lunedì 30 settembre 2013

Altro che Google Glasshole

Occhialoni polarizzati della Recon, con aggeggino head-up-display (dual-core Cortex-A9, 1Gb RAM, 8Gb flash, wifi, bluetooth, GPS on-board, accelerometri e sensori vari, almeno 4 ore di autonomia), il tutto in soli sessanta grammi a seicento pesos (e consegna a marzo).

Se non vedi il video qui sotto, clicca qui!


Pare che la Intel abbia deciso di investirvi un po' di soldi per far rosicare Google...

p.s.: si tratta di prodotti commerciali, non sono invenzioni nuove...


Steve Mann: schizzi preliminari dell'EyeTap

domenica 29 settembre 2013

Ho deciso: mi compro un'amaca

Ho deciso: butto via la poltrona e mi compro un'amaca "a sedia", tipo questa (ma senza bimbetta e con un carico utile di almeno 115 kg):



E già che mi trovo, butto via pure il sofà e mi compro un'amaca per il riposino pomeridiano, tipo questa (possibilmente inclusa la modella):



Devo solo mettere qualche gancio al soffitto (per quella "a sedia") e sulle pareti (per l'altra)...

sabato 28 settembre 2013

Installare Linux "sull'hard disk", letteralmente

Questo tizio di SpritesMods ha installato Linux sul suo hard disk. Letteralmente, cioè sulla piastra elettronica dell'hard disk, non sui settori del disco, ma sul suo controller di bordo.


 

Smontando un suo hard disk ha scoperto i pin della porta debugging JTAG, un banco RAM da 64 mega (per la cache di bordo e usi interni), e un chipset con due processori Feroceon (classe ARM-9, presumibilmente a 150MHz), uno dedicato alla sola lettura/scrittura dei settori (sicuramente con DMA perché si trattava di un SATA 6Gbps), e l'altro alla gestione dell'interfaccia SATA e agli spostamenti delle testine.

Dalla porta JTAG è possibile eseguire istruzioni sui processori (passo-passo), disassemblare, leggere/scrivere nella memoria a loro disposizione, addirittura modificare il firmware di bordo del disco (cioè sui 256k di memoria flash). Quindi ha trovato anche i pin di una porta seriale TTL, eventualmente utilizzabile come console.

Ha poi scoperto in che indirizzi RAM (RAM interna di quell'hard disk, non la RAM del PC) "transitano" i settori dell'hard disk che vengono richiesti dal PC in lettura o scrittura. In tal modo, con opportuna sequenza di comandi, può copiare un file dal PC "eseguibile" (istruzioni macchina ARM-9) alla board del disco, cioè dai settori dell'hard disk alla RAM dell'hard disk, per poi farlo "eseguire".

Ovviamente ci ha compilato un kernel Linux, lo ha "scritto" nella RAM dell'hard disk e lo ha lanciato (per il momento solo il kernel, senza un filesystem). Et voilà: un hard disk con Linux sulla propria board...

Il primo utilizzo di una cosa del genere è taroccare un hard disk in modo che decida di agire in base ai dati che vengono letti/scritti dal PC. Per esempio, comportarsi normalmente finché qualcosa dal PC scrive sul disco un settore che comincia per "Diego Armando Maradona" (un PC su cui si naviga su internet scrive su disco le pagine statiche che legge: tutti i browser hanno una cache!): da allora tutti i successivi accessi a settori che cominciano per "root:12345678" cambieranno i caratteri 12345678 con una password predefinita dall'hacker... E se pure il proprietario dell'hard disk riformatta tutto piallando dal primo all'ultimo settore del disco, l'hack rimane "a bordo" nel firmware dell'hard disk, pronto a riattivarsi.

Tempo fa era circolata qualche dimostrazione di come si scrive sui settori "riservati" dell'hard disk (riservati dal firmware del disco, non dal sistema operativo!), uno spazio di alcune decine di megabytes utilizzato in genere per rilocare i settori guasti. Anche in quel caso, piallando tutto, i dati scritti nei settori "riservati" restano intatti. Alcune decine di megabytes sono più che sufficienti per installare un'intera distribuzione Linux.

Insomma, è la proof-of-concept che si può installare Linux sull'elettronica di bordo dell'hard disk, modificando il funzionamento dell'hard disk stesso (che sembrerà uguale ad uno nuovo anche se dal PC si esaminassero i settori dal primo all'ultimo: ed oggi sono talmente veloci che non si noterebbe la differenza), avendo addirittura a disposizione diverse decine di megabyte per combinarne di tutti i colori, senza neppure dover utilizzare il saldatore.

Oppure, più semplicemente, si può avere un server Linux consistente in un hard disk, un alimentatore e un cavo seriale TTL, senza nient'altro. Ed infine: generalmente la parte elettronica dell'hard disk (processori, flash e RAM) funziona anche se l'hard disk è guasto (motori, dischi illeggibili, testine rovinate a causa di una caduta...).

In sintesi: un hard disk non è un "hard disk", ma un intero computer.

venerdì 27 settembre 2013

giovedì 26 settembre 2013

Surface 2: ah, beh... aspetteremo il Surface 3



Miglioramenti del Surface 2 rispetto al Surface RT:
  • spettacolare: ancora più sottile e più leggero del Surface RT
  • ottimo: il kick-stand ora ha due posizioni (la nuova "ampia" lo inclina a 45 gradi) aumentandone l'usabilità
  • ottimo: il design non è cambiato (guai se lo fosse! squadra vincente non si cambia!) 
  • molto interessante: grazie al nuovo chipset Tegra4, la porta USB è una USB 3.0
  • interessante: col Tegra4, un pochino più potente e meno esoso di energia, la batteria garantisce un 20% in più della già notevole autonomia del Surface RT (che dava 7-8 ore di lavoro)
  • interessanti, ma disponibili solo fra sei mesi: i nuovi accessori, la Power Cover con altri 30 watt/ora di energia elettrica, le nuove Touch Cover
Cosa invece non va bene: lo schermo e la memoria RAM:
  • fastidioso: lo schermo ClearType è bellissimo... finché non lo usi in un ambiente illuminato "a giorno". È lo stesso difettaccio dell'iPad Apple. Pazienza...
  • demenziale: la memoria RAM è rimasta ferma a 2 gigabyte, che sono più che sufficienti per lavorare con Office e navigare internet, ma che prima o poi sembreranno un pochino strettini...
  • patetico: la risoluzione è aumentata da 1366x768 a full-HD 1920x1080, ma lo schermo è rimasto da 10 pollici: questo significa che il processore deve spostare il doppio dei pixel in quei dieci pollici per far vedere le stesse cose di prima: uno spreco di potenza di calcolo (per buona parte delegato al chipset più potente), che non è associato ad un vero benefit. L'unico vero motivo che ha convinto la Microsoft è stato quello di utilizzare lo stesso display del Pro, riducendo i costi di produzione
Cosa è mancato: il pennino
  • vergognoso: a differenza dei modelli "Pro", lo schermo è solo "touch", non supporta il pennino (stylus)... eppure proprio la Microsoft stessa aveva inventato il "tablet produttivo col pennino" nel 2002 !


In sintesi:
  • a differenza dei modelli "Pro", il Surface 2 non rende obsoleto il Surface RT, poiché non introduce il pennino e non aumenta la memoria RAM
  • il Surface RT mi aveva entusiasmato ma non mi aveva convinto a causa della politica dei prezzi...
    ...ed ora il Surface 2 non mi convince perché di fronte a delle migliorie interessanti resta il problema del suo marketing suicida che avevo già criticato.
Arrivederci, Microsoft, aspetterò il Surface 3.

Sempreché nel frattempo, a furia di errori di marketing, non avrai fatto una brutta fine.

mercoledì 25 settembre 2013

martedì 24 settembre 2013

lunedì 23 settembre 2013

domenica 22 settembre 2013

sabato 21 settembre 2013

Come godo!! Fiera del camper!!

Alcune foto che ho scattato al www.salonedelcamper.it edizione 2013.

Sinclair C5


Spettacoloso veicolo elettrico Sinclair C5 ripristinato da ComPVter !! FUNZIONA!!!

venerdì 20 settembre 2013

Errore di sbaglio

"Chiamatemi subito quel cretino di ingegnere che ha voluto riprogettare la retromarcia!"

giovedì 19 settembre 2013

Vademecum minifig LEGO da collezione

Segnalo un favoloso vademecum di 222 pagine di Minifigure LEGO delle bustine da collezione. A sfogliare quel PDF di 44 megabyte (con tutte le descrizioni tecniche e non tecniche, il valore approssimativo sul mercato) mi è venuto il coccolone per non averne mai comprata una busta...






Il vademecum è scaricabile dal sito Italian LEGO users group.

mercoledì 18 settembre 2013

martedì 17 settembre 2013

Mi si è fuso il saldatore

Il calore generato dalla punta per saldare ha fatto squagliare l'impugnatura...

lunedì 16 settembre 2013

Innovazioni Apple? ah, ah, ah!!!

Sta spopolando su youtube una serie di video che prendono per il sedere le "enormi" innovazioni Apple... Due tecnici fanno domande da fanbois a degli spaesati acquirenti (visti sempre di spalle, al centro) che non sanno cosa rispondere!

Esempio di domanda importante: "cosa ne pensi dell'iPhone con nuove colorazioni?" e poi: "pensi mica che l'iPhone in plastica sia stato fatto per risparmiare soldi?" (e la specialista Apple a sinistra alza il foglietto con su scritto: YES) e ancora: "la Apple ha sicuramente creato lo standard di riferimento per i telefonini" ...e ancora: "l'iPhone color oro perché... beh, a tutti piace l'oro!"



Qui sotto ci si fa beffe del "policarbonato" Apple:

Qui sotto viene dileggiata la mania Apple di parlare di "materiali innovativi"

Qui sotto si prende in giro la Apple quando parla di "telefonino per tutti":

Qui invece la Apple viene canzonata per il sensore delle impronte digitali sul telefonino:

Qui viene presa per i fondelli la capacità dell'iPhone di fare nientemeno che "fotografie da otto megapixel":

sabato 14 settembre 2013

La NASA denunciata per maltrattamento di animali

L'indagine per appurare se si trattasse di un clandestino o se fosse solo una rana di passaggio, è ancora in corso.

Con certezza si sa solo che all'accensione dei motori del LADEE, la rana si è ritrovata a quattro di bastoni scaraventata in aria e molto ben abbrustolita:


giovedì 12 settembre 2013

L' Apple Store dell' Euroma2 !

Accorrete, utonti fanbois Apple!

È l'enorme (ehm) Eppol Stour dell'Euroma2, pieno pieno di....ehm....tavolini rettangolari grezzi, su cui c'erano l'Aipòdde, Er Mècche, e l'Aipàdde, puliti puliti (nel senso di pieni di ditate sudate dei numerosissimi visitatori - infatti erano tutti lì per toccare: nessuno comprava niente!!)

BeagleBoneBlack power in my hands!!


Quick start:
  1. configure some local ethernet port as 192.168.7.1
  2. plug ethernet cable to the BeagleBoneBlack
  3. plug power cable - it will boot (blue leds will start flashing)
  4. login: ssx -X root@192.168.7.2 (no password required); note: that is the usb0 preconfigured fixed address (accessible from ethernet as well)
  5. manually configure network to match my home router:
    ifconfig eth0 192.168.1.41 ; echo nameserver 8.8.4.4 >>/etc/resolv.conf ; logout
  6. login again: ssh -X root@192.168.1.41
  7. manually configure gateway: route add default gw 192.168.1.1
  8. check internet connection: ping www.google.it
  9. set clock: rdate tempo.ien.it
  10. update/upgrade stuff (takes hours!): opkg update && opkg upgrade
  11. install something useful: opkg install ruby
  12. manually reconfigure network (/etc/udev/rules.d/udhcpd.rules contains the fixed usb0 address) and reboot
Some notes:
  • boots from NAND (mmcblk0p1: FAT 71Mb boot partition; mmcblk0p2: ext4 1.7Gb rootfs partition); some 500Mb free after first boot; /tmp is mounted to a ramdisk
  • more than 300Mb RAM free at first login
  • I did not yet test any microSD
  • /proc/cpuinfo reports 297.4 bogomips (it's running at 600MHz now)
  • systemd-based Linux Angstrom 2012.12, kernel version 3.8
  • hmm... perl 5.14, python 2.7.3 and g++ 4.7.3 are already there, as well as vim; I just need ruby