venerdì 28 maggio 2010

Italia: il valore della cultura

4 commenti:

  1. Vuoi sapere come la penso? E' un confronto non realistico e molto, molto demagogico:
    1) Il primo messaggio non specifica il tipo di laurea della ragazza (conosco tantissimi laureati "110 e lode" in sociologia che non lo saprebbero neanche svolgere il lavoro al call center... di certe lauree, poi, continuo proprio a non capirne l'utilità o la spendibilità)
    2) Gli incarichi politici non possono (o non dovrebbero) essere considerati un "lavoro", perché non durano (quasi) mai per tutta la vita, perché non prevedono dei requisiti culturali minimi e/o specifici e perché si ottengono in seguito ad un mandato popolare e non per un concorso o un'assunzione (quindi bisognerebbe colpevolizzare chi ha votato e non genericamente "l'Italia"...)
    3) Il problema dei laureati italiani non è soltanto quanto guadagnano, ma l'inserimento nel mondo del lavoro e politiche sociali/del lavoro più giuste
    Detto questo, ti leggo sempre con piacere
    Ciao

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  2. Il confronto è demagogico solo perché deve colpire l'immaginario collettivo.

    Il problema, infatti, è la Casta.


    Gli altri problemi sono solo le conseguenze:

    - esistono tanti titoli di studio che non servono a un tubo, come già hai detto tu

    - esistono tanti percorsi di studio e lavoro difficilissimi e sottopagatissimi (a che pro ammazzarsi decenni sui libri e in azienda per guadagnare, all'apice della carriera, molto meno di un politico ignorante?)

    - esistono tanti mestieri che nessun italiano vuol fare più (per cui si "importa" manodopera extracomunitaria)

    - nella mentalità comune la velina vale più della ricercatrice universitaria, il calciatore vale più del cardiologo chirurgo, eccetera...

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  3. @Alessandro:
    1) Ci sono tantissimi laureati che non sarebbero in grado nemmeno di andare a zappare la terra. Bene, su tanti laureati rimane il ragionevole dubbio. Sulla 'trota' abbiamo avuto la prova delle ripetute bocciature. E' vero che i voti vengono dati dalla gente, che pertanto può anche non confermarli. Ma cosa ha fatto questo ragazzo per meritare il successo ottenuto? E' solo il figlio di un ministro.
    2) I politici che non fanno politica per mestiere si contano sulle dita di una mano (tra l'altro le dita di una mano di un fumetto Disney: 4! :))
    A quanto pare i nostri cari (nel senso che ci costano un patrimonio) politici non sanno fare altro nella vita. In un mondo ideale, o magari in una nazione diversa dall'Italia, tale discorso è veritiero. Ma da noi il potere chiama altro potere, ed è difficile staccarvisi.
    A parte questo, W l'Italia! :)

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