venerdì 19 novembre 2010

Solidarietà a Paola



C'è il caso di Paola Caruso, precaria per sette anni al Corriere della Sera (il suo contratto scade ad aprile). Quando finalmente si è liberato un posto (un collega si è dimesso), quando finalmente si poteva assumerla a tempo indeterminato, viene invece assunto uno con meno esperienza di lei ma più "raccomandato" di lei.

Paola ha fatto uno sciopero della fame, come si vede dalla foto qui sopra.

Ha avuto solidarietà da tanta gente, anche giornalisti, ma su nessun giornale sentirete parlare di lei, nonostante i lanci d'agenzia. "Cane non morde cane".

Oltre la metà dei giornalisti italiani ha un incarico "precario", situazione che si aggiunge alla quotidiana svendita della dignità (ai padroni non interessa pubblicare la verità, ma la loro interpretazione) ed al sistema della "raccomandazione" («non sarai mai assunta», hanno detto a Paola: e se anche tale decisione risultasse "legalmente ineccepibile", abbiamo già capito tutti che non sarebbe affatto la decisione più giusta).

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