ne sono accorto solo perché stamattina stavo ordinando un prodotto da 28,99€ e non compariva la spedizione gratuita - vado nella pagina di help e scopro che:

    Opzioni di spedizione e tempi di consegna: "Standard"

    Consegna in 3-5 giorni lavorativi. A seconda della disponibilità e della collocazione del prodotto, i tempi di consegna potrebbero essere più lunghi.

    Gratuita per ordini relativi a prodotti venduti e spediti da Amazon o gestiti dalla Logistica di Amazon a partire da EUR 29,00.

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